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Nella mela, frutto del peccato, si rinviene in realtà l’atto originale. Per “Incipit-Atto originale”, la sua nuova personale alla Shazar Gallery di Napoli, Paola Risoli, partendo dalla scelta della conoscenza, riflette sul significato del gesto primordiale. Sull’appropriazione dell’inaccessibile, sull’origine del pregiudizio. L’artista di Ivrea ha sviluppato un nuovo progetto che è l’Incipit – nome del trittico fotografico che apre il percorso espositivo – del più articolato lavoro I choose knowledge iniziato nel 2014.
Tra video, fotografie, sculture e installazioni site specific, si snoda una meditazione su ciò che è stato il cibarsi del frutto proibito. Quale valenza ha avuto quell’azione, quale è stata la sua conseguenza sui partecipanti a quel ratto? Noi conosciamo bene ciò che ha voluto dire, o almeno crediamo: la fatica, l’angoscia, la sottomissione.
Lo è stato per l’uomo e soprattutto per la donna. La maledizione della vita mortale, il sacrificio del vissuto, la traballante serenità, l’instabile felicità. La vita poteva essere lineare e infinita, invece si è tramuta in supplizio, in un dramma esistenziale. L’uomo ha dovuto faticare e sudare, la donna ha dovuto soffrire e pentirsi.
Se si riflette su come la posizione di svantaggio per la donna sia ancora evidente e se si pensa a come sia stata sempre svantaggiata da una parola, possiamo capire come sia fondamentale la prospettiva da cui si valutano le cose e come sia essenziale per legittimare o delegittimare un’azione. La storia diventa beffarda, quando ti rendi conto che una parola può avere un peso ben preciso nell’identificare un’azione: peccato.
Ma in realtà qual è la parola più appropriata per tutto ciò? Qual è la reale identificazione del processo che ha visto la genitrice primordiale dare vita al seguito della sua progenie? Paola Rispoli riscrive il concetto: atto.
L’atto originario, quello che sposta il significato da un’azione peccaminosa a una universalmente libera.
L’artista purifica quel gesto attraverso la ripetizione materiale dell’avvenimento. Una suora, una donna afferra la mela, la morde, la mastica, l’assorbe. Da questo momento, la prospettiva, il punto di vista cambia e la ribellione diventa presa di coscienza, consapevolezza della conoscenza.
Da qui in poi inizia il cammino delle scelte, dell’autodeterminazione, della diversità, che Risoli descrive come tragitto. Contact, infatti, è il passo nudo e deciso che muove da via San Biagio dei librai – 112, dove dimorò Gianbattista Vico, fino alla galleria; ricalcando le infinite orme che l’hanno solcato, gravo della propria scelta.
Fabio Avella
Mostra visitata il 16 novembre
Dal 16 novembre al 23 dicembre 2019
Paola Risoli, Atto originale
Shazar Gallery
Via Pasquale Scura 8 – 80134 Napoli
Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 14.30 alle 19.30
Info: info@shazargallery.com