Categorie: Mostre

Nature morte e diari di viaggio, in dialogo alla Galleria Martina Corbetta

di - 28 Settembre 2023

Rapidi ritratti di elementi vegetali, piante in vaso, alberi e arbusti selvatici, come il diario di un viaggio sentimentale che riporta impressioni e ricordi fugaci, emozioni fresche e intatte, visioni alternate di pagine interiori ed esteriori. Così, su questa tenue superficie di incontro, dialogano le opere di Marco La Rocca e Beya Rebaï, in occasione di Flowers and something, la doppia personale a cura di Martina Corbetta e Chiara Pozzi, che inaugurerà il 29 settembre alla Galleria Martina Corbetta a Giussano, in via Milano 98.

Nato a Sapri, nel 1991, La Rocca lavora sul limite della pittura, intesa come un processo di comprensione e rappresentazione dell’esistenza. «Per lui dipingere significa spingere oltre le nozioni di rappresentazione o astrazione e sintonizzare sentimenti ed emozioni. Il suo lavoro desidera tracciare i modi in cui osserva il mondo», spiegano dalla Galleria.  Solitamente lavora su tela con olio e acrilico, spray e aerografo ma anche colori subcristallini su ceramica, materiale a lui caro che gli permette di collaborare con un maestro artigiano molto stimato. Nelle sue opere risuonano i principi ispiratori dei grandi maestri della natura morta, il genere per eccellenza incentrato sul concetto del tempo, da De Pisis e Matisse ai contemporanei, come Tursic & Millet. Il suo metodo si svolge come un rito: ogni mattina, alle 6, nel suo studio al buio, aiutato dalla luce di un proiettore, dipinge mazzi e vasi. Nessun bozzetto, nessun gesto o intenzione precedono il lavoro mattutino, l’artista decide questa condizione come fatto imprevedibile. La quotidianità è composta da incognite e mistero, che generano desiderio di sapere, di conoscenza di sé e dell’altro, inteso come tutto ciò che ci circonda.

Marco La Rocca, Untitled, rose, 2022, Mixed media on canvas, 90x70cm
Marco La Rocca, Untitled (fondo azzurro) Mixed media on canvas cm 105 x 75 cm 2022
Marco La Rocca, Untitled (pianta verde) Mixed media on canvas cm 50 x 70 cm 2022

Beya Rebaï è nata a Parigi, nel 1995, e le sue opere derivano da una ricerca in movimento. I suoi viaggi sono sempre accompagnati da taccuino e pastelli, con i quali disegna tutto ciò che osserva. Scene di vita quotidiana, una donna al bar, un mazzo di fiori, la grazia delle montagne, tutto è un pretesto per disegnare. Idealmente vicina ai modi bidimensionali e alle campiture pure, amate dai post impressionisti Nabis, per Rebaï, la natura e il suo afflato rivestono un ruolo di fondamentale importanza. Le sue opere, realizzate nella limitata palette di pastelli a cera tipica dell’artista, sono una figurazione carica di sfumature personali dei luoghi che la circondano. «Nelle sue opere, cultura e natura collimano e rendono tributo a madre natura come forza vivente, attraverso la quale siamo in grado di connetterci alla grandiosità dell’universo».

Beya Rebai, Senza Titolo 3, 2023, pastelli a olio su carta, 14 x 21 cm
Beya Rebai, Senza Titolo 4, 2023, pastelli a olio su carta, 14 x 21 cm

La mostra sarà visitabile fino al 30 novembre 2023.

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026: ecco le 23 città candidate

Sono 23 le città ad aver inviato la candidatura per Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2026, che godrà di un finanziamento…

4 Agosto 2024 9:26
  • Arte contemporanea

Comfort Zone: la mostra di Stefania Vichi per andare oltre la gabbia

Stefania Vichi è la protagonista della 53ma edizione di Forme nel Verde, rassegna di arte contemporanea di San Quirico d’Orcia…

4 Agosto 2024 9:00
  • Progetti e iniziative

A tu per tu con Massimiliano Rosa: una rete dei parchi d’arte trentini è possibile?

Lo scorso 21 luglio, in occasione di Ledro Land Art Festival, i rappresentanti dei parchi d'arte trentini, dei Bim, dell'APT…

4 Agosto 2024 0:02
  • Viaggi

Viaggi straordinari. Giulia Pompilj in Perù

Nella rubrica Viaggi Straordinari di exibart gli artisti raccontano esperienze fuori dal comune che li hanno portati a riflettere in…

3 Agosto 2024 15:00
  • Libri ed editoria

Un libro al giorno. Che emozione! Che emozione? di Georges Didi Huberman

Vi è mai capitato di piangere in pubblico? E, se sì, che effetto vi ha fatto? Non c’è dubbio che…

3 Agosto 2024 15:00
  • Fotografia

Other Identity #123, altre forme di identità culturali e pubbliche: Erik Kessels

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

3 Agosto 2024 13:00