La mostra Picasso a Palazzo Te. Poesia e Salvezza, a cura di Annie Cohen-Solal e in collaborazione con Johan Popelard, si presenta come la produzione principale del programma culturale 2024 dedicato al tema della Metamorfosi, e in particolare al rapporto tra Giulio Romano e il poema di Ovidio che ha ispirato la costruzione di Palazzo Te dal 1525 al 1535. Visibile dal 5 settembre al 6 gennaio 2025, prodotta dalla Fondazione Palazzo Te con la collaborazione del Museo Nazionale Picasso di Parigi e della famiglia dell’artista, la mostra presenta al pubblico circa 50 opere del Maestro simbolo del Novecento, tra cui alcuni dipinti per la prima volta esposti in Italia.
Allan Kaprow realizzò originariamente l’opera nel 1961 in occasione della collettiva Environments, Situations, Spaces presso la Martha Jackson Gallery di New York. Nel cortile della galleria l’artista statunitense dispose in modo casuale centinaia di pneumatici usati dai quali emergevano cinque cumuli di carta catramata che coprivano delle sculture della collezione di Martha Jackson. I visitatori erano incoraggiati a camminare sugli pneumatici e a lanciarli liberamente. In occasione della sua prima presentazione a Roma, Yard è installata nel cortile del MACRO in un ideale richiamo a quello della galleria newyorchese. Fino al 16 febbraio 2025.
Parma celebra Antonio Allegri, conosciuto come il Correggio, nella ricorrenza del mezzo millennio dalla conclusione della più impegnativa tra le sue imprese d’artista: il ciclo di affreschi della grande cupola della basilica di San Giovanni, nell’omonimo monastero benedettino nel cuore della città. A Parma dall’8 settembre al 31 gennaio 2025.
A poco più di trent’anni dalla sua prematura scomparsa, il MASI Lugano dedica una importante mostra al fotografo italiano Luigi Ghirri (Scandiano, 1943 – Reggio Emilia, 1992). Il progetto espositivo racconta la fascinazione di Ghirri per il viaggio – sia reale che immaginario. Attraverso un’accurata selezione di circa 140 fotografie a colori, per lo più stampe vintage degli anni Settanta e Ottanta provenienti principalmente dagli Eredi di Luigi Ghirri e dalla collezione dello CSAC di Parma, la mostra offre al pubblico l’occasione di scoprire non solo gli scatti più noti, ma anche quelli meno conosciuti. Dall’8 settembre al 26 gennaio 2025.
Saodat Ismailova (Tashkent, Uzbekistan, 1981; vive e lavora fra Parigi e Tashkent) è una filmmaker della prima generazione di artisti dell’Asia centrale appartenenti all’era post-sovietica. Con i suoi film e le sue installazioni esplora memorie collettive, pratiche spirituali, rituali e conoscenze ancestrali della sua regione d’origine, per affrontare temi come l’eredità culturale, la rappresentazione della donna e la resistenza all’impatto dell’azione umana sull’ambiente. La mostra in Pirelli HangarBicocca, a cura di Roberta Tenconi, sarà la prima personale completa della sua opera in un’istituzione italiana, e racchiuderà opere rappresentative di oltre dieci anni di pratica artistica all’interno di un nuovo ambiente spaziale appositamente concepito. Evocando narrazioni e paesaggi diversi, l’artista si confronterà con un’intricata rete di immagini ed epoche, generando un’atmosfera onirica in cui i visitatori sperimenteranno le complesse e stratificate storie dell’Asia Centrale, al crocevia tra culture occidentali e orientali. Dal 12 settembre al 12 gennaio 2025.
Dal 13 Settembre al 9 Febbraio 2025 la Galleria BPER Banca presenta negli spazi della propria pinacoteca a Modena, il progetto espositivo Psiche allo specchio. Omnia vincit amor, a cura di Daniela Ferrari. La mostra si propone come una serie di speculazioni sulla natura dei sentimenti attraverso lo specchio del mito, a dimostrazione di come la narrazione antica abbia indagato l’intero spettro delle emozioni umane. La mostra attinge dall’ampia corporate collection di BPER Banca, ricca di opere dedicate a questo tema, presentando i dipinti di Francesco Albani e bottega, Sisto Badalocchi, Jean Boulanger, Lorenzo De Ferrari, Hendrik Frans van Lint, Lorenzo Pasinelli, Giovanni Battista Paggi, Guido Reni. Il percorso espositivo include inoltre prestiti prestigiosi di dipinti, sculture e incisioni firmate da autori come Max Klinger, François Pascal Simon Gérard e Federico Zandomeneghi, ma anche opere d’arte contemporanea realizzate da Andrea Facco, Omar Galliani e Andrea Mastrovito.
