Categorie: Mostre

Viaggi visionari di Robert Gligorov a Palazzo del Popolo di Todi

di - 1 Luglio 2024

La mostra che Robert Gligorov (Kriva Palanka, Macedonia del Nord, 1960) firma a Todi presenta non un insieme di opere a risalire la carriera dell’artista, ma un’opera unica, nuova, esperienziale, che ne restituisce tutto il portato visionario. Si sviluppa tra l’esterno e l’interno del duecentesco Palazzo del Popolo, dalle facciate della torre campanaria prospicienti la piazza verso la Sala delle Pietre, seguendo un camminamento carico di simbologia. In corso fino al 6 luglio, è curata da Giusy Caroppo e prodotta dalla storica galleria di Giampaolo Abbondio, che ha sedi a Todi e a Milano, con cui l’artista macedone lavora dal 2000.

Backbone Crossing Ratio: fantasmagorie di Robert Gligorov a Todi

La proposta estetizzante di Backbone Crossing Ratio si lega con l’architettura urbana e una connotata ambientazione medievale, dove le installazioni trovano una convincente fusione. Gligorov veste il palazzo di luce, ricorrendo a delle soluzioni specchianti che ritroveremo fuori come dentro, all’inizio e in fondo al percorso di mostra quali indizi per decifrare la sua idea progettuale: ha fatto incastonare lungo l’altezza dei muri della torre decine di pepite riflettenti la luce naturale, il cui brillio è una «metafora», si legge nel testo d’accompagnamento, «di una galassia dove le stelle nascono e muoiono».

Robert Gligorov, Backbone crossing ratio, veduta della mostra, Palazzo del Popolo, Todi, 2024. Ph. Robert Gligorov

Preludio di un percorso luminoso, nel senso quanto mai spirituale, «Un percorso iniziatico, meditativo e ritmico» ricreato nella Sala del primo piano per circa 30 metri: si potrebbe osare definirlo una “natural burella” da attraversare, per poi “uscire a riveder le stelle”. Un bosco di tessuti installati come sipari dai magnifici colori, che aperti uno per volta conducono ad uno stargate, ad un portale per un’altra dimensione. Un sistema spaziale intitolato Qalaq che segue e interpreta la spina dorsale dell’architettura interna, a cui si aggiunge un’esperienza olfattiva e sonora che contribuisce allo spostamento spazio-temporale ricercato.

Robert Gligorov, Backbone crossing ratio, veduta della mostra, Palazzo del Popolo, Todi, 2024. Ph. Robert Gligorov

Profumi speziati e un tappeto di suoni accompagnano nel bagno di colori che si conclude con l’epifania di una scultura su piedistallo a grandezza umana, nominata Nunc Nunc-Dalek, che si riflette, come tutto il pubblico, in una superficie di specchi. Appare di spalle e di spalle resta anche nel riflettersi, con effetto perturbante. Si tratta di una particolare figura ambigua, un essere mitologico col corpo di uomo e doti divine, ma senza volto né identità in quanto ricomposta da due metà uguali, due calchi dello stesso lato ricongiunti, in cui la testa perde il viso, annullando il recto e il verso come ad osservarne da una parte e dall’altra della parete-specchio l’immersione in una realtà parallela.

Robert Gligorov, Backbone crossing ratio, veduta della mostra, Palazzo del Popolo, Todi, 2024. Ph. Robert Gligorov

Un Narciso, per eccellenza, post-umano che sfida le regole della percezione, opera che contiene alcuni riferimenti in grado di indicarci che si tratta di un autoritratto di Gligorov. D’altra parte, nel tempo gli artisti hanno fatto del mito di Narciso alla fonte, che cade intrappolato dalla sua stessa immagine, la narrazione del potere di incantamento dell’arte figurativa.

