15 luglio 2024

Pa(E)(S)Saggi: cinque artiste al Palazzo delle Esposizioni di Lucca

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Al Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca, una mostra di cinque artiste incentrata sul tema del paesaggio

Pa(E)(S)Saggi, veduta della mostra, Lucca

Le varie sfumature del paesaggio, come luogo da attraversare ma anche come spazio interiore: al Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca, sarà visitabile fino al 28 luglio Pa(E)(S)Saggi, la collettiva a cura di Alessandra Trabucchi, che raccoglie le opere di Carla Fusi, Viviana Natalini, Emy Petrini, Arianna Picerni e Cristina Sammarco. Una collettiva tutta al femminile, che vede cinque artiste la cui ricerca è incentrata sul tempo e sul paesaggio.

Al Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca, una mostra di cinque artiste incentrata sul tema del paesaggio
Al Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca, una mostra di cinque artiste incentrata sul tema del paesaggio

«Una collettiva di grande interesse – commenta Andrea Palestini, presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca – uno spaccato sull’arte contemporanea al femminile. Le opere delle cinque artiste sono accomunate da uno sguardo lucido e originale sul tempo e sul paesaggio, visto come un momento anche di passaggio: attraverso il cambiamento da un ambiente (geografico e non) ad un altro, da un essere vivente all’altro, dando vita ad una narrazione espositiva a più voci».

Al Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca, una mostra di cinque artiste incentrata sul tema del paesaggio
Al Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca, una mostra di cinque artiste incentrata sul tema del paesaggio

Attraverso le opere esposte, la mostra restituisce l’ampia varietà di esiti del processo creativo: si va dall collage con carta vetrata di Sammarco, all’uso dei materiali vegetali in Petrini, dalla scultura in ceramica di Natalini, fino alla pittura di Picerni e all’incisione di Fusi. «Si realizza così un percorso sensoriale e dinamico, affiancato da momenti di riflessione, sullo stato dell’arte oggi, letto dal punto di vista delle artiste».

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