A Milano, negli spazi della WIZARD GALLERY è aperta al pubblici la mostra personale dell’artista cubano Raúl Cordero “Reality is the New Spam” (fino al 26 novembre). «Questo progetto – ha spiegato la galleria – presenta una serie di sette dipinti e due opere digitali. Sebbene i dipinti mostrano individualmente riferimenti specifici e frasi e simboli a sé stanti, i dipinti presentano collettivamente uno studio della manifestazione visiva del linguaggio. Le immagini sfocate sovrapposte a testi e segni in caratteri complicati richiedono agli spettatori di impegnare entrambi i lati del cervello. Invece di limitarsi a guardare l’arte, lo spettatore deve “leggere” l’arte».
«Circa due decenni fa, – ha proseguito – un’utopica imitazione virtuale del mondo ha iniziato a essere creata da visionari del computer e in seguito vi hanno contribuito quasi tutti gli esseri umani del pianeta. Ad oggi, quello che sembrava uno scherzo del computer è diventato uno strato digitale che si sovrappone a tutto, dimostrandosi molto accurato, attraente ed efficiente al punto da modificare la vita e risolvere i nostri problemi quotidiani.
Probabilmente non saremo più in grado di vivere senza l’aiuto di questo strato digitale. Oggi viviamo assistiti da dispositivi personali intelligenti che portiamo in tasca e passiamo più tempo a parlare con i robot che con gli altri esseri umani. Questi robot ci costringono continuamente a dimostrare che siamo umani e noi rispondiamo per il progresso della navigazione digitale e quindi la navigazione della vita stessa. Interagire solo con la realtà non ci porterebbe molto lontano oggi, almeno per quanto riguarda gli elevati standard di efficienza della società delle prestazioni che abbiamo creato».
«REALITY IS THE NEW SPAM è una serie di opere sia fisiche che digitali che si divertono a passare dal reale al virtuale. Il versatile in armonia con il rigido. Noi stessi contro i nostri avatar sociali. Le localizzazioni satellitari che si sovrappongono ai paesaggi. La sfocatura accanto al “bordo duro”. Un’immagine realistica contro un campo vettoriale. L’innato che tocca l’artificiale. L’intelligenza contro l’intelligenza artificiale. In qualche modo, una rappresentazione meditativa del nostro presente».
«Raúl Cordero è nato a L’Avana, Cuba, e si è formato presso l’Academia San Alejandro (L’Avana), l’Instituto Superior de Diseño (L’Avana) e la Rijksakademie Van Beeldende Kunsten (Amsterdam, Paesi Bassi). Essendo originario di Cuba, i critici d’arte e gli spettatori si aspettano che le opere di Raúl Cordero siano impregnate di politica rivoluzionaria. Invece, Raúl Cordero indaga le lotte universali del mondo post-tecnologico. È notevole la capacità delle opere di Cordero di entrare in relazione con l’osservatore e forse per questo le ritroviamo in collezioni pubbliche di tutto il mondo, come il Musée National d’Art Moderne Centre Pompidou (Parigi, Francia), il Los Angeles County Museum of Art (California, Stati Uniti d’America), El Museo Nacional de Bellas Artes (L’Avana, Cuba) e lo Stedelijk Museum voor Actuele Kunst (Gand, Belgio)».
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