Ispirazioni, libere associazioni, nodi molecolari

L’universo di Glicorov è animato sin dagli inizi della sua carriera, negli anni Novanta, da una pratica interculturale, multimediale, provocatoria con cui indaga la “santa” trinità spazio-tempo-materia, non escludendo nessuno degli aspetti, il vegetale, l’animale e l’umano, né escludendo alcun linguaggio, come è noto, dalla fotografia al video, dalla pittura e il fumetto alla musica, impegnato nell’editoria senza soluzione di continuità. L’ultimo, ma non ultimo, dei riconoscimenti ricevuti è il premio Artist of Europe che gli ha conferito la World Association of Visual Arts in occasione della sua partecipazione alla Osten – Drawing Biennale di Skopje nel 2022.

Nel lavoro, carico di ispirazioni, citazioni e d’apres si confrontano conoscenze e saperi, tanto da intitolare questa mostra umbra come una scoperta scientifica, Backbone Crossing Ratio, nome riferito al più piccolo e stretto nodo molecolare mai osservato, generatosi in laboratorio casualmente. Attingendo poi agli strumenti della psicoanalisi, Gligorov consegna al pubblico un paragone col processo delle “libere associazioni” con cui si annodano pensieri inconsci.

Robert Gligorov, Backbone crossing ratio, veduta della mostra, Palazzo del Popolo, Todi, 2024. Ph. Robert Gligorov

La scienza si interroga come l’arte affrontando il mistero e il senso spirituale che evoca. Il processo per la conoscenza è il disvelamento, ed è così che il suo corridoio di veli ci invita a fare, muovendoci passo dopo passo per arrivare a conoscere il destino delle stelle. Al cuore della sua riflessione l’uomo è al centro.

Il personaggio Nunc Nunc-Dalek afferra una corda di nodi con cui sembra annodare, appunto, il tempo per fermarne dei momenti, attributo iconografico che in qualche modo può richiamare il cordone dell’abito religioso francescano ma anche una cima navale, utile nel passaggio in un altro spazio-tempo.

Storica dell’arte, e-writer e fotografa, collabora con il Dipartimento delle Arti Visive dell’Università di Bologna dove si è specializzata in Psicologia dell’arte con una ricerca in Neuroestetica. Dal 2011 lavora nell’editoria e nella Comunicazione & Marketing aziendale. È socia della IAAP - International Association for Art and Psychology, impegnata in azioni di promozione culturale.

Articoli recenti

  • Mostre

A Palermo quattro artisti contemporanei si misurano con l’immaginario antico e la mitologia

Fino al 26 aprile, la Rizzuto Gallery ospita a Palermo le opere degli artisti Mattia Barbieri, Francesco De Grandi, Daniele…

25 Aprile 2025 19:55
  • Beni culturali

Itinerari di primavera: cinque castelli da visitare al Nord Italia

Viaggio tra cinque castelli da scoprire nel Nord Italia durante i ponti di primavera: un itinerario che abbraccia i secoli,…

25 Aprile 2025 13:30
  • Arte contemporanea

Biennale Venezia 2026: l’identità queer di Ei Arakawa-Nash sarà il tema del Padiglione Giappone

Conosciuto per le sue performance partecipative, Ei Arakawa-Nash rappresenterà il Giappone alla Biennale d’Arte di Venezia del 2026: il progetto…

25 Aprile 2025 11:30
  • Fiere e manifestazioni

In Corea del Sud è iniziata la prima edizione del Loop Lab Busan

Una fiera d’arte, ma anche mostre diffuse e un programma di forum tematici. Nasce così Loop Lab Busan, un nuovo polo di collegamento…

25 Aprile 2025 11:26
  • Teatro

Psicopatologia della vita quotidiana, nella voce e nel corpo di Alessandro Bergonzoni

Arrivano i dunque: Alessandro Bergonzoni presta voce e corpo a monologo che lascia emergere il lato grottesco del nostro mondo…

25 Aprile 2025 10:30
  • Mostre

Dalla musica nasce l’arte: la mostra di Ernesto Jannini alla Galleria Arrivada di Milano

Per la sua mostra personale alla Galleria Arrivada di Milano, Ernesto Jannini reinterpreta la musica e il suono come linguaggio…

25 Aprile 2025 9:30