Categorie: Mostre

Le mostre da non perdere a novembre in tutta Italia

di - 5 Novembre 2024

Salvo. Arrivare in tempo – Pinacoteca Agnelli, Torino

In occasione della stagione espositiva autunnale Pinacoteca Agnelli presenta fino al 25 maggio 2025 Arrivare in tempo, la più grande mostra dedicata all’artista Salvo (Leonforte 1947 – Torino 2015). Un percorso attraverso l’opera di Salvo, che evidenzia come la sua pittura – nei grandi cicli tematici ripetuti, nell’attenzione verso i temi della storia dell’arte e nello studio della luce – sia sempre stata in continuità con le sue prime ricerche concettuali.
Realizzata in stretta collaborazione con l’Archivio Salvo, la mostra è focalizzata su alcuni dei motivi fondamentali della ricerca dell’artista: il concetto di ripetizione nell’esplorazione di motivi ricorrenti, inteso sia come tecnica pittorica sia come urgenza concettuale; la riflessione sulla pittura come linguaggio e sul linguaggio come arte; il rapporto tra storia dell’arte e sguardo sulla quotidianità.

GRASSO. Giuseppe Gabellone e Diego Perrone – GAM Torino

La GAM presenta GRASSO dedicata ai primi sette numeri della rivista ideata nel 2016 da Giuseppe Gabellone e Diego Perrone. Il nome risponde alla inusuale grandezza della rivista, un vero fuori formato, che per essere letta deve potersi dispiegare nei suoi due metri di base per tre metri di altezza.

Giorgio Andreotta Calò – Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Venezia

Nell’anno della Biennale internazionale d’arte, il programma di Ca’ Pesaro dedicato alle voci del contemporaneo proseguirà anche nel mese di novembre. Due sale del secondo piano ospiteranno una piccola rassegna dedicata a Giorgio Andreotta Calò, artista veneziano già vincitore del bando PAC del Ministero della Cultura che ha permesso l’acquisizione per le collezioni comunali conservate a Ca’ Pesaro della sua monumentale scultura Medusa. Insieme a quest’opera l’artista esporrà l’esito delle indagini (carotaggi) eseguite dai professionisti dei lavori pubblici del Comune di Venezia sulla facciata di Ca’ Pesaro, rendendo artistica una materia che nasce per lo studio e le indagini statiche e scientifiche dell’edificio.

Italia giardino del mondo. Where Nature meets Art, Craft and Design – Fondazione Benetton, Treviso

L’immagine e la cultura del “giardino italiano” sono al centro di un percorso espositivo prevalentemente iconografico, che descrive, in una prospettiva di lunga durata storica, dal Rinascimento ai nostri giorni, uno straordinario patrimonio di “monumenti viventi”, visto attraverso fotografie d’autore e documenti storici. Venerdì 15 novembre negli spazi Bomben a Treviso, sarà presentata l’esposizione fotografica Italia giardino del mondo. Where Nature meets Art, Craft and Design, prima tappa italiana della mostra itinerante dedicata al patrimonio dei giardini italiani, classici e contemporanei, concepita, insieme all’omonima pubblicazione, come progetto di promozione integrata dell’Italia, prodotto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

ARTE LAGUNA PRIZE. Mostra dei finalisti della 18ᵃ e 19ᵃ edizione, Venezia

Si svolgerà dal 17 novembre all’8 dicembre 2024, la mostra dei finalisti della 18ᵃ e 19ᵃ edizione di Arte Laguna Prize, premio nato nel 2006 con la mission di valorizzare l’arte e gli autori emergenti di tutto il mondo. A cura di Giulia Colletti e Chiara Canali, la mostra presenterà i lavori di 240 artisti provenienti da tutto il mondo.

