-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Sweet To Remember è il duo show di Keya Tama e Madeleine Tonzi, visitabile dal 19 agosto al 9 settembre 2023, presso la galleria Hashimoto contemporary di New York. Nelle 32 opere in mostra – acrilici su tela di varie dimensioni, sculture e arazzi -, il fil rouge è il ricordo di culture e viaggi passati e di una memoria ritrovata che riaffiora.
Gli artisti hanno in comune lo stile minimalista e l’uso di pochi colori monocromi in le sfumature di uno stesso tono vengono affiancate per esaltare all’occorrenza cromatismi chiari o scuri, senza creare mai contrasti stridenti.
Madeleine Tonzi è un’artista del New Mexico che ora vive a Los Angeles. La sua pittura essenziale ritrae momenti rievocati e riflette la sua ricerca di tradurre in immagini ciò che determinati luoghi hanno impresso nella sua memoria. Il deserto, in particolare, ispira i paesaggi sintetici, in cui pochi elementi costituiscono panorami semi-astratti.
La nostalgia di Madeleine ha origine nel suo vissuto, mentre nella stilizzazione dei fiori, si può cogliere un riferimento al cambiamento climatico. Le sue composizione geometriche, simmetriche e ordinate contrastano con la complessità del mondo naturale e, in un certo senso, sono orientate a riportare equilibrio, e a far riflettere sulla necessità di mantenere l’armonia.
Il sudafricano Keya Tama, di base a New York, ha iniziato a dipingere come muralista dall’età di tredici anni. I riferimenti alla tradizione della storia dell’arte, come il cavallo di ispirazione berniniana ripreso dalla statua equestre dell’imperatore Costantino in Vaticano o da quella spedita in Francia nel 1685 e raffigurante Luigi XIV a cavallo, o la testa equina ripresa da modelli classici greci, denotano un’impostazione pittorica accademica.
Tuttavia il suo stile più apprezzato è caratterizzato da elementi astrattizzanti posti in griglie ordinate, che rivelano un’attenzione primitivista per il simbolo e il geometrismo. Le forme sembrano attualizzare stilemi rielaborati a partire dalla cultura tessile Navaho o peruviana o sudafricana, in una mescolanza e rilettura di elementi primitivisti autentici, più o meno geometrizzanti, in grado di attivare la riflessione dell’osservatore sull’aspetto originario delle creazioni, mentre i soggetti denotano un certo americanismo nel ricorso ai cowboys, alla boxe e ancora al tattoo.
Nelle opere realizzate in collaborazione gli elementi tipici dell’orientamento artistico di entrambi gli artisti trovano un equilibrio convincente, particolarmente soddisfacente negli arazzi, realizzati direttamente da maestranze peruviane.