Un percorso densissimo di emozioni, gusti e stili, attraverso uno dei generi per eccellenza nella storia dell’arte, realizzato grazie alla collaborazione di due gallerie di primo piano: inaugurerà il 23 maggio, alla Cantore Galleria Antiquaria di Modena, Volti – Ritratti Italiani dal XVI al XX secolo, mostra che presenterà un nucleo di 12 dipinti antichi in dialogo con altrettante opere della prestigiosa Galleria Frediano Farsetti di Milano, per raccontare i cambiamenti, le evoluzioni, gli eterni ritorni del ritratto, nell’arco di cinque secoli.
La mostra, scandita cronologicamente, presenta opere di grande pregnanza storica, come il Ritratto di gentildonna del Cinquecento di Innocenzo da Imola e due splendidi ritratti del bolognese Bartolomeo Passerotti. Si passa quindi al ritrattismo napoletano del Settecento di Gaspare Traversi e Giuseppe Bonito, per proseguire con un capolavoro di Giovanni Boldini del 1896, raffigurante Le due amiche, per poi procedere con la Fillette au lapin di Gino Severini e con Alberto Savinio che, nel 1942, raffigura l’Orientale. Questo lungo viaggio si conclude ai giorni nostri, con Opera ubiqua del 1993 di Gino de Dominicis.
Gli altri artisti in mostra sono Benedetto Gennari, Felice Brusasorzi, Salomon Adler, Agostino Carracci, Lavinia Fontana, Innocenzo Francucci, Ludovico Lana, Felice Casorati, Michelangelo Pistoletto, Ottone Rosai, Lorenzo Viani, Massimo Campigli, Ottone Rosai, Filippo de Pisis.
«È un’esperienza molto emozionante poter vedere i miei dipinti dialogare con le opere moderne e contemporanee della Galleria Frediano Farsetti», ha affermato Pietro Cantore, Direttore di Cantore Galleria Antiquaria e Vicepresidente Associazione Antiquari d’Italia. «Peculiare in questo percorso storico artistico, è la centralità dell’uomo e delle sue emozioni che qui vengono espresse attraverso il ritratto, ed è interessante vedere l’evoluzione pittorica: dall’accuratezza dei dettagli di Innocenzo da Imola, sino alla preziosità cromatica e all’ufficialità dei ritratti di Gaspare Traversi; per poi passare ad un ritorno all’ordine, alle regole dell’Ottocento e giungere alle “nuove” emotività descritte nei ritratti del Novecento. Sorprendente è vedere come tutte le opere si fondano in una straordinaria armoniosità, questo a dimostrare come le opere di grande qualità non conoscano il tempo», ha concluso Cantore.
«Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta della Galleria Antiquaria Cantore di una mostra che affiancasse a pregevoli esempi di ritrattistica antica opere dei grandi maestri del primo e secondo Novecento provenienti dalla nostra galleria, che a vario modo possono ricondursi tutte alla rappresentazione della figura umana in ogni sua possibile sfaccettatura», ha aggiunto Sonia Farsetti, specialista di arte moderna e contemporanea e titolare della galleria Frediano Farsetti. «Sorprende constatare come lo scintillio della corazza dell’armigero di Felice Brusasorzi si accordi con i bagliori del fondo oro su cui si staglia la sagoma di Urvasi dipinta da Gino De Dominicis, e come le inquietudini dei ritratti di Ottone Rosai e Lorenzo Viani siano un perfetto contraltare alla profondità dei volti di Salomon Adler e Agostino Carracci. Una mostra che testimonia come l’arte possa oltrepassare le barriere della storia».
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