Nam June Paik. Rabbit Inhabits the Moon – MAO Torino

Nam June Paik Rabbit Inhabits the Moon 1996 Sculpture-installation: 1 wooden rabbit statue, 1 CRT TV, 1-channel video, color, silent, DVD Dimensions variable Nam June Paik Art Center, © Nam June Paik Estate

Il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino presenta la mostra Rabbit Inhabits the Moon. Il progetto espositivo è curato da Davide Quadrio, direttore del Museo, e Joanne Kim, critica e curatrice coreana, con Anna Musini e Francesca Filisetti intende stimolare un dialogo dinamico che riflette l’evoluzione del paesaggio culturale e artistico dei due Paesi, in particolare rileggendo l’eredità di Nam June Paik e la sua influenza sulle generazioni contemporanee. Nuove produzioni degli artisti coreani Kyuchul Ahn, Jesse Chun, Shiu Jin, Young-chul Kim, Dae-sup Kwon, Chan-Ho Park, Sunmin Park ed eobchae × Sungsil Ryu, e opere video e installazioni provenienti dalla collezione del Nam June Paik Art Center sono accostate a celebri opere di Paik – perlopiù in prestito dalla Fondazione Bonotto – e a preziosi manufatti tradizionali provenienti da prestigiose istituzioni, tra le quali il Musée Guimet – Musée national des Arts asiatiques, il Museo d’Arte Orientale “E. Chiossone” di Genova e il Museo delle Civiltà di Roma.

Poesia e Pittura nel Seicento. Giovan Battista Marino e la meravigliosa passione – Galleria Borghese, Roma

© Galleria Colonna | Jacopo Robusti, detto Tintoretto, Narciso, olio su tela. Galleria Colonna, Roma I Ph. Nuova arte grafica

Con Poesia e pittura nel Seicento. Giovan Battista Marino e la meravigliosa passione, la mostra in programma dal 19 novembre 2024 al 9 febbraio 2025, la Galleria Borghese esplora con un progetto inedito le connessioni tra poesia e pittura, sacro e profano, letteratura, arte e potere nel primo Seicento. Seguendo la traccia offerta dai testi di Giovan Battista Marino (1569-1625), la mostra disegna un percorso attraverso la grande arte rinascimentale e barocca, da Tiziano a Tintoretto, da Correggio ai Carracci, da Rubens a Poussin, celebrando il più grande poeta italiano del Seicento e la sua “meravigliosa” passione per la pittura. A cura di Emilio Russo, Patrizia Tosini e Andrea Zezza, l’esposizione si concentra sulla stagione d’oro del Barocco in pittura e in letteratura, un periodo durante il quale il rapporto tra le due arti trova forse l’espressione più alta nella vita e nelle opere del poeta.

Mutual Aid. Arte in collaborazione con la natura – Castello di Rivoli, Torino

Michel Blazy
Le lâcher d’escargots (Il rilascio delle lumache), 2009 (dettaglio)
Courtesy l’artista e Art: Concept, Paris
© Michel Blazy

Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea presenta Mutual Aid – Arte in collaborazione con la natura, il grande progetto espositivo dedicato alla visione multispecie a cura di Francesco Manacorda e Marianna Vecellio. La mostra, ideata appositamente per lo spazio della Manica Lunga, esplora il concetto di mutuo appoggio approfondendo la collaborazione creativa tra esseri umani e natura, in un’inedita riflessione restituita al pubblico attraverso le esperienze di oltre venti artisti e i loro collaboratori non umani che hanno affrontato il tema dagli anni Sessanta a oggi: Maria Thereza Alves, Michel Blazy, Bianca Bondi & Guillaume Bouisset, Andrea Caretto & Raffaella Spagna, Castor fiber, Agnes Denes, Hubert Duprat, Echinoidea, Fraxinus, Henrik Håkansson, Halobacterium, Heliconius doris, Helix pomatia, Tamara Henderson, Hypolimnas bolina, Aki Inomata, Renato Leotta, Lumbricus terrestris, Nicholas Mangan, Yiannis Maniatakos, Myscelia cyaniris, Nour Mobarak, Morpho Menelaus, Nephila senegalensis, Nerium oleander, Precious Okoyomon, Plankton, Giuseppe Penone, Tomás Saraceno, Robert Smithson, Vivian Suter, Trametes versicolor, Trichoptera, Natsuko Uchino e altri.

