Categorie: Mostre

Letizia Cariello: da Gaggenau Milano una mostra tra vibrazioni e materia

di - 27 Novembre 2023

La mostra di Letizia Cariello, dal titolo Vibrazioni, racconta e conduce il visitatore in una dimensione intima e personale, scandita da opere che incarnano tempi altri e ricordi dell’artista. Vibrazioni è un percorso espositivo che mostra le due serie di opere preferite dall’artista, i Calendari, grandi cerchi in marmo ricchi di numeri e simboli, e i Gates, finestre spirituali verso l’altrove, realizzati con un lungo filo che tesse un simbolo attorno a chiodi sempre visibili.

Lo spazio si arricchisce con alcune delle sue opere. Il concetto di movimento è un elemento imprescindibile, non a caso la forma più ricorrente nelle opere esposte è quella circolare. Il percorso inizia con una delle opere più grandi portate in mostra, un grande calendario, un cerchio di marmo bianco pulitissimo, in cui è incisa a mano una lunga sequenza di numeri e lettere, che rappresentano le iniziali delle date da cui ha avvio l’esercizio performativo sul tempo e sulla sua reale esistenza.

Vibrazioni, Letizia Cariello – LETIA. Gaggenau Scripta, Milano. Ph. Francesca Piovesan

In questa spirale, tra le lettere e i numeri, si manifesta anche una serie di simboli, spesso dal carattere istintivo, che racconta crepature e pause dell’atto meditativo, che si conclude con la realizzazione dell’opera stessa. In posizione dialettica si pone l’ultima opera realizzata da Cariello, un disco di marmo rosa del Portogallo che fornisce supporto ad un altro calendario. Quest’ultimo, posizionato orizzontalmente su un piano, sottolinea in maniera più sfacciata la natura dinamica del tempo. Oltre a possedere le precedenti caratteristiche, quindi la spirale con lettere e numeri che scandiscono la meditazione del tempo, quest’ultimo aggiunge un appoggio in ottone che permette al disco di girare.

Vibrazioni, Letizia Cariello – LETIA. Gaggenau Scripta, Milano. Ph. Francesca Piovesan

Attraverso lo spazio è possibile vedere anche un’opera che fa parte del ciclo dei Gates. Una grande opera, sempre dalla forma circolare, che diventa mediatore tra diversi mondi. Un lungo filo blu indaco, un riferimento al colore attribuito alle vesti della Madonna e della Maddalena, compone una figura armonica, passando tra grossi chiodi, che richiama alle geometrie buddiste. In questo senso l’arte di LETIA assume dei caratteri spirituali, che invitano l’osservatore ad immergersi in un atto di introspezione.

Osservando con attenzione lo spazio è possibile anche vedere una serie di piatti decorati. Piccoli calendari realizzati su un supporto di uso comune. In ogni singolo piatto si nascondono infinite storie, come quella dietro al ritrovamento del piatto della nonna. In questi piatti, come negli altri calendari, si ritrovano simboli, numeri, puntini, tagli e lettere che si fondono e si mescolano raccontando di momenti intimi che vibrano della propria potenza.

Vibrazioni, Letizia Cariello – LETIA. Gaggenau Scripta, Milano. Ph. Francesca Piovesan

La mostra dà corpo a un tempo che è ormai passato, ma che, tuttavia, permane tra le maglie relazionali e sociali che abbiamo intrecciato nel nostro vivere. L’arte di Letizia Cariello è un invito a stare attenti, un richiamo a saper ascoltare le vibrazioni, le relazioni, le prossimità che ci guidano e che tracciano il nostro fluire. Se i Gates mostrano le connessioni che generiamo, i Calendari palesano un tempo non lineare, un susseguirsi di giorni che si riversano in ricordi e memorie. Le opere raccontano di attimi trascorsi, di un amore in moto, un amore in divenire, una vibrazione dell’anima che si traduce in simboli e forme. Nell’ambito di Gaggenau Scripta, Vibrazioni con le opere di Letizia Cariello è un canto d’amore che va oltre la ragione, è una vibrazione segreta che abbraccia altri mondi e che si proietta verso brusii dell’anima.

Vibrazioni, Letizia Cariello – LETIA. Gaggenau Scripta, Milano. Ph. Francesca Piovesan

Articoli recenti

  • Mercato

Artissima è stato un sogno ad occhi aperti. Ma che cosa resta al risveglio?

Cala il sipario, a Torino, sulla 31esima edizione, “The Era of Daydreaming”. Ecco che cosa hanno comprato i collezionisti, le…

3 Novembre 2024 21:10
  • Danza

È morto Gennaro Cimmino, coreografo e fondatore del Körper di Napoli

Lutto per il mondo della danza italiana: scompare prematuramente il coreografo Gennaro Cimmino, direttore artistico di Körper, centro di produzione…

3 Novembre 2024 15:48
  • Design

La storia della macchina del caffè, una storia collettiva

Al MUMAC - Museo della macchina per Caffè la storia del prodotto si intreccia a quella del design, del made…

3 Novembre 2024 13:56
  • Arte contemporanea

Rivivere, ridefinire, rimodulare: conversazione con Caroline Ricca Lee

Ad Artissima 2024, la Sala Sospesa accoglie la personale di Caroline Ricca Lee, prodotta da Fondazione OELLE: archiviazione e memoria…

3 Novembre 2024 9:34
  • Mostre

HM, HE, HA: a Vicenza una ridefinizione del soggetto pittorico

In occasione del secondo atto secondo atto della mostra HM, HE, HA - in programma fino al prossimo 11 gennaio…

3 Novembre 2024 0:02
  • Arte contemporanea
  • Mostre

Dal concettuale alla pittura figurativa: Pinacoteca Agnelli omaggia il torinese Salvo

In occasione di Artissima apre al pubblico presso la Pinacoteca Agnelli, una imponente retrospettiva dedicata al lavoro di Salvo, curata…

2 Novembre 2024 16:10