17 luglio 2023

Memorie future: Piero Cattaneo alla Fondazione Credito Bergamasco

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Pensata per il 2020, la mostra “Memorie future” accompagna, a distanza di tre anni e nell’anno di Bergamo Capitale italiana della Cultura, nell’intimo e nel profondo della poetica dello scultore Piero Cattaneo

Memorie Future. Opere di Piero Cattaneo, 2023, installation view, Ph. Antonio Maniscalco

Nel Palazzo Storico della Fondazione Credito Bergamasco, la mostra Memorie future, curata da Marcella Cattaneo e Angelo Piazzoli e visitabile fino al 30 luglio, celebra e omaggia lo scultore bergamasco Piero Cattaneo, tracciando una contingenza tra passato e presente. 

Dieci sculture in bronzo realizzate tra il 1969 e il 1975 e sette opere polimateriche datate 1975-76 strutturano un percorso che considera e indaga il tempo, passato e nel mentre, rinnovando con delicata raffinatezza la narrazione della percezione umana e del funzionamento della mente e della mano dell’artista. 

Memorie Future. Opere di Piero Cattaneo, 2023, installation view, Ph. Antonio Maniscalco

«Con le mie opere credo di aver dato testimonianza del mio tempo nella mia vita». L’indimenticabile affermazione di Piero Cattaneo ci prende per mano e ci accompagna nel profondo di uno spazio plastico verso il quale, fin dall’inizio degli anni ’60 l’artista si è orientato, adottando un linguaggio che, pur sempre più astratto, si concretizza nel bronzo, che va perpetuandosi in una nuova dimensione, dove la condizione temporale si dà all’infinito nella sua estensione metastorica. 

Gli schizzi su carta, i fragilissimi modelli in plastilina che rivelano tutta la capacità plastica di Cattaneo, il loro calco in gesso in negativo: il processo che l’artista sperimenta e definisce a sua immagine e somiglianza porta alla realizzazione di sculture in fusione unica secondo la tecnica della cera persa. 

Piero Cattaneo, Ricercare da Umanistica, 1967-1968. Bronzo, legno e foglia oro, 115x135x40 cm. Archivio Piero Cattaneo. Photo Maurizio Grisa

Nel salone centrale due opere, rispettivamente a sinistra e a destra, guidano significativamente la mostra. Ricercare da Umanistica, accolta su un fondale ligneo impreziosito dalla presenza del grande cerchio a foglia d’oro, richiama lo sguardo: il movimento a semicerchio del bronzo perdura in un drappo, bronzeo anch’esso, che suggerisce, soavemente, una sinfonia volta a trovare la risposta alle domande essenziali di ogni individuo, ovvero chi siamo e cosa dobbiamo farne della nostra esistenza. Sfidiamo la nostra identità cercando di riconoscere una traccia, un significato, che possa far riaffiorare la memoria e avvicinarla al genio di Piero Cattaneo, straordinario nel costruire una storia sempre nuova accumulando, strato su strato, impressioni, eventi ed episodi che a volte sono fuori sequenza.

Memorie Future. Opere di Piero Cattaneo, 2023, installation view, Ph. Antonio Maniscalco

Di fronte, non per caso, Memoria Opera I Kaisserlian, omaggio a Giorgio Kaisserlian, è un’informale – nel suo significato storico-artistico – gioco di quinte e spazi, di pieni e vuoti. «E tutt’a un tratto il ricordo è apparso davanti a me», scriveva Marcel Proust. Quest’opera, come tutte le altre in mostra – da Pagina aperta (il cui movimento formale viene interrotto, al centro, da una parte aggettante, a spigolo vivo, che crea una narrazione inedita) a Tavola arcana I e II e Colonne a base quadra (dove il perlustrare nel profondo emerge fino a svelare memorie personali e collettive) – nascono da frammenti del passato, combinati progressivamente e prospetticamente, fino a costituire immensi edifici del ricordo. 

Memorie Future. Opere di Piero Cattaneo, 2023, installation view, Ph. Antonio Maniscalco

A essi Piero Cattaneo, negli anni, sovrappone sempre più frammenti meccanici e relitti del mondo industriale, ponendosi come interprete di una memoria extratemporale inconscia e inattesa che viene richiamata involontariamente per essere utilizzata a servizio dell’arte. Interprete è, non casualmente, l’opera che precede il salone storico e congiunge al piano superiore riprendendo la tendenza geometrica propria dell’artista, che ritroviamo anche in Cassa armonica, addolcita da un andamento stondato. Chiudono l’esposizione i gessi incisi e impressi in relazione al colore, ogni volta diverso e scelto per l’intensità tonale, che vanno a ribaltare l’impressione scultorea esaltando, nel contrasto con l’acrilico, l’ambiguità tra pieno e vuoto. 

Memorie future crea una vera e propria fenomenologia secondo il principio che ha sempre guidato Piero Cattaneo di non duplicare, in maniera noiosa e inutile, ciò che i nostri occhi vedono, ma di dare forma al labirinto della mente, in modo del tutto potente e disarmante, attraverso ricordi sepolti. Che cosa è, del resto, la memoria, se non una storia che raccontiamo e come tale modella il mondo che ci circonda.

Memorie Future. Opere di Piero Cattaneo, 2023, installation view, Ph. Antonio Maniscalco

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