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Erbe e piante spontanee, selvagge, cresciute inaspettatamente nei luoghi di passaggio delle nostre città caotiche, venute alla luce nei punti di cedimento della tossica quotidianità urbana. Perché alla fine la natura trova il modo di adattarsi, in ogni caso. A questa capacità di cambiare e rinascere sotto nuova forma si ispira “Natura Vincit”, mostra di Andrea Chiesi, visitabile fino al 19 settembre nei suggestivi spazi dell’Ex Chiesa di San Paolo e della Sala delle Monache, a Modena, recentemente riaperte dopo i lavori di restauro, sostenuti da Fondazione Modena. Una rinascita che procede a ritmi costanti, anche se invisibile e che per gli uomini che a essa si ispirano assume risvolti spirituali, oltre che fisici. A cura di Fulvio Chimento, la mostra è organizzata da Associazione CerchioStella, in collaborazione con la galleria D406 e Comune di Modena, con il sostegno di Gruppo Hera e il patrocinio di Regione Emilia-Romagna.
Venerdì, 10 settembre, alle 18.30, si terrà la presentazione di “Andrea Chiesi. Natura Vincit”, volume a cura di Andrea Losavio e Galleria D406 disegno contemporaneo, con testi in italiano e inglese di Andrea Bortolamasi, Mario Bertoni, Andrea Chiesi, Fulvio Chimento, Tomaso Tommasi di Vignano, corredato da un ampio apparato fotografico che restituisce le immagini delle opere dell’artista e della mostra, realizzate da Rolando Paolo Guerzoni, Raffaele Cimino, Enrico Valenti, Andrea Nocetti. Per l’occasione sarà proiettato il documentario sulla mostra realizzato da Andrea Nocetti e Giulia Caverni. Alla presentazione interverranno Andrea Bortolamasi, Assessore alla Cultura del Comune di Modena, Bertoni, Chimento e lo stesso Chiesi. Dopo la presentazione, il libro sarà distribuito da Libreria ModoInfoshop, Bologna.
«Negli ultimi anni la pittura di Chiesi si è trasformata, in modo lento ma inesorabile –come il movimento della natura quando è lasciato libero di espandersi», commenta Chimento. «Chiesi sembra attualmente in empatico ascolto del mondo esteriore, qualità forse accentuata dal suo vivere appartato e creativo in un piccolo bosco. La mostra “Natura vincit” è testimone di un cambiamento importante nella pittura di Chiesi: i soggetti rappresentati non sono più esclusivamente fabbriche in decostruzione, ma anche luoghi intimi in cui la forza del tempo agisce lasciando intravedere indizi di una potenziale rinascita. Pur mantenendo la propria cifra stilistica, Chiesi sceglie oggi di misurarsi con una tipologia espositiva che mira a creare una relazione tra le opere in mostra, intese anche come oggetti dotati di forza e di presenza fisica, e la dimensione spaziale dell’ex Chiesa di San Paolo e della Sala delle Monache».
Così, il percorso espositivo pensato da Chiesi e allestito da Saggion-Paganello, sottolinea un’ennesima rinascita, quella degli spazi architettonici, restituiti alla pubblica fruizione per accogliere l’arte. La prima sala presenta dipinti a olio che hanno per soggetto strutture connesse all’archeologia industriale che costellano il territorio italiano: corpi-fabbrica sui quali le categorie di spazio e di tempo hanno esercitato con violenza la propria azione. Nella seconda sala sono esposte opere a inchiostro su carta di grande formato di recente produzione, che raccontano la riappropriazione da parte della natura del proprio ambiente-paesaggio, evidenziando la capacità di sopravvivenza e di rinascita delle specie vegetali anche in condizioni di forte antropizzazione. Nello stesso ambiente, è esposta anche una serie di disegni su carta e taccuini disposti all’interno di tavoli di vetro, nei quali Chiesi costruisce un’affascinante narrazione in progress di Modena, città dove lo stesso artista è nato, nel 1966.