«E quindi uscimmo a riveder le stelle», così Dante conclude l’Inferno della Divina Commedia, prima di intraprendere il viaggio nel Purgatorio, un regno dove le anime sono temprate dalla sofferenza e avviate alla crescita spirituale. La monografica, Seminare Speranza: il Purgatorio nei dipinti di Cen Long, è un interessante rappresentazione delle anime di cui parla Dante, un focus sulla pittura poetica contemporanea capace di unire arte e filosofia dantesca.
La cornice è quella sale dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, più antica accademia di belle arti del mondo, che accoglie le opere del Maestro Long, in un dialogo tra la sua arte e le tematiche della Speranza e del Purgatorio di Dante. «Si tratta – scrive Laura Villani, co-curatrice dell’esposizione – di una mostra con tele di grandi dimensioni, solide nella costruzione e libere nella pennellata fluida, dove, figure potenti dal modellato plastico, sono in costante dialogo con il Rinascimento toscano; tessiture corali dalle profonde reminiscenze occidentali; una spiritualità diffusa che, pur non collegandosi direttamente agli stilemi del cristianesimo, ne veicola contenuti che rappresentano l’essenza dell’umanità facendo sì che la sua opera diventi un ponte per comunicare attraverso un’intelligibilità universale valori estetico-morali: quali amore, gentilezza, speranza e forza».
Il tour italiano dell’artista cinese, denominato Italian Cen Long Tour, inizia a Firenze, per poi continuare a Venezia in occasione della 60° Esposizione Internazionale d’Arte Biennale, presso il Palazzo Querini, Fondazione Ugo e Olga Levi.
Le opere di Cen Long si distaccano nettamente dalla rappresentazione tradizionale dell’arte cinese contemporanea, presentando uno stile figurativo originale e potente. Emerge così dalle sue tele, una visione artistica del Purgatorio che va oltre la semplice rappresentazione, immergendosi nelle riflessioni più profonde sull’esistenza umana. «Tutti i miei dipinti, tutti i personaggi, possono essere visti come quelli che hanno sopportato le prove spirituali del Purgatorio dantesco».
Ecco che la pittura diventa per l’artista una parte essenziale della sua pratica spirituale, così come la liberazione dalla sofferenza e dalla disperazione. Una liberazione che avviene con grande forza, questo è ciò che trasmettono le sue opere, con uno stile semplice, una pennellata sofisticata, una composizione rigorosa, una colorazione stratificata e solida.
Cen Long, attraverso i suoi dipinti, trasmette un messaggio di speranza e coraggio, rappresentando individui comuni che affrontano le difficoltà della vita quotidiana con serenità e fierezza. Le sue opere ci invitano a riflettere sulla propria esistenza e a ritrovare la tranquillità interiore in un mondo frenetico e caotico. In un racconto a tratti autobiografico l’artista rappresenta individui comuni, intenti nelle fatiche di lavori umili, ma che comunicano serenità nella consapevolezza di una vita semplice. Sono pescatori, pastori, contadini che compongono un’umanità che affronta con fierezza le difficoltà quotidiane, stimolando le riflessioni filosofiche dell’artista, e che comunica coraggio nell’affrontare le avversità in una fede laica, incrollabile. L’arte di Cen Long ispira, seminando speranza nei cuori delle persone.
Cen Long
Nato nel 1957 a Guangzhou, Cen Long ha abbandonato la carriera accademica per dedicarsi completamente alla sua arte. La sua formazione multidisciplinare, influenzata dall’arte, dalla filosofia e dalle tradizioni dell’Occidente, si riflette nei suoi dipinti, caratterizzati da una tecnica sofisticata e da una profonda spiritualità.
Le opere di Cen Long sono un invito a riscoprire l’estetica della tranquillità e a riavvicinarsi a uno stato più fondamentale dell’essere umano. La mostra alla Accademia delle Arti del Disegno di Firenze rappresenta il primo passo del Tour italiano dell’artista cinese, un viaggio emozionante alla scoperta della bellezza e della speranza attraverso l’arte.
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