Ding Guanpeng (active 1726–1770) A Night Banquet at the Peach and Plum Garden Qing dynasty (1644–1911) Handscroll, ink and colour on paper, The Palace Museum, © The Palace Museum
Art Basel Hong Kong non è solo una fiera: è il cuore pulsante di una città che, per l’occasione, si trasforma in un vero e proprio museo a cielo aperto. Un crocevia culturale dove gallerie, spazi indipendenti e musei propongono il meglio dell’arte internazionale, creando un dialogo tra oriente e occidente. Dopo il nostro giro in fiera all’apertura, le mostre in gallerie da non perdere e un focus sulla sezione Film, ecco tre musei da visitare nei giorni della super fiera.
Hong Kong Jockey Club: Picasso for Asia – A Conversation al museo M+ è la più grande mostra dedicata a Pablo Picasso mai realizzata in Asia negli ultimi decenni. L’esposizione riunisce oltre 60 capolavori provenienti dal Musée National Picasso-Paris, affiancandoli a circa 130 opere di artisti asiatici e della diaspora, tra cui Isamu Noguchi, Luis Chan e Haegue Yang, creando un dialogo interculturale e intergenerazionale. Curata da Doryun Chong, Direttore Artistico e Chief Curator di M+, e François Dareau, ricercatore al Musée National Picasso-Paris, con il supporto di Hester Chan, la mostra esplora l’opera di Picasso del XX secolo in relazione agli artisti asiatici contemporanei e della diaspora.
L’esposizione si articola attorno a quattro archetipi che definiscono l’artista spagnolo e il suo impatto sulla cultura visiva globale: il genio, l’outsider, il mago e l’apprendista. Questi temi, che strutturano le sezioni della mostra, offrono uno spunto di riflessione sull’influenza di Picasso e sulle molteplici risposte degli artisti contemporanei alla sua eredità. Secondo il curatore Chong, Hong Kong Jockey Club: Picasso for Asia – A Conversation analizza la duratura influenza di Picasso, il cui lavoro continua ad affascinare il pubblico a più di cinquant’anni dalla sua morte. La mostra non solo mette in luce la rilevanza del suo contributo artistico, ma propone anche un dialogo critico che attraversa confini geografici e culturali, riconsiderando il suo impatto in contesti lontani da quelli in cui ha vissuto e operato.
Oggi, qualsiasi esposizione dedicata a Picasso non può ignorare gli aspetti controversi della sua biografia. L’artista è stato accusato di abusi sulle sue muse e aveva 45 anni quando incontrò Marie-Thérèse Walter, allora diciassettenne. Chong sottolinea l’importanza di riconoscere questi aspetti problematici, soprattutto nel rapporto con le donne, che furono protagoniste della sua opera. Fino al 13 luglio.
Oltre 110 preziosi manufatti sono stati selezionati con cura per esplorare l’evoluzione dei recipienti alimentari, delle pratiche culinarie e delle loro tradizioni, offrendo un quadro completo della ricca cultura gastronomica e dello stile di vita dell’antica Cina. È ciò che ospitano il Museo del Palazzo di Hong Kong (HKPM) e il Museo del Palazzo di Pechino con A Movable Feast: The Culture of Food and Drink in China, uno degli eventi di punta di Art March Hong Kong 2025. Secondo Wang Yuegong, vicedirettore del Museo del Palazzo di Pechino, A Movable Feast è un’esposizione che racconta 5000 anni di storia culinaria cinese al pubblico globale. Una mostra che raccoglie una straordinaria selezione di manufatti, dai massicci bronzi cerimoniali del periodo pre-Qin ai raffinati set da picnic della dinastia Qing. Questi oggetti testimoniano l’integrazione armoniosa tra prospettive antiche e moderne, oltre a rivelare la ricchezza degli scambi culturali che hanno caratterizzato la civiltà cinese nel tempo.
