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Dopo la mostra del 2016 alla Reggia di Caserta, Paolo Bini ritorna nella città campana, nella Galleria Nicola Pedana, con una mostra personale dal titolo “Luce”, un progetto site-specific realizzato appositamente per gli spazi della galleria.
Le opere in mostra sono state create dopo aver svolto un progetto di ricerca presso l’ISCP – International Studio & Curatorial Program di New York, nella primavera del 2019. Una sua opera performativa appartenente al nuovo filone di ricerca, dal titolo Trovo luce, è stata presentata a New York durante una live-performance. Il contatto con la metropoli americana ha consentito all’artista l’inserimento di nuovi elementi nella sua ricerca pittorica, aggiungendo accenni e lacerti di colore quasi monocromatici. La mostra è stata pensata come un’unica opera-ambiente, tra pittura e oleografia, interventi direttamente su muro ed elementi tridimensionali come la struttura che si erge sino al soffitto di un anonimo e ipotetico “grattacielo”, che occupa e rende più esteso lo spazio della galleria.
Quelle di Bini sono opere che vivono di luce, in grado di modificarsi a seconda dell’inclinazione e del punto di vista prescelto. Una luce che nasce per attrito dalla penombra per divenire elemento evocativo e catalizzatore di una nuova visione.
Ricordano tanto i muri grigi di cemento armato del paesaggio newyorchese, muri della grande metropoli visti come costrizioni che tuttavia fanno intravedere spiragli di vita, lacerti di luce intensa e variabile che si estendono verso di noi. Muri che cercano di racchiudere i pensieri nascosti degli uomini, violati improvvisamente da lingue e frammenti di luce che inondano di colpo lo spazio concreto della pittura. Una luce provvisoria, cangiante, riflessiva, che si diffonde prepotente come presenza insolita e oscura, a svelare l’enigma dell’esserci.
Più che opere astratte si potrebbero considerare come paesaggi emozionali, suggeriti dalla monotona solitudine del vivere, con una pittura decisamente evocativa alla ricerca di un rapporto spaziale e partecipativo. Un elogio alla riflessione, destinata a consumarsi nel travaglio e nella mutevolezza della percezione, tra riflessi improvvisi, vibrazioni e assorbimenti della materia. Si direbbe, “Luoghi inoggettivi del sé”, con insoliti paesaggi della memoria frammentati e ridotti in fasce orizzontali e poi condensati nell’apparente e improvvisa provvisorietà notturna. Nel silenzio oltre il muro e verso la luce, in cui i due sistemi interferenti e contrapposti per attrito interagiscono oltre il limite, tra presenza e apparizione, l’artista ci consegna una weltanschauung convincente e originale.
Sandro Bongiani
mostra visitata il 10 gennaio 2020
Dal 15 dicembre al 22 febbraio 2020
Paolo Bini, Luce
Galleria Nicola Pedana
Piazza Matteotti, 60 – 81100, Caserta
Info: 0823 322638