Dal 13 settembre al 20 ottobre 2024 il MUDEC di Milano presenta con Deutsche Bank e in collaborazione con 24 ORE Cultura la mostra Guaymallén dell’artista argentina La Chola Poblete a cura di Britta Färber. Artista, performer e attivista per i diritti LGBTQ+, nel suo lavoro La Chola Poblete (1989) ricorre a differenti media – scultura, pittura, performance, disegno, fotografia, video arte – per esplorare tematiche quali le ramificazioni dell’Inquisizione, l’eredità della colonizzazione e l’influenza pervasiva del capitalismo globale. Il progetto espositivo Guaymallén rappresenta un omaggio alle origini indigene e all’identità queer dell’artista: prendendo il nome dalla sua città natale nel nord-ovest dell’Argentina, ai piedi delle Ande, la mostra fonde la vita, l’esperienza e la visione di La Chola Poblete in un racconto profondamente personale e schietto, ricco di bellezza, crudeltà e ribellione.
Dal 13 settembre al 13 ottobre 2024 nel Padiglione 9b del Mattatoio di Roma sarà esposta la mostra CORPUS NATURAE, a cura di Benedetta Carpi De Resmini.
Il percorso espositivo apre un dialogo intergenerazionale tra due straordinarie artiste, Bianca Pucciarelli Menna in arte Tomaso Binga (nata a Salerno nel 1931) e María Ángeles Vila Tortosa (nata a Valencia nel 1978). Un incontro tra due donne apparentemente distanti, portatrici attraverso il loro lavoro di un senso di esistenza diverso, che mette in discussione forme di dominio, gerarchia e appropriazione tipiche della modernità capitalista, patriarcale e antropocentrica. Il filo conduttore che lega le due artiste è il linguaggio delle piante e un legame profondo tra corpo e natura. María Ángeles Vila Tortosa esplora il mondo delle piante, attraverso la tecnica della stampa, riflettendo sulla loro significativa importanza nel quotidiano per la protezione e la cura domestica e per le connessioni viscerali e primordiali con il genere umano. Le opere di Tomaso Binga, realizzate dagli anni Settanta ad oggi, dimostrano come la natura sia intimamente connessa all’arte, alla sfera dell’umano, soprattutto al corpo delle donne, rivelando l’adesione epistemologica dell’autrice al suo genere femminile e sfidando pratiche secolari di assoggettamento.
Dopo 40 anni dall’ultima mostra a Milano, Edvard Munch (Norvegia, 1863-1944) viene celebrato con una grande retrospettiva a cura di Patricia G. Berman una delle più grandi studiose al mondo di Munch. La mostra racconterà tutto l’universo dell’artista, il suo percorso umano e la sua produzione attraverso cento opere. Ad arricchire la mostra milanese, è previsto un ricco palinsesto di eventi che coinvolgerà diverse realtà culturali della città e che andrà ad approfondire la figura dell’artista ed espandere i temi delle sue opere esplorando diversi linguaggi, dal cinema all’architettura, dalla musica alla letteratura e molto altro. Dal 14 settembre al 26 gennaio 2025.
Dal 14 settembre al 15 dicembre 2024 la Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo, a Parma, celebra a un secolo dalla sua origine, una delle avanguardie più determinanti e longeve del XX secolo – il Surrealismo – presentandone anche il complesso rapporto con gli artisti e la scena culturale italiana dalla fine degli anni Venti alla fine degli anni Sessanta. La grande mostra Il Surrealismo e l’Italia, curata da Alice Ensabella, Alessandro Nigro, Stefano Roffi, attraverso oltre 150 opere di Salvador Dalí, René Magritte, Max Ernst, Joan Miró, Marcel Duchamp, Man Ray, Yves Tanguy, Giorgio de Chirico e il fratello Alberto Savinio, Enrico Baj, Fabrizio Clerici, Leonor Fini e altri protagonisti di questa corrente immaginifica, testimonia la vastità di mezzi e linguaggi del Surrealismo e ne esplora l’impatto e l’evoluzione nel nostro Paese, offrendo una prospettiva inedita e affascinante su un movimento che ha lasciato un segno indelebile nell’immaginario artistico contemporaneo.
