Nel centro storico di Perugia, a Palazzo di Sorbello, sede dellâIID, âRinascimento (feat. Barocco). Loading Artâ, personale di Stefania Vichi (1986), curata da Carlo Pizzichini, docente dellâAccademia delle Belle Arti di Brera, e patrocinata dalla Regione Umbria e dal Comune di Perugia (fino allâ8 novembre).
Lâartista ci ha raccontato la mostra.
«à stata fortemente voluta per rispondere, in controtendenza al periodo storico, con un inno a âcaricarsi dâarteâ. La mostra diventa un atto di fede e di speranza verso lâarte, che aggrappandosi con volontĂ ad una forma di vivere, dichiara al mondo di voler sopravvivere. âRinascimentoâ quale studio dei modelli classici per estrarne luce nuova nel presente, âBaroccoâ come inno allo stupore: due concetti spendibili nel presente in un invito a caricarsi dâarte come bene comune, da preservare e tenere in vita, come la storia ci insegna. I giorni del confinamento fisico ci hanno reso consapevoli che tutte le rinascite, sono rinnovamenti, rinascenze di un qualcosa che, come lâarte, non Ăš assolutamente necessario alla sopravvivenza, ma proprio per questo di estrema importanza per sopravvivere».
«Un linguaggio che diventa naturalmente quasi trasgressivo, per quel sottile equilibrio tra sacro e profano su cui si muove in sostanza tutta la mia opera nel rappresentare i temi universali con lâuso indifferente di mezzi tradizionali, scultorei, ma anche attraverso la fotografia (di Anna Cuzzolin), i video (di Emilio Seri) e le performance artistiche, unâunione delle arti proprio come il Rinascimentale insegna, che riassumono la rincorsa al culto della bellezza promotore dello Stupore e della Meraviglia: Stay Baroque, Stay Foolish!».
«Attualmente due delle mie opere sono esposte allâAkaas Visual Artists Group di Dubai; a dicembre sono stata invitata al Collettivo Curatoriale Luiss Master of Art con la mostra âREFOLDED. Percorsi meta-artisticiââ Fondazione Pastificio Cerere, Roma; in primavera la mostra di Perugia verrĂ riproposta a Milano; a giugno esporrĂČ alla Biennale dâarte di Montecarlo».
Il percorso espositivo nella parole dellâorganizzazione: «Il percorso mostra diventa un viatico di riflessione sullâimportanza dellâarte non solo quale nutrimento degli occhi, ma quale vero e proprio investimento per il futuro. Il messaggio dunque Ăš: ispiriamoci alla storia che ci ha reso il paese della cultura e non ignoriamo lâarte, sarebbe come ignorare noi stessi. In mostra la serie Lex Italica e Pantheon, dove lâinsegnamento della storia viene trasmesso proprio come modo nuovo di comportamento per coloro che hanno a cuore le cose dâarte. Le virtĂč umane sono le uniche ad essere incoraggiate per intraprendere una via dâuscita in tempi bui, le opere portano il nome di alcune fondamentali famiglie storiche italiane la cui grande intuizione fu di sostenere i Geni (gli artisti) nelle loro creazioni: dai Medici agli Sforza, dai Borgia ai Borboni Ăš il trionfo del colore e della forma, in una parata di drappeggi e simboli che le pittosculture evocano mediante accenni iconografici. Ma il teatro barocco trova il suo fulcro nel FalĂČ delle VanitĂ , unâinstallazione di tre metri che evoca la sera del 7 febbraio 1497, quando il frate Savonarola e i suoi seguaci bruciarono in Piazza della Signoria migliaia di oggetti che a loro giudizio potevano generare vanitĂ appunto. Specchi, vestiti lussuosi, dipinti⊠In soccorso arrivano otto estintori (Caravaggio, Bernini, Canova, BurriâŠ) che dominano le fiamme, controllando e spegnendo il gran fuoco, proprio con la loro sana vanitĂ artistica e il loro genio che sopraffĂ chi tenta di dar fuoco allâarte per distruggerla. Questo a voler rammentare che âlâarte non arde maiâ. Tra le vanitĂ del FalĂČ del Savonarola câerano anche i vestiti preziosi, evocati con la serie Dress-art rendendo il visitatore protagonista come eventuale indossatore di una serie di corsetti scultorei con i quali rivestirsi. Ă un invito a calzare un segno dâarte, a trasformarsi, lasciando andare i propri preconcetti e limiti. Siamo tutti nudi davanti allâarte, tutti immancabilmente uguali e lâarte Ăš pronta a vestirci di meraviglia e stupore, a spogliarci del maligno per indossare il bene, a toglierci il velo del banale per coprirci di originali virtĂč. Per âcurareâ i Savonarola del nostro tempo, ecco pronta la serie del Loading art come cassette del pronto soccorso: coloro che sono affetti dâanemia verso lâarte, i carenti di sensibilitĂ , i deboli dâidee, posso caricarsi di nuove energie con la flebo ricostituente di âVANITASâ, una panacea di stupore, con trasfusioni di bellezza e dâamore per lâarte pilastri della nostra storia».
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Stefania Vichi Ăš bravissima. Sono contenta di averla vista.
Rosanna Rossi.