Regista, scrittore, drammaturgo, artista, Vittorio Pavoncello presenterà le sue opere alla CELLAArtGallery di Santa Margherita Ligure, in occasione di una mostra visitabile dal 25 maggio al 9 giugno 2024. In esposizione, una serie di lavori sviluppato nell’ambito di una ricerca con i linguaggi digitali, iniziata nel 2006 come una sorta di “body art” bi-dimensionale, per la quale un corpo femminile viene inizialmente fotografato e successivamente trasformato in digitale, con la traduzione dello stesso in linguaggio html impresso sulla figura. Nascono così le Virtualizzazioni presentata alla CELLAArtGallery. «Però le Virtualizzazioni, a differenza di alcune esperienze della body art, restituivano e davano al corpo una virtualità e astrazione insite nella fisicità ma che restano invisibili e che vanno aldilà della body art. Mi sembrava come se stessi tirando fuori l’anima tecnologica delle nostre esistenze», afferma l’artista, nato a Roma il 10 giugno 1958.
Fondatore del teatro ebraico Kavvana e dell’ArteEcò (arte ed ecologia), Pavoncello è impegnato nella difesa dei diritti umani e ha scritto Il Nuovo Pianeta, in collaborazione con il compositore Lucio Gregoretti, incentrato sulla pena di morte. Fondatore dell’Arte Hypotetica, che unisce la scienza all’arte, è autore di una pièce teatrale, La scelta di Turing, sul matematico inglese Alan Turing, ambientata in un futuro computerizzato e dove la clonazione umana è di prassi. Inoltre, al Teatro QUBE ha portato Il clima cambia la musica no, con un gruppo di poeti-migranti einserito in un programma di ecologia dell’ONU, mentre con Anna Foa ha rappresentato Cicerone o il Regno della Parola al Teatro India Roma.
Come autore ha pubblicato i romanzi Spam story e Tutte le foto del mondo tranne una, vincitore del primo Premio Internazionale Capalbio 2017, oltre ai saggi Il serpente nel Big bang e Cheese! Un mondo di selfie, Hitler non è mai esistito un memorabile oblio, con di Furio Colombo, e Ultime grida dalla storia, sempre con Colombo. Attualmente è direttore artistico di ECAD e di SpamLife che si occupa di esclusioni sociali e ambientali. Per la Casa Editrice All Around dirige la collana Stati Generali della Memoria.
Tra i vari progetti artistici, La lampada della Pace, scultura per il Santuario Francescano di Greccio (Rieti) per l’Appello di Pace al mondo UNICEF, e Le città invisibili, in omaggio a Italo Calvino. In collaborazione con la Soprintendenza ai beni Culturali dell’Aquila e i Laboratori Nazionali di Fisica del Gran Sasso la mostra di Human Gravitation Project – Squashed.
La fascinazione per la tecnologia ritorna nelle opere in mostra da CELLAArtGallery. Sono passati vent’anni da quei primi lavori e l’interazione tra uomo e macchina è pervasiva, quotidiana e inevitabile. Negli anni ha continuato questa ricerca approfondendola, andando oltre il corpo, rappresentando la nostra realtà: le città che abitiamo, il paesaggio urbano e quello naturale, gli animali. Perché tutto si può virtualizzare e tutto è oramai virtuale davvero: «Il virtuale è come un tatuaggio invisibile che la scienza crea e che l’arte fa apparire», aggiunge l’artista.
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