Nella Città Proibita, l’imperatore, costantemente impegnato nei suoi doveri, consumava i pasti in luoghi diversi. Quando arrivava l’ora di mangiare, la cucina imperiale faceva recapitare al sovrano cibo e stoviglie ovunque si trovasse. Ispirandosi a questa pratica, la mostra esplora il tema del “movimento” del cibo e degli oggetti legati alla sua preparazione e consumo, radicato profondamente nella storia, nella cultura e nelle tradizioni cinesi. Le sezioni dell’esposizione sono quattro: Crossing from Life to Death, Crossing Cultures, Crossing Mountains and Lakes e Crossing Time, ognuna delle quali analizza il modo in cui il cibo e i suoi utensili si spostano attraverso spazi spirituali, culturali, geografici e temporali.
La prima sezione, Crossing from Life to Death – Feeding the Spirits, esplora il ruolo del cibo nei rituali funerari e religiosi. La seconda Crossing Cultures – Nomadic Eating Practices, racconta l’incontro tra le tradizioni culinarie cinesi e le influenze dell’Asia centrale e occidentale. La terza, Crossing Mountains and Lakes – Packing the Perfect Picnic, mette in luce la mobilità del cibo nei diversi paesaggi, attraverso opere d’arte e set da picnic delle dinastie Ming e Qing. Nel corso della storia, le escursioni e i banchetti all’aperto sono stati una fonte d’ispirazione per numerose opere calligrafiche, pittoriche e artistiche. Tra i pezzi esposti, spicca il dipinto A Night Banquet at the Peach and Plum Garden del pittore di corte Qing Ding Guanpeng (attivo tra il 1726 e il 1770), che raffigura il celebre poeta Tang Li Bai (701–762) e i suoi cugini intenti a festeggiare in un giardino fiorito di peschi. Infine, la sezione Crossing Time collega passato e presente attraverso installazioni multimediali interattive, invitando i visitatori a riflettere sul legame tra il patrimonio culinario tradizionale e le abitudini alimentari contemporanee in Cina. Fino al 18 giugno.
The Hong Kong Jockey Club Series: Cézanne and Renoir Looking at the World — Masterpieces from the Musée de l’Orangerie and the Musée d’Orsay: ovvero la mostra all’Hong Kong Museum of Art che celebra due grandi maestri della pittura francese, Paul Cézanne e Pierre-Auguste Renoir, attraverso un percorso che ripercorre la loro carriera dagli anni Settanta dell’Ottocento fino alla loro scomparsa. L’esposizione riunisce 52 capolavori provenienti dal Musée de l’Orangerie e dal Musée d’Orsay, molti dei quali originariamente acquisiti dal mercante d’arte Paul Guillaume e successivamente dalla moglie Domenica.
Cézanne e Renoir, pur appartenendo allo stesso movimento impressionista, hanno seguito percorsi artistici distinti: Cézanne con il suo rigore geometrico, volto alla costruzione solida delle forme, e Renoir con la sua ricerca di armonie delicate, caratterizzate da pennellate morbide e luminose. Le opere principali della mostra includono “Apples and Biscuits”, “Still Life with Soup Tureen” e “Landscape with Red Roof (The Pine at l’Estaque)” di Cézanne, e “Claude Renoir in Clown Costume”, “Nude in a Landscape” e “Bouquet in a Theatre Box” di Renoir. La mostra presenta anche due opere di grande valore, “Large Still Life” e “Large Nude with Drapery”, di Pablo Picasso, per dimostrare come l’innovazione dei due Impressionisti abbia ispirato la generazione successiva di grandi maestri. Si tratta di una mostra itinerante, già ospitata al Palazzo Reale di Milano e alla Fondation Gianadda di Martigny, in Svizzera, e ora all’Hong Kong Museum of Art fino al 7 maggio 2025. In seguito, proseguirà il suo viaggio al Mitsubishi Ichigokan Museum di Tokyo e successivamente al Seoul Art Center.
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