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Un viaggio radicale nell’ossatura della moda contemporanea, attraversando i concetti di accumulo, consumo, replica e riuso, sul filo di un unico colore non-colore, il bianco, quello della possibilità pura. Con la mostra MONOCHROME, curata da Daniele Perra e visibile in esclusiva sulla exibart digital gallery, Fabio Quaranta, stilista, artista, docente, prosegue il suo più ampio progetto interdisciplinare URANIA, nel quale moda, musica, arte e design si intrecciano, in un «Campionamento di “edizioni”, costellazione di cifre e di sintassi che talvolta prendono forma di collaborazione con artisti e performer, talvolta sono installazione e display, talvolta diventano fashion show», si legge nel testo critico.
MONOCHROME, un nuovo capitolo di URANIA
In MONOCHROME, l’abito va oltre il suo essere prodotto e diventa un vettore discorsivo. La mostra, accompagnata dalle sonorità ipnotiche di Richard Youngs, si sviluppa come un campo visivo e sonoro in cui i capi selezionati da Quaranta emergono da frammenti e ritagli di un archivio vivo, in continua metamorfosi. Al di là di gerarchie storiche o stilistiche, sovvertendo la logica stagionale e binaria del fashion system, la raccolta è stata costruita negli anni, sull’onda di fascinazioni improvvise, attraverso negozi monomarca, mercati, pezzi usati, senza distinzione di valore o provenienza. L’archivio, così, è interpretato come compost, più che come catalogo: una massa fertile e polimorfa da cui germogliano nuove estetiche e narrazioni alternative.
Questo approccio anti-autoritario si traduce in una dichiarazione netta: «The world is full of clothes, more or less interesting. We do not wish to add any more». Dunque, il gesto di Quaranta non è quello del creatore che aggiunge ma del rabdomante che scava nel già-esistente, scompone e riassembla, sovverte e riattiva. La sua pratica sfida apertamente la retorica della “scrittura creativa” della moda, preferendo invece un esercizio di “scrittura non creativa”, in cui i concetti di copia, plagio, campionamento e appropriazione — già storicamente connaturati al sistema moda — vengono assunti come strumenti critici e produttivi.
Con MONOCHROME, edg – exibart digital gallery, piattaforma sviluppata per ospitare progetti d’arte, architettura, design e moda, accoglie una riflessione necessaria sul presente e sul futuro del vestire, elemento massimamente caratterizzante di ogni epoca. In questo senso, la riflessione di Quaranta apre spazi di interrogazione, invitando a considerare la moda non come superficie ma come stratificazione, dispositivo critico, luogo in cui ciò che è stato scartato può tornare a parlare.
La biografia di Fabio Quaranta
Nel 2006, Fabio Quaranta fonda a Roma MOTELSALIERI, negozio multimarca e spazio ibrido contenitore di esperienze. Nel 2010, con l’omonimo marchio, vince il premio per il prêt-à-porter durante il concorso WHO’S ON NEXT? promosso da Altaroma, Vogue Uomo e Pitti Immagine, come miglior collezione Uomo. Dal 2009 cura i progetti musicali come Rome Sunday e Musica da Camera.
È docente all’Università IUAV di Venezia nel Corso Magistrale di Arti Visive e Moda, alla NABA di Roma e Milano e dal 2024 dirige il Master in menswear per l’Accademia di Costume e Moda in collaborazione con Brioni. Nel 2016 trasferisce a Milano il progetto MOTELSALIERI e lo Studio Fabio Quaranta. E infine, a gennaio 2020, in occasione dei dieci anni dalla fondazione del suo marchio, partecipa alle sfilate del calendario uomo della Fashion Week di Milano, promosso dalla Camera Nazionale della Moda Italiana.
Molte sono le attività di collaborazione, con autori e brand quali Nathalie du Pasquier, Miltos Manetas, Fondazione Salvo, Ducati Monroe, Nico Vascellari, Luca Trevisani, Gianni Politi, Emiliano Maggi, Joanne Burke, Jeanette Hayes, Federico Schott, George Henry Longly, Tobias Kaspar, Nicola Pecoraro, NERO, David Tibet, Ben Chasny, Adam Green, Jandek, Carl Craig, Richard Youngs, Enzo Cosimi, Alejandro Jodorowsky, Lanificio Bottoli, Lanificio F.lli Cerruti, Sartoria Tommy & Giulio Caraceni e Sartoria Litrico.