Città di Castello, città natale dell’artista Nuvolo, al secolo Giorgio Ascani (1926 – 2008), presenta nuove iniziative sul pittore grazie all’attività dell’Associazione Archivio Nuvolo, istituita dalla famiglia, dalla quale abbiamo appreso che l’Archivio è stato recentemente riconosciuto di particolare interesse storico dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica per l’Umbria e le Marche. Alla Pinacoteca comunale di Città di Castello, dove sono già visibili 15 opere donate dalla famiglia del pittore, dal 10 gennaio al 3 aprile 2020 viene presentata la mostra “Nuvolo for Kids”, organizzata dall’Archivio, con circa 50 opere, alcune mai esposte prima, che rappresentano il percorso di Nuvolo dal 1950 al 2005. Di particolare interesse, anche relativamente alla precocità della ricerca, sono le Serotipie del 1968 (nitrocellulosa su pvc trasparente), illuminate dal retro.
Collegato all’esposizione è il progetto didattico dallo stesso titolo, proposto gratuitamente alle scuole elementari dell’Alto Tevere (classi I, II, III) dal 10 gennaio al 3 aprile 2020. Dal 3 marzo al 3 aprile, nel periodo di fine laboratorio, saranno esposte le opere realizzate dai bambini. Secondo alcuni studi pedagogici, i bambini fino a otto anni non sono condizionati da ciò che li circonda; la loro età consente una comunicazione senza filtri né vincoli. Conservano una purezza espressiva che solo il tempo offuscherà. Per questo il progetto incentrato sull’arte di Nuvolo è rivolto proprio a loro.
Il legame tra Nuvolo e la scuola è stretto. L’artista tifernate, diventato professore prima nei licei artistici, poi docente e direttore dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, incoraggiò sempre la creatività. Affermava che non si potessero formare gli artisti né insegnare loro a controllare l’espressività pittorica. L’unico servizio che il professore poteva rendere era fornire indicazioni – qualora richieste – sull’uso e sulla reperibilità dei materiali da usare per esaltare l’opera.
Il soprannome Nuvolo nacque nel 1944, quando Giorgio partecipò come partigiano alla Resistenza nella Brigata Proletaria d’Urto “San Faustino”. Per l’imprevedibilità e il silenzio con cui appariva e scompariva tra le colline umbre gli venne dato questo nomignolo, che lo identificherà per tutta la vita. Dopo la guerra, il concittadino Alberto Burri gli chiese di seguirlo a Roma per aiutarlo in un importante lavoro (i due condivisero uno studio in via Margutta fino al 1952). A Roma Nuvolo conobbe, tra gli altri, Colla, Cagli, Mannucci, Villa, con i quali nacque anche una profonda amicizia.
Già nel 1952 Nuvolo iniziò a sperimentare la tecnica serigrafica applicata all’arte, creando i primi unici. Collaborò, qualche anno dopo, alla stampa di alcune serigrafie per Arti Visive, rivista d’arte diretta da Colla e Villa, e in seguito anche da suo fratello Ascanio Ascani.
Dopo le personali del 1955, Galleria Le carrozze di Roma e Galleria Numero di Firenze, presentate rispettivamente da Villa e Cagli, Nuvolo espose alla 19ma biennale al Brooklyn Museum, “Trends in watercolor Today, Italy – United States”.
Nel 1958, venne notato anche da Peggy Guggenheim, che acquistò numerose sue opere, elogiandone il lavoro. Felice coincidenza storica, l’esposizione «Nuvolo and Post-War Materiality 1950-1965» tenutasi alla Di Donna Galleries di New York (2017-2018) fu curata da Germano Celant, già senior curator del Guggenheim Museum di New York.
Nel 1968, Nuvolo aprì a Roma l’Atelier di Serigrafia Multiplo serigrafico, a Città di Castello dal 1985, nel quale riprodusse opere grafiche per molti suoi amici e colleghi, tra cui Accardi, Boetti, Burri, Cagli, Colla, Fazzini, Guttuso, Kounellis, Sol Lewitt, Mastroianni, Merz, Mirko, Pistoletto, Rotella, Turcato e molti altri.
L’Associazione Archivio Nuvolo si occupa primariamente del censimento e catalogazione di tutta la sua opera pittorica, volta alla produzione del catalogo generale, della ricerca e acquisizione di ogni documento inerente l’artista e il suo operato. L’Atelier di serigrafia è riordinato e schedato similarmente all’opera pittorica. Collaborando con istituzioni pubbliche e private, l’Associazione promuove anche esposizioni, convegni, pubblicazioni ed eventi culturali.
La collaborazione con 3D Produzioni Milano ha visto la messa in onda nei canali SKY del docu-film Nuvolo Nuntius Celatus, inteso come riflessione sull’opera di Nuvolo alla metà degli anni Sessanta, soggetto e regia del tifernate Giuseppe Sterparelli, direzione della fotografia di Lisa Rinzler.
Dalla presentazione del docu-film è nato Nuvolo C’ho da fare, un libro edito da Petruzzi Editore (Città di Castello) nel settembre 2019, con all’interno una raccolta di racconti – per lo più inediti – scritti da coloro che hanno avuto modo di conoscere Nuvolo nella vita quotidiana.
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