Categorie: Mostre

Lorenzo Bonechi. A Modena, Il codice del sacro

di - 7 Ottobre 2024

Nel corso della storia dell’arte, non c’è stato un artista che non abbia guardato i capolavori dei maestri passati per studiarli e ispirarsi, attratto dalle loro opere o pronti a ripudiarle; e innumerevoli sono i casi di “ripresa degli antichi”, di “ritorno all’ordine”, del “gusto dei primitivi”, tutte etichette associate a stili o artisti delle varie epoche che, in un modo o nell’altro, propongono qualcosa di completamente nuovo, guardando però al passato. Non è da meno Lorenzo Bonechi (1955-1994), nato nelle splendide colline fiorentine di Figline Valdarno, che nel proprio percorso artistico ha trovato nella tradizione disegnativa toscana e nella religiosità delle icone ortodosse i mezzi per esprimere al meglio il suo linguaggio.

Lorenzo Bonechi. Il codice del sacro. Castello Campori di Soliera, Modena. Ph. Lara Conama Mumenthaler

A trent’anni dalla prematura scomparsa di Lorenzo Bonechi, il Castello Campori di Soliera ospita, dunque, una mostra a lui dedicata curata da Antonio Natali, direttore degli Uffizi dal 2006 al 2015, e da Giovanni Bonechi, figlio di Lorenzo e artista, nella quale vengono esposte 30 opere capaci di creare un originale percorso tra le diverse fasi della sua ricerca creativa. Bonechi, nella sua breve, ma intensa carriera, esordì tra le file della Transavanguardia a inizio degli anni ’80 prima di approdare e contribuire attivamente alle proposte dell’Anacronismo e della Pittura Colta, movimenti che si ispiravano a citazioni o al recupero di lezioni del passato, che confluirono nel suo stile unico e che gli permise di essere protagonista di esposizioni in alcune delle maggiori gallerie del mondo. Nel 1994 fu chiamato ad esporre alla Biennale di Venezia, ma purtroppo, a seguito della sua tragica scomparsa, le sue opere vennero esposte solamente postume nel 1995, mentre l’anno successivo il Gabinetto dei Disegni degli Uffizi gli dedicò una personale a testimonianza della sua importanza e del recupero della tradizione artistica fiorentina.

Lorenzo Bonechi. Il codice del sacro. Castello Campori di Soliera, Modena. Ph. Lara Conama Mumenthaler

Come si può vedere al Castello di Soliera, il linguaggio di Lorenzo Bonechi si inserisce nella «nobile tradizione toscana» come suggerisce Antonio Natali. Nei suoi quadri, nelle sue sculture (purtroppo assenti in mostra) e nei disegni (vera essenza dell’arte fiorentina rinascimentale e non solo), Lorenzo Bonechi propone l’arte del Trecento e Quattrocento, oltre alle icone bizantine, in chiave contemporanea. Un territorio, quello toscano, luminoso di artisti e tra i suoi maestri ispiratori troviamo le «radicali novità del Masaccio (ma non alieno dalle cadenze cortesi di Masolino) e nel contempo ai prolungamenti del gotico di maestri senesi come il Sassetta», come suggerisce Antonio Natali, ma anche il Beato Angelico, Piero della Francesca e le icone devozionali bizantini e ortodosse. Tutti questi modelli vengono fusi nell’arte di Bonechi creando un vago sentore di “già visto”, ma che invece è totalmente nuovo. Un percorso, quello della mostra, dove non si vuol solo dimostrare le abilità dell’autore, ma che è un viaggio anche attraverso la sua religiosità intima. Vicino agli insegnamenti di Don Milani, Bonechi nei suoi quaderni scrive che «l’unica cosa importante sia vivere nella ricerca verso […] chi è stato chiamato Cristo; ma il vero nome è il mistero» e questa sua ricerca, desiderio, di conoscere e rappresentare “il mistero” è ben visibile nelle sue opere, specialmente nella grande tela conclusiva, Conversazione, dove tre donne si ergono in un paesaggio silenzioso e silenziosamente interagiscono tra di loro, tant’è che Alberto Natali descrive questo quadro come una «teofania» riprendendo le parole di Giovanni Paolo I quando, in un Angelus del 1978, disse “Dio è anche madre”.

Lorenzo Bonechi. Il codice del sacro. Castello Campori di Soliera, Modena. Ph. Lara Conama Mumenthaler

Lorenzo Bonechi. Il codice del sacro si inserisce nel percorso del Castello dell’Arte, un progetto nato nel 2018 che vede nel Castello Campori di Soliera la sede espositiva per mostre di fotografia e arte contemporanea che diventano «strumenti», come sostiene la sindaca di Soliera Caterina Bagni, «capaci di comprendere meglio il mondo di oggi». Il Castello dell’Arte negli ultimi anni ha portato nella cittadina modenese artisti e opere di altissimo livello, come Arnaldo Pomodoro nel 2020 e Mauro Staccioli l’anno successivo, contribuendo anche ad arricchire il centro storico con imponenti installazioni, tra cui l’Obelisco per Cleopatra di Pomodoro all’ingresso dello stesso Castello.

Lorenzo Bonechi. Il codice del sacro. Castello Campori di Soliera, Modena. Ph. Lara Conama Mumenthaler

Visualizza commenti

Articoli recenti

  • Arte contemporanea
  • Mostre

Torino riscopre il fotografo di moda Norman Parkinson con una grande mostra

Palazzo Barolo immerso in un’atmosfera glamour: la nuova mostra curata da Terence Pepper rende omaggio a Norman Parkinson, icona della…

12 Aprile 2025 13:46
  • Progetti e iniziative

Torino epicentro del dibattito museale: la 57ma Conferenza CIMAM alle OGR

Si terrà dal 28 al 30 novembre 2025 la 57ma edizione della Conferenza Annuale di CIMAM, una delle piattaforme più…

12 Aprile 2025 13:30
  • Mostre

Anatomia di una relazione: una mostra a due voci alla galleria MONTI8 di Roma

La nuova sede della galleria MONTI8 a San Lorenzo, Roma, presenta una mostra di Owen Rival e Aidan Barker-Hill: un…

12 Aprile 2025 11:30
  • Arte contemporanea

Il Gruppo Crack e altre storie dell’arte: intervista a Laura Cherubini

La Galleria Gracis presenta a Milano la mostra dedicata al Gruppo Crack, un progetto totalmente inedito e dalla connotazione storico-critica:…

12 Aprile 2025 9:30
  • Mercato

A table of one’s own. All’asta l’iconico tavolino della villa di Eileen Gray

Nella settimana dedicata al design, Lempertz annuncia la vendita di un lotto speciale. Secondo gli esperti, potrebbe raggiungere € 200.000

12 Aprile 2025 9:03
  • Mostre

Perdere il contatto con la realtà: gli scenari di Tatiana Trouvé a Palazzo Grassi

Venezia, a Palazzo Grassi, la prima monografica in Italia di Tatiana Trouvé mette in scena un paesaggio di sculture e…

12 Aprile 2025 8:30