Francesco Clemente. Anima nomade – Palazzo delle Esposizioni, Roma

Francesco Clemente, Tenda del pepe, 2013-2014 (particolare). Tempera su cotone, ricamo, cuciture a mano, pali di bambù, finali in legno, corde, pesi in ferro. Collezione dell’artista. Foto Courtesy Francesco Clemente Studio

Napoletano di nascita, ma nomade per vocazione, Francesco Clemente (nato nel 1952) ha ideato per Palazzo delle Esposizioni un percorso incentrato sull’idea di Anima nomade, attraverso il quale sarà possibile immergersi nella tradizione indiana e orientale che da sempre è una sua privilegiata fonte di ispirazione e alla quale l’artista attinge per dare immagine alla sensibilità privata e diaristica che caratterizza le sue opere. Un vasto lessico simbolico e metaforico delineerà un paesaggio estetico totalizzante, denso di rimandi metafisici, spirituali e mistici, spesso intrecciati all’eros, sempre lirico ed emotivo, segnato da un impiego intenso, unico, del colore. Dal 23 novembre 2024.

Marcello Maloberti. Metal Panic – PAC Milano

Il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea presenta METAL PANIC, la più ampia e completa esposizione mai dedicata all’opera di Marcello Maloberti: una dichiarazione d’amore alla città di Milano che fin dagli esordi ha accompagnato l’artista nella costruzione della sua pratica. Curata da Diego Sileo, METAL PANIC è pensata come un libro d’artista che raccoglie e intreccia tutti i temi fondanti dell’opera di Maloberti – l’elevazione della parola scritta nella sua dimensione poetica, la sacralità del quotidiano, l’attenzione ai cambiamenti e alle trasformazioni del paesaggio urbano – attraverso un nucleo di lavori degli anni Novanta, opere più recenti e produzioni inedite.

Cyprien Gaillard – OGR, Torino

OGR Torino. Cyprien Gaillard, Retinal Rivalry. Ph. Andrea Rossetti

Per la prima volta in Italia le OGR di Torino presentano una mostra personale dell’artista francese Cyprien Gaillard (Parigi, 1980) a cura di Samuele Piazza. Retinal Rivalry riafferma l’interesse di Cyprien Gaillard, iniziato con “Nightlife” nel 2015, per le immagini stereoscopiche in movimento e per il loro potenziale scultoreo, spettrale e psichedelico. Espandendo lo spazio pittorico e abbracciando la spazialità del mezzo come principio organizzativo dei vari soggetti coinvolti, il film abbandona la narrazione per concentrarsi sulla pura visione. L’opera rivolge il suo sguardo sull’ambiente architettonico della Germania, dall’Oktoberfest, alle rovine romane trovate in un parcheggio degli anni Settanta sotto la cattedrale di Colonia, da un Burger King situato all’interno di una sottostazione elettrica di Norimberga sede di raduni nazisti, all’infrastruttura turistica che attraversa il paesaggio romantico di Bastei. Oscillando tra una visione profonda, simile al vuoto, e una ri-creazione scultorea, le immagini di “Retinal Rivalry” si protendono oltre lo schermo fino allo spazio espositivo, alterando la nostra percezione del mondo visibile.