Dal 14 settembre 2024, con l’inaugurazione della terza edizione del progetto diffuso di arte contemporanea XNL Aperto, l’istituzione XNL Piacenza – centro d’arte contemporanea, cinema, teatro e musica della Fondazione di Piacenza e Vigevano dà l’avvio al programma autunnale della sua sezione Arte, diretta da Paola Nicolin. Il 14 e il 15 settembre, nei giorni di inaugurazione di XNL Aperto, musei e gallerie fondatrici, insieme a spazi e attori culturali coinvolti per la prima volta, aprono le porte con l’intenzione di invitare alla scoperta del patrimonio cittadino e del territorio, attraverso l’esperienza artistica. Sul Guardare Atto IV – Valentina Furian è il quarto capitolo della rassegna dedicata alla rilettura del patrimonio artistico del territorio attraverso opere di artisti contemporanei, mentre Out of the Grid. Italian zine 1978–2006. Post–movimento pre–internet3.0, è la mostra sulle fanzine ispirata all’omonima pubblicazione di Dafne Boggeri.
Yves Klein e Arman. Le Vide et Le Plein è un progetto espositivo inedito che mette a confronto per la prima volta l’opera dei due artisti francesi esponenti di punta del celebre movimento del “Nouveau Réalisme”. Nati entrambi a Nizza, Yves Klein (Nizza, 1928 – Parigi, 1962) e Arman (Nizza, 1928 – New York, 2005) sono stati i protagonisti di un’intensa stagione dell’arte europea e internazionale di grande innovazione. In un affascinante “faccia a faccia” tra sessanta lavori, il percorso espositivo mette in luce, per la prima volta, due aspetti antitetici e complementari della poetica dei due maestri, ovvero Le Vide et Le Plein. La mostra, a cura di Bruno Corà, è realizzata in collaborazione con la Fondazione Yves Klein. Il concetto dell’allestimento è firmato da Mario Botta.
Quanti sanno quali ostacoli il giovane Picasso ha dovuto affrontare quando è arrivato a Parigi per la prima volta, nel 1900, senza parlare una parola di francese? Nel 1901 viene schedato per sbaglio come anarchico sottoposto a sorveglianza speciale, prima di stabilirsi definitivamente a Parigi nel 1904, dove si affermerà come leader dell’avanguardia cubista. Durante la guerra civile in Spagna, l’artista produce Guernica, l’immensa tela destinata a diventare il vessillo universale della resistenza antifascista. Nel 1940, temendo di essere in pericolo in Francia, dove l’invasione nazista è imminente, Picasso decide di inoltrare la domanda di naturalizzazione che viene rifiutata. Dal 20 settembre al 2 febbraio 2025 Picasso lo straniero presenta più di 90 opere dell’artista, oltre a documenti, fotografie, lettere e video. Grazie a un approccio multidisciplinare e alla straordinaria ricerca negli archivi della polizia francese, e del Museo Picasso a Parigi, Annie Cohen-Solal, ideatrice del progetto, rivela questa storia affascinante a partire da numerosissimi documenti inediti.
Dal 25 settembre EARTH Foundation presenta Borgo Roma. Paesaggio in transizione, mostra dedicata all’omonimo progetto inedito realizzato dall’artista e fotografo Lorenzo Vitturi (Venezia, 1980). A partire dall’osservazione del quartiere di Borgo Roma, area urbana in cui si trova l’iconica architettura della Stazione Frigorifera Specializzata “La Rotonda”, oggi sede dello spazio espositivo della fondazione, Vitturi ha generato una mappatura poetica di luoghi fisici e relazioni sociali che segnano la storia passata e presente dell’area. Curata da Giangavino Pazzola, associate curator e responsabile dei progetti di ricerca a CAMERA Centro Italiano per la Fotografia di Torino, in collaborazione con Giulia Adami, l’esposizione include oltre trenta fotografie a colori di medio e grande formato e installazioni che descrivono non solo i materiali e le merci che simboleggiano le molteplici fasi economiche e produttive dell’area, ma anche le testimonianze che ne tracciano gli stili di vita sociali e culturali. Lo stesso giorno verrà presentata anche la mostra Fortunato Depero. Sete di Futurismo, fame d’America. Il progetto, che annovera un’ampia selezione tratta dal patrimonio futurista conservato al Mart di Rovereto, traccia l’arco evolutivo della ricerca artistica di Depero dagli anni Dieci agli anni Cinquanta, ponendo particolare attenzione ai temi legati alla tavola, al cibo e ai luoghi della sua consumazione.
