Due tecniche a confronto, spiega Monia Malinpensa, direttrice Galleria d’Arte Malinpensa by La Telaccia e curatrice della mostra Oltre la materia, con Daniela Rosso-Prin e Marco Palma.
«Attenta osservatrice l’artista Daniela Rosso Prin – presenta Malinpensa – interpreta la scena paesaggistica con una forte carica emozionale e con una magistrale stesura dell’olio su tavola tanto da mettere in evidenza una vibrante e una personale interpretativa mai fine a se stessa. Le sue opere, intrise di mirabili effetti chiaroscurali, di notevole spessore cromatico e di dinamismo del tratto segnico evidenziano una pittura altamente comunicativa in cui la resa formale vive in perfetta simbiosi con l’atmosfera poetica. L’artista Daniela Rosso Prin, che affronta il tema naturalistico con validità tecnica e con consapevole manualità, regala ai soggetti vigorosi accenti cromatici determinanti nel suo percorso che conferisce una personalità e originalità unica. E’ un’arte che si avvale di emozioni e di sentimenti puri dove il fruitore non potrà fare altro che ammirare una natura assolutamente ricca di comunicativa che prende vita e che ci travolge appieno sia di sensazioni che di valori contenutistici- umani ambientali».
«Gli accostamenti dei materiali industriali di scarto con gli elementi pittorici investono la superficie della tela di Marco Palma con forme animate dal movimento gestuale e dalla linearità delle figure geometriche. L’artista – prosegue Malinpensa – valorizza le sue opere con effetto plastico spaziale assoluto in cui si riflettono contenuti profondi e una libertà di invenzione in continua esecuzione. La sua pitto-scultura, di notevole e particolare elaborazione materica, diviene mezzo per trasmettere all’osservatore messaggi di vera evoluzione e trasformazione della materia. Nel suo iter si raddoppia la forza creativa con l’uso del led, effetti luminosi penetrano in una dimensione di gioco della luce suggestiva in cui l’equilibrio del collage misto su tela alimenta un’arte senza limiti. L’artista Marco Palma. capace di recuperare materiali non più in uso per realizzare le sue opere, riesce ad interpretare con pieno personalismo un impianto compositivo rigoroso».
