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Il Museo della Seta di Como, istituzione storica dedicata alla promozione e alla valorizzazione della tradizione tessile della città, ospita la mostra personale di Mimmo Totaro, uno dei pionieri italiani della fiber e textile art. La mostra, intitolata La Dimensione Nascosta – Oltre la Forma e curata dal critico d’arte Luigi Cavadini, sarà aperta al pubblico dal 30 novembre 2024 al 31 gennaio 2025 e propone un’immersione nella carriera di Totaro, presentando una selezione di opere che esplorano la forza comunicativa e l’evoluzione di un medium antichissimo, riscoperto in epoca contemporanea per le sue potenzialità espressive e multisensoriali.
Totaro, con oltre tre decenni di esperienza e una presenza internazionale che ha raggiunto anche l’Oriente, come nella recente Biennale della Fiber Art presso lo Yunnan Museum in Cina, è noto per la sua capacità di amalgamare arte, architettura e design in un dialogo con lo spazio. A Como, luogo in cui il tessuto e il filato sono sinonimi di identità culturale, Totaro espone 33 opere che raccontano la sua evoluzione artistica, dai disegni a china agli interventi scultorei, dalle incisioni su plexiglass alle composizioni in filo spinato. Il percorso espositivo è pensato per coinvolgere lo spettatore in un’esperienza di scoperta e riscoperta, toccando la sensibilità attraverso l’uso di materiali tattili e di composizioni aeree.
Fiber Art: un linguaggio antico e universale
La fiber art, che nasce dall’intreccio di tecniche tessili tradizionali con linguaggi contemporanei, è una forma d’arte che affonda le radici in epoche lontane, unendo mondi apparentemente distanti – dall’artigianato alle avanguardie del Novecento. L’arte del filato e della fibra ha vissuto negli ultimi decenni un nuovo rinascimento, in cui artisti come Totaro hanno riscoperto questo medium come un mezzo per creare opere tridimensionali che oscillano tra scultura e installazione. La mostra al Museo della Seta di Como, centro nevralgico della storia tessile italiana, celebra questa riscoperta, offrendo uno spaccato su un’arte capace di parlare al presente con un linguaggio universale e accessibile.
Oltre la superficie: la mostra di Totaro al Museo della Seta
La Dimensione Nascosta – Oltre la Forma presenta una selezione delle tappe più significative del percorso artistico di Totaro. Dieci opere storiche, realizzate tra il 1969 e il 2020, mostrano l’evoluzione della sua tecnica, che intreccia materiali insoliti come filo spinato, tempera e chiodi con supporti in multistrato. Completano la mostra dieci opere recenti e quattro realizzate specificamente per visitatori non vedenti, a sottolineare l’importanza dell’accessibilità e dell’interazione multisensoriale. Alcuni dei lavori più piccoli ricordano invece Miniartextil, storica rassegna internazionale di arte tessile fondata da Totaro insieme a Nazzarena Bortolaso, che ha contribuito a dare un impulso decisivo alla fiber art in Italia.
Al centro dell’indagine artistica di Totaro si trova una riflessione sulla prossemica, ovvero lo studio dell’interazione tra spazio e corpo, che qui si trasforma in una ricerca sul dialogo tra l’opera e lo spettatore. Il titolo stesso della mostra, ispirato alla celebre citazione di Antoine de Saint-Exupéry, “L’essenziale è invisibile agli occhi”, allude a questa “dimensione nascosta” che sfugge all’occhio superficiale, invitando il pubblico a guardare oltre la materia per scoprire strati di significato più profondi.
Accessibilità e inclusività: un museo aperto a tutti
Nel segno dell’inclusività, il Museo della Seta ha previsto pannelli in braille e opere tattili, rendendo l’esperienza accessibile anche ai visitatori non vedenti. Questa scelta è in linea con l’impegno del museo, che grazie ai fondi PNRR-NextGenerationEU ha rimosso barriere fisiche e cognitive, trasformandosi in un luogo aperto a una fruizione ampia e immersiva.
A corredo della mostra, il Museo della Seta organizza conferenze, laboratori e incontri con professionisti del settore per discutere il ruolo della fiber art nel panorama artistico attuale. Questo programma di eventi vuole coinvolgere un pubblico eterogeneo e stimolare un dibattito su arte, cultura e inclusione, facendo emergere la fiber art come un terreno fertile di espressione e riflessione.