Categorie: Mostre

Le mostre da non perdere a luglio in tutta Italia

di - 9 Luglio 2024

Javier Marín. Materiae – Palazzo Esposizioni Roma e il Museo Nazionale Romano, Roma

Fino al 6 ottobre 2024 Palazzo Esposizioni Roma e il Museo Nazionale Romano, Terme di Diocleziano ospitano le mostre dedicate all’artista messicano Javier Marín. Il progetto espositivo, intitolato MATERIAE, è uno dei principali appuntamenti di rilevanza culturale all’interno delle celebrazioni dei 150 anni della nascita dei rapporti diplomatici tra Italia e Messico. L’esposizione racconta il percorso dell’artista e la sua ricerca, dalle prime esperienze di scultura monumentale – realizzate con materiali come la terra rossa di Oxaca o il bronzo lavorato nelle fonderie messicane – alle nuove sperimentazioni in resina riciclata, ottenute attraverso immagini digitali o utilizzando stampanti 3D.

Rita Sabo, Sacred PlanetMAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo

particolare di: Meta – Field (110×140), Studio Rita Sabo

In collaborazione con la Fondazione YOU – Education for Children in Need, il Museo MAXXI-Museo Nazionale delle arti del XXI secolo di Roma presentale poliedriche opere di Rita Sabo che si ispirano al tema dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.
Fino al 4 agosto 2024, nel museo romano si terrà la mostra personale dell’artista austriaca dal titolo Sacred Planet, che propone 12 dipinti, alcuni dei quali di grande formato, e 18 sculture che mostrano i vari obiettivi di sviluppo sostenibile che saranno esposti nello Spazio Corner del Maxxi, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza dell’urgente attuazione dell’Agenda 2030.

Eugenio Tibaldi, ET2020/24 – Fondazione La Rocca, Pescara

Archiettura dell’isolamento 01, (particolare ) cortesy l’artiosta e tenuta dello scompiglio, foto L.Morandi.

Fondazione La Rocca presenta ET 2020/24, un’ampia mostra personale di Eugenio Tibaldi, a cura di Francesca Guerisoli, che si compone di un progetto site-specific al Tempietto Santa Maria del Tricalle di Chieti e di diversi nuclei installativi rappresentativi dei suoi ultimi cinque anni di ricerca che saranno allestiti in fondazione. Il percorso espositivo inizia idealmente al Tempietto del Tricalle, che presenta l’installazione site-specific Informal Inclusion, fino al 5 agosto, per proseguire in Fondazione La Rocca, dove la mostra sarà allestita fino al 12 ottobre 2024.

Dürer e gli altri. Rinascimento in riva all’Adige – Castello del Buonconsiglio

Albrecht Dürer, Adorazione dei Magi, particolare. Firenze, Galleria degli Uffizi
Dürer scoprì Trento e il Trentino negli anni 1494-95, restando affascinato dai paesaggi e dalle atmosfere di questi luoghi, catturandone l’essenza in una celebre serie di acquerelli. Ad attrarre il norimberghese fu un Principato dove l’arte e le arti erano coltivate con grande passione e dove il Rinascimento veniva declinato in modo del tutto originale da artisti trentini e da “foresti” che vi giungevano perché attratti dal prestigio e dalle committenze della corte del principi-vescovi e delle élites economiche. Dürer e gli altri. Rinascimento in riva all’Adige, dal 6 luglio al 13 ottobre, al Buonconsiglio, rivive quel viaggio e quel magmatico, creativo momento della storia dell’arte di una terra tra i monti. La mostra, promossa dal museo del Castello del Buonconsiglio, in collaborazione con l’Università di Trento e la Soprintendenza per i beni culturali, è a cura di Bernard Aikema, Laura Dal Prà, Giovanni Maria Sara, Claudio Salsi.

L’estetica della deformazione. Protagonisti dell’espressionismo italiano – Galleria d’Arte Moderna, Roma

Fino al 2 febbraio 2025 la Galleria d’Arte Moderna di Roma ospita circa 130 opere per ripercorrere la variegata realtà dell’espressionismo italiano, con particolare riferimento alle personalità e ai gruppi attivi principalmente a Roma, Milano e Torino. La mostra riflette su alcune delle più importanti personalità che, in percorsi individuali o in seno a gruppi codificati, hanno declinato nell’Italia degli anni Venti-Quaranta la proposta di un linguaggio spiccatamente antiaccademico, incentrato sulla trascrizione del dato soggettivo interiore, un colore antinaturalistico e ribelle, un’idea di forma deviante rispetto al canone “classico” di bellezza.

