Giocare e sfidare possono sembrare termini lontani, possibilmente in contrapposizione, ma nel gioco è presente una sfida positiva e di valore, che non richiede necessariamente un vincitore, ma che spinge a raggiungere obiettivi o a superare i limiti. Nell’arte sia il gioco che la sfida sono elementi importanti e da sempre hanno contribuito ad affrontare tematiche di notevole pregio, non svilendole, bensì rendendole più accessibili, più vicine non solo a chi le osserva, ma all’artista stesso.
La mostra “RAUMBILDER // FRONTIERA” a cura del Verein Düsseldorf – Palermo e.V, all’interno dell’Haus der Kunst dei Cantieri Culturali della Zisa di Palermo, rispecchia perfettamente quel senso positivo di sfida che si dirige oltre i confini, ma non territoriali o fisici, bensì dell’arte stessa, generando un dialogo ininterrotto fra mezzi e approcci diversi che rivela la possibilità di abbattimento dei confini linguistici, che nel tempo hanno frammentato l’arte in categorie simili ai reparti del supermercato. Una mostra coraggiosa che manifesta tutta la sua forza in un allestimento che circonda e che cambia da una prospettiva all’altra. Cornici si aprono nel vuoto e uniscono prospettivamente al loro interno opere bidimensionali e tridimensionali, sculture, dipinti, fotografie e installazioni che vivono su piani diversi e che si appropriano del loro stesso contenitore in modo libero e privo di pregiudizi estetici, giocando con volumi, materiali e significati. La percezione è di ritrovarsi all’interno di un’unica grande installazione fissa, ma mutevole, dove il movimento al suo interno la cambia, la rinnova e la riporta nuovamente all’origine, senza avere mai punti di riferimento, senza sapere di chi sia un’opera o l’altra.
Le dieci artiste (Tine Bay Lührssen, Nina Brauhauser, Blanca Matías, María Álcazar, Marta Colombo, Carola Eggeling, Serena Fanara, Carla Altea Guida, Rossella Palazzolo e Francesca Polizzi) provenienti da Germania, Spagna e Italia, confrontano all’interno dello spazio i loro diversi linguaggi artistici con totale disinvoltura, sotto forma di quel gioco sano attraverso il quale si possono avvicinare temi come la caducità del tempo, la fragilità del corpo, l’ossessione per la ripetizione e la ripresa di antiche pratiche con le quali proporre nuove forme e nuovi approcci all’arte.
L’Haus der Kunst con “RAUMBILDER // FRONTIERA” diventa il luogo ideale dove testare i metodi con cui sfidare i limiti dell’arte e abbatterne le categorie appartenenti al passato, confermandosi ancora una coordinata importante per l’arte contemporanea, dalle vedute ampissime e decisamente inserita nei flussi creativi più attuali.
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