Guercino. L’era Ludovisi a Roma – Scuderie del Quirinale, Roma

Protagonisti della mostra due giganti della storia dell’arte e del potere romano: Giovanni Francesco Barbieri, meglio noto come Guercino, e la dinastia Ludovisi, personificata dal cardinal Ludovico e dal suo influente zio Alessandro Ludovisi, Papa Gregorio XV. Il percorso espositivo si sviluppa come un racconto avvincente del breve ma significativo papato Ludovisi (1621-1623), una parentesi luminosa tra le grandi dinastie dei Borghese e dei Barberini, spesso trascurata dagli studiosi ma cruciale per la storia dell’arte romana. Proprio in questi anni, il giovane Guercino trovò a Roma un’opportunità unica per affermarsi, accendendo la sua ispirazione grazie alla raffinata committenza di Papa Gregorio XV. In mostra emergono i segni distintivi di un’epoca che ha gettato le basi per i successivi sviluppi artistici del Barocco.

Thomas De Falco. GOLD – While all Flow’rs and all Trees do close To weave the Garlands of reposeMuseo Arte Contemporanea di Cavalese (TN)

Thomas De Falco, Seed, 2024. Installation view, Museo Arte Contemporanea Cavalese

Dal 23 novembre 2024 al 9 marzo 2025 il Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese presenta GOLD – While all Flow’rs and all Trees do close To weave the Garlands of repose, mostra personale dell’artista Thomas De Falco (1982) che apre il programma espositivo triennale ideato dalla neodirettrice Elsa Barbieri, alla guida dell’istituzione dallo scorso mese di giugno. Appositamente realizzata per il museo di Cavalese, la rassegna nasce in intima connessione con la natura e il territorio circostante, e muove verso un elogio della donna nel mondo attuale. Per l’occasione Thomas De Falco presenta una serie di circa 35 opere tessili, tra sculture e arazzi, di cui la maggior parte inedite, accanto a una nuova performance che propone un parallelismo tra maternità e natura, a cura di Clara Tosi Pamphili.

Mario Merz. Qualcosa che toglie il peso che mantiene l’assurdità e la leggerezza della favola – Fondazione Merz, Torino

La Fondazione Merz presenta la seconda parte della mostra Qualcosa che toglie il peso che mantiene l’assurdità e la leggerezza della favola dedicata a Mario Merz, in occasione del centenario della nascita dell’artista. Il progetto espositivo prende le mosse a partire dal concetto legato alla necessità di individuare la natura profonda che si cela dietro ai modelli per arrivare alla base del pensiero umano, il quale nella sua diversità è definito sempre da leggi che sfuggono allo scorrere del tempo e alla molteplicità degli ambienti. In mostra una selezione di lavori tra installazioni, igloo, tavoli, tele e opere su carta. Alle opere già presenti nel primo allestimento, per questa nuova fase, si aggiungono tre altre opere imponenti in termini di contenuto e di misura.

Adrián Balseca. Cambio de fuerza – PAV, Torino

Il PAV Parco Arte Vivente, presenta la prima mostra personale in Italia dell’artista ecuadoregno Adrián Balseca (1989) a cura di Marco Scotini. La mostra indaga il ruolo dell’essere umano come agente nell’ecosistema ponendo una lente sui rapporti tra economia, ecologia e memoria, così come sulle dinamiche di potere legate all’estrattivismo e allo sfruttamento della natura. Operando attraverso una varietà di narrazioni che combinano fatti reali, archivi storici, etno-fiction e memoria Adrián Balseca presenta in mostra una serie di progetti, realizzati nell’arco degli ultimi dieci anni, che si concentrano sulle storie locali del suo paese d’origine.