Dal 26 settembre al 16 febbraio 2025, le sale di Palazzo Pallavicini di Bologna ospiteranno una grande mostra dedicata alla fotografia di Tina Modotti (Udine, 1896 – Città del Messico, 1942), esponente di spicco della fotografia e dell’attivismo politico della prima metà del Novecento. Organizzata e realizzata da Chiara Campagnoli, Deborah Petroni e Rubens Fogacci della Pallavicini s.r.l., unitamente al Comitato Tina Modotti, l’esposizione, a cura di Francesca Bogliolo, intende ripercorrere, attraverso una raffinata selezione di circa 120 opere e di alcuni preziosi documenti, la vicenda umana di una donna coraggiosa e anticonformista, che ha saputo farsi interprete del sentimento del proprio tempo, elaborando una poetica della verità foriera di valori umani capaci di oltrepassare i limiti dello spazio e del tempo.
Cutting Clouds | Tagliando le nuvole è un programma che include azioni legate dal comune denominatore dell’effimero e dell’impermanente. Il titolo si riferisce a Cloud Scissors, opera concepita nei primi anni ‘60 da George Brecht. Alcuni cartoncini indicanti luoghi, tempi e modalità sono istruzioni per un possibile happening combinato da più eventi: indicazioni aleatorie da seguire per spostare i limiti creativi attraverso il gioco e la sperimentazione. Gli strumenti lasciati in eredità da Brecht diventano lo stimolo per un esercizio immaginativo. Negli spazi liminali del museo, interventi e opere presentano una potenzialità, un’idea di incompletezza adottando diversi media. Cutting Clouds, riflettendo la natura mutevole delle nuvole, si evolve attraverso operazioni che mirano ad attivare creatività potenziali apprezzando il casuale, l’improvvisato e l’indeterminato. Dal 26 settembre al 7 gennaio 2025.
Dal 27 settembre al 26 gennaio 2025 Palazzo Strozzi presenta Helen Frankenthaler: Dipingere senza regole, grande mostra dedicata a una delle più importanti artiste americane del Novecento. Insieme a un’ampia selezione di opere realizzate tra il 1953 e il 2002 provenienti dalla Helen Frankenthaler Foundation e in prestito da importanti musei e collezioni private, la mostra permetterà di scoprire connessioni, influenze e amicizie dell’artista. Le opere di Frankenthaler saranno infatti a confronto con i lavori di artisti a lei contemporanei, alcuni parte dalla sua collezione personale, come Anthony Caro, Morris Louis, Robert Motherwell, Kenneth Noland, Jackson Pollock, Mark Rothko, David Smith, Anne Truitt.
Con il titolo AMONG THE INVISIBLE JOINS, Museion presenta oltre 150 opere di più di 80 artiste e artisti provenienti da una delle più visionarie e significative collezioni private di arte contemporanea internazionale in Italia: la Collezione Enea Righi. La mostra a cura di Bart van der Heide, Frida Carazzato, Brita Köhler e Leonie Radine, in collaborazione con il collezionista Lorenzo Paini, presenta un’ampia gamma di opere d’arte, progetti architettonici e libri d’artista di rinomati artisti e artiste internazionali come Massimo Bartolini, Alighiero Boetti, Anna Boghiguian, Trisha Donnelly, Theaster Gates, Nan Goldin, Marisa Merz, Walid Raad, Sturtevant, Superstudio, Franz Erhard Walther, Lawrence Weiner, Akram Zaatari e molti altri. L’eccezionalità della mostra è sottolineata inoltre dall’occupazione dell’intero edificio e dalla prima esposizione di alcune recenti acquisizioni della Collezione Enea Righi, tra cui opere di Sonia Boyce, Roni Horn e Ser Serpas. Dal 28 settembre al 2 marzo 2025.
Questo rapporto tra il fotografo Henri Cartier-Bresson e l’Italia è il filo conduttore di una mostra in programma a Rovigo, a Palazzo Roverella, dal 28 settembre al 26 gennaio, che si preannuncia come la più importante mostra monografica italiana sul maestro dell’obiettivo. Promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi, con il sostegno di Intesa Sanpaolo, il percorso è realizzato in collaborazione con la Fondation Henri Cartier-Bresson di Parigi e la Fondazione CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino, con la curatela di Clément Chéroux e Walter Guadagnini, direttori delle rispettive Fondazioni.
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Grazie!!! davvero utile qst
meravigliosa carrellata di Mostre!