Arte, fotografia, moda, design, per esplorare i temi dell’identità e del multiculturalismo, del genere e della memoria, attraverso i linguaggi della creatività contemporanea, dalle Avanguardie del ‘900 alla stretta attualità. Il Comune di Milano ha presentato il programma espositivo del 2025 che, tra mostre e progetti, coinvolgerà tutti i luoghi più simbolici della cultura meneghina, come Palazzo Reale, il PAC, il MUDEC e la Fabbrica del Vapore, ognuno con le proprie specifiche aree di interesse. Spiccano, tra gli eventi più attesi, l’installazione site-specific di Anselm Kiefer nella Sala delle Cariatidi, in apertura a febbraio 2026. Ma anche un’ampia retrospettiva sui Macchiaioli, oltre all’esposizione Metafisica e Metafisiche che esplorerà l’influenza del movimento artistico di Giorgio De Chirico e Alberto Savinio su autori come René Magritte e Salvador Dalí.
«Questo intreccio tra passato e futuro trova una dimensione profondamente milanese nella capacità della città di accogliere e trasformare gli stimoli globali, rendendoli parte integrante della propria identità», ha affermato il Sindaco Giuseppe Sala. «Milano si conferma, ancora una volta, non solo custode di una memoria culturale straordinaria, ma anche laboratorio aperto, dove l’arte diventa terreno di confronto e costruzione collettiva», ha continuato il primo cittadino che, in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi Milano-Cortina 2026, ha anticipato l’apertura di «Una stagione culturale eccezionale, che vedrà anche in Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale la mostra di Anselm Kiefer».
La stagione 2025 si apre con la prima mostra italiana dedicata a George Hoyningen-Huene, maestro della fotografia del XX secolo. Seguiranno una retrospettiva su Felice Casorati e una grande esposizione sull’Art Déco, che farà rivivere le atmosfere dell’Europa del primo dopoguerra. La primavera accoglierà Lo sguardo della Sfinge, dedicata a Leonor Fini, pioniera nel ridefinire i confini di genere e identità attraverso il Surrealismo, e un dialogo contemporaneo con le opere della Collezione Giuseppe Iannaccone, da Nan Goldin a Francesco Vezzoli.
Nico Vascellari presenterà un progetto site-specific ispirato alla storia della Sala delle Cariatidi, intrecciando arte, performance e installazioni. In estate, una retrospettiva celebra il grande fotografo Mario Giacomelli nel centenario della nascita, seguita da mostre su Valerio Berruti e Remo Salvadori, che riflettono sul rapporto tra arte e infanzia, spazio e spiritualità. L’autunno vedrà protagonisti Man Ray – con una mostra che presenterà stampe vintage, negativi, collage e documenti originali dalla collezione di Lucien Treillard, suo assistente e ultimo collaboratore – e Leonora Carrington, con una grande retrospettiva che esplorerà il suo visionario universo creativo, a partire dalla scoperta dell’arte italiana a Firenze, durante l’adolescenza.
Al PAC, una mostra di Shirin Neshat indagherà l’identità e l’esilio. Seguirà in estate la prima mostra antologica del duo di artisti italo-americani Alessandro Codagnone e John Lovett. In autunno, un progetto collettivo di ampio respiro rappresenterà uno spaccato sull’arte e sulla vita nell’India di oggi partendo dal basso, dalle strade, allegoriche e non.
Al MUDEC, Sciamanesimo e Arte Contemporanea esplorerà il mondo dello sciamanesimo, tra rituali ancestrali e attualità, con i reperti della collezione della Fondazione Sergio Poggianella in dialogo con le opere di artisti come Kandinsky, Pollock, Beuys e Marina Abramović.
Il percorso espositivo Travelogue affronterà il tema del viaggio come elemento cardine della storia umana, mentre a chiudere l’itinerario sarà il confronto tra l’arte di Escher e i capolavori della tradizione islamica.
Al termine della mostra Tim Burton’s Labyrinth, che sarà allestita negli spazi della Cattedrale dal 13 dicembre al 9 marzo 2025, Fabbrica del Vapore ospiterà una mostra dedicata a Pietro Consagra. La GAM Galleria d’Arte Moderna renderà omaggio con una mostra a Giuseppe Pellizza da Volpedo, di cui conserva, tra le altre sue opere, il più grande capolavoro, Il Quarto Stato. Infine, i tessuti Galtrucco, le sue vetrine da sogno e i negozi d’autore, saranno i protagonisti dell’esposizione che aprirà al pubblico a metà dicembre 2024 presso l’Ala Nuova a Palazzo Morando – Costume Moda Immagine.
«Con la presentazione di questi 50 progetti espositivi, Milano consolida il proprio ruolo di capitale culturale, capace di raccontare la pluralità delle espressioni artistiche e di essere crocevia per i linguaggi del passato, del presente e del futuro. È un invito rivolto a tutti, cittadini e visitatori, a immergersi in un viaggio che riflette la complessità del nostro tempo», ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi.
Per il programma completo, si può cliccare qui.
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