Ecologie minerali. Nuovi sguardi su rocce, fossili e minerali – MUSE – Museo delle Scienze, Trento

MUSE Agorà, la “piazza” del museo di Trento per ripensare pratiche ecologiche propone fino al 25 agosto 2024, il progetto collettivo Ecologie Minerali, in cui l’installazione site-specific dell’artista Chiara Camoni e i lavori filmici di Yto Barrada, Liv Bugge e Ana Vaz entrano in dialogo con le collezioni geologiche del MUSE. Dopo il progetto Postnatural gardening, dedicato ai mondi vegetali, il nuovo allestimento mette in discussione la posizione dei nostri sguardi verso rocce, fossili e minerali, insieme alle montagne, deserti e oceani di cui sono parte.

Numero Cromatico, Nelle regole della bellezza – Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro

Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura presenta Nelle regole della bellezza, il progetto espositivo site-specific ideato dal collettivo Numero Cromatico per il Centro Arti Visive Pescheria a cura di Marcello Smarrelli, che sarà visitabile fino al 13 ottobre 2024. Nelle regole della bellezza dedica un’attenta riflessione alla relazione tra esseri umani, natura e tecnologie. Avvalendosi di un approccio interdisciplinare che oscilla tra arte e neuroscienza, Numero Cromatico costruisce per il Centro Arti Visive Pescheria una narrazione che si dipana attraverso due installazioni ambientali site-specific, pensate per immergere il visitatore in una condizione percettiva inusuale e invitarlo a esplorare il proprio modo di abitare la Terra, a partire dal rapporto tra natura e tecnologia.

Giuseppe Bergomi. Sculture 1982 / 2024 – Museo di Santa Giulia e Castello, Brescia


Giuseppe Bergomi. Ilaria con abito a righe, 1998, terracotta policroma
Dal 12 luglio al 1° dicembre 2024 Brescia celebra Giuseppe Bergomi (1953), artista bresciano tra i maggiori esponenti della scultura figurativa contemporanea, con una retrospettiva diffusa tra i chiostri di San Salvatore e di Santa Maria in Solario del Museo di Santa Giulia e le sale del Grande miglio in Castello.
Giuseppe Bergomi. Sculture 1982 / 2024, curata da Fondazione Brescia Musei, si compone di 84 opere in terracotta e in bronzo, realizzate lungo l’arco di tutta la carriera dell’artista.

Valerio Adami. Pittore di Idee – Palazzo Reale, Milano

Valerio Adami, L’incantesimo del lago, 1984 – courtesy © the artist estate

Dal 17 luglio al 22 settembre a Palazzo Reale ospita un’antologica a cura di Marco Meneguzzo che celebra i 65 anni di carriera di Adami attraverso oltre settanta grandi quadri e circa cinquanta disegni, dal 1957 al 2023. La mostra è promossa da Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale con l’Archivio Valerio Adami, con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi.

I tempi del Bello. Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte – Musei civici di Domodossola

René Magritte, Rena à la fenêtre (Portrait of Rena Schitz), 1937, Collezione privata

I tempi del Bello. Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte è il titolo della nuova grande mostra ospitata dai Musei civici “Gian Giacomo Galletti” a Domodossola dal 18 luglio al 12 gennaio 2025. Con Rubens, Carracci e Guido Reni, passando per Pompeo Batoni e Canova, fino ai contemporanei Funi, Sironi, de Chirico e Magritte, le opere in mostra evidenziano il costante riferimento, attraverso i secoli, ai modelli e ai valori formali e spirituali della classicità. Punto nevralgico di riferimento, infatti, è la statuaria classica d’età romana del Museo Nazionale Romano e delle Terme di Diocleziano che verrà esposta per la prima volta nel capoluogo ossolano.

Il sogno di Luigi Serafini – MART, Rovereto

Il Mart di Rovereto dedica a Luigi Serafini un’approfondita mostra antologica sulla vasta attività creativa dell’artista che investe i campi dell’architettura, del design, della pittura, della scultura, della grafica, della fotografia e dell’arte digitale.
Dal Codex all’esperienza all’interno del gruppo di architettura e design Memphis, sino alla Casa dell’artista, il percorso è un universo pop nel quale bizzarria e verità, ironia e seduzione, leggerezza e surrealtà convivono e si mescolano.

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