ÂŤEntering a house should be like the sensation of entering a mouth which will close behind youÂť, Eileen Gray. Occorre considerare lâintervento di Lola Schnabel presentato da Musegallery a Nomad St Moritz nella sua totalitĂ . Niente è accidentale in questo suo interno. A partire dalla serie di lavori su carta, volutamente ridotta nel numero e nelle dimensioni. Due ritratti di AndrĂŠe Putman ed Eileen Gray tracciano il perimetro di una piccola mostra di rara intensitĂ , quasi fossero i punti periferici sulla pianta espansa della sua morfosi immaginaria. La soggettivitĂ dellâartista è il punto di ancoraggio, in un mondo fluttuante che ricorda quello liquido e sensuale dellâUkyio-e giapponese. Un distillato di rituali magici interamente dedicato alla costruzione di presenze spirituali intemporali e proteiformi.
Her Voice riporta inconsciamente al colore unico di AndrĂŠe Putman, attraverso lâimmaterialitĂ evocata dal ricordo della sua voce. Sullo sfondo, il sofisticato pattern bianco e nero dei suoi carreaux e altri piccoli elementi di design che affiorano come gli oggetti delle vanitas, carichi di significati psicologici. In Study of Lady Gray, Lola Schnabel opera nel ritratto un passaggio alchemico cruciale, organizzando una splendida quadreria, intorno alla figura di Eileen Gray. La pittura quasi segreta della designer negli anni â30 fu una profezia sugli esiti di tanta arte astratta a venire.
Per Lola Schnabel è il subconscio espanso della sua pittura, la materia prima su cui intervenire con risonanze armoniche che affiorano costantemente. Interior (2020) è un lavoro dalle suggestioni picabiane, nel quale il torso di donna riecheggia il provocatorio softcore dellâartista Dada franco-cubano, completato con sovrapposizioni cromatiche e da un viatico tipico dei diagrammi esoterici. A map for a magic lamp ruota attorno alla presenza scultorea di un oggetto misterioso, ha la profonditĂ dei feticci ancestrali e ne rievoca la sensualitĂ nel delicato passaggio al pantheon surrealista. Pisolino è un bellissimo sogno dai colori pastello e introduce nellâuniverso di Lola Schnabel un delicato omaggio alla testa reclinata di Brancusi, in una versione eterea e femminile. Sintesi di sinergie introspettive si manifestano in The Miracle, dove lâunicitĂ compositiva attiva lâenergia di una campitura bianca, contenuta in unâazione di fluidi comunicanti. Ă la persistenza retinica di un lampadario della sua infanzia.
Lavori eloquenti nei quali la definizione di senso lascia apparire il design come elemento in filigrana. Come in Spirit Theater o Heroic Fantasy, le reminiscenze di una pioniera del contemporaneo come Sophie Taeuber Arp reinserita in un dialogo con il contemporaneo. Con i suoi magnifici acquarelli, Lola Schnabel entra deliberatamente in conversazione con elementi piĂš strutturati. Decontracted è il tavolo disegnato dalla madre, Jacqueline Schnabel, che può essere pensato come una scultura, mentre alcune campiture autoriali che ha tracciato sulle lampade dellâAtelier Biagetti, lasciano che lâenergia della sua pittura definiscano uno spazio totale saturo di personalissima sensibilitĂ .
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