Elio Fiorucci / Davide Allieri – Triennale Milano

Dal 6 novembre La Triennale di Milano presenta una mostra che esplora le dimensioni creative di Elio Fiorucci (Milano, 1935-2015), designer, cool hunter e imprenditore. Il suo marchio, a partire dagli anni Sessanta, ha rivoluzionato il costume, la moda e la scena dell’arte contemporanea in Italia. I suoi concept store, oltre a proporre per la prima volta al pubblico un mix eclettico di abbigliamento, dischi, pubblicazioni e oggetti inediti provenienti da tutto il mondo, sono stati il punto di riferimento per happening e performance oltre che palcoscenici per la musica e l’arte contemporanea capaci di attrarre intellettuali, performer e artisti. La retrospettiva ha un intento biografico e include le vicende umane, imprenditoriali e culturali di Elio Fiorucci, portando uno sguardo nuovo sulla sua figura. L’intera esposizione viene attraversata dalla voce di Elio Fiorucci – resa attraverso registrazioni fino a ora inedite – che ripercorre alcuni momenti personali e che viene messa in dialogo con le voci di altri protagonisti della storia dello stilista.
Il 14 novembre inaugura la personale dedicata a Davide Allieri, che si inserisce nel percorso di promozione e valorizzazione della nuova scena artistica italiana che Triennale sta portando avanti da alcuni anni. L’artista espone un nuovo corpo di lavori appositamente pensati per l’Impluvium, in cui emergono diversi temi caratteristici della sua pratica: dalla sperimentazione sui materiali alla riflessione sullo spazio-tempo come habitat distopico in cui dispositivi-guscio abbandonati dialogano tra loro in uno scenario post-apocalittico.

Hardchitepture Palazzo Galeano – Platea, Lodi


Il 7 novembre il collettivo
HARDCHITEPTURE sarà ospite di “FARE COLLETTIVO” , il quarto palinsesto espositivo di Platea | Palazzo Galeano. Il programma di Platea si propone di esplorare il fenomeno dei collettivi artistici, chiedendo agli artisti invitati le ragioni di formare collettivi e le necessità di spazi di cooperazione. Attraverso quattro mostre, una pubblicazione ed una serie di eventi, Platea si configura come luogo di indagine, coinvolgendo il pubblico e le scuole. Hardchitepture é un collettivo artistico attivo dal 2019, composto da Lorenzo Conforti, Andrea Luzi e Vittorio Zeppillo. Nati durante il periodo di studio nell’Accademia di Belle Arti di Urbino la ricerca di Harchitepture ha origine nel Graffiti Writing, per poi diramarsi in pratiche artistiche differenti: da installazioni ambientali e scenografiche formate da materiali di recupero a pratiche scultoree site specific realizzate esclusivamente con materiale organico, ma anche esperienze di collaborazione in ambito teatrale e performativo.

Shahryar Nashat. Blood Most Precious – Istituto Svizzero, Roma

Norway, Svalbard, Spitsbergen Island, Polar Bear (Ursus maritimus) chewing on remains of Bearded Seal kill in snow on Fuglefjorden (Bird Fjord) on summer morning

Blood Most Precious è la prima grande mostra personale di Shahryar Nashat a Roma. Nella sua pratica, l’artista si confronta spesso con la rappresentazione dei corpi. La luce cade filtrata nelle sale dell’Istituto Svizzero, dove Shahryar Nashat continua la sua ricerca con opere nuove e già esistenti: sviluppa connessioni visive e concettuali tra il significato del sangue nella teologia cristiana (il sangue prezioso!) e la rappresentazione frammentata o astratta di corpi con sangue e carne e saliva, di corpi desiderabili, presenti digitalmente sulla superficie lucida dei nostri smartphone. Allo stesso tempo, Blood Most Precious è anche una riflessione sul desiderio e sul disgusto o sui cicli – dei fluidi (corporei), ma anche della vita e della morte.

Spartaco Vela. Impressioni dal veroMuseo Vincenzo Vela, Ligornetto

Il Museo Vincenzo Vela inaugura la sua stagione espositiva autunnale con un’ampia mostra dedicata al pittore Spartaco Vela (1854-1895), unico figlio del celebre scultore ticinese e di Sabina Dragoni. Al di là di letture che lo confinano nel ruolo di semplice «figlio d’arte», la mostra invita alla riscoperta di un artista di solida formazione, attivo nel contesto culturale del suo tempo, di cui fu sensibile interprete. La produzione pittorica e grafica in collezione presso il Museo Vela è presentata per la prima volta al pubblico nella sua quasi integralità, seguendo il filo di un originale percorso tematico.

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