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Il Grand Egyptian Museum aprirà a novembre di quest’anno. Un’ennesima data per quello che da anni viene annunciato come il più grande museo egizio del mondo. Era il lontano 2002 quando Hosni Mubarak annunciò l’inizio dei lavori, fermati nel 2011 a causa della rivolta egiziana che portò alla caduta del regime militare.
L’apertura, prevista per il 2018, è slittata al 2019 e poi è stata nuovamente rimandata al 2020 e poi al 2021 per via della pandemia.
Il Grande Museo Egizio, noto anche con l’acronimo GEM, sorgerà a soli due chilometri dalle piramidi di Giza e occuperà 490.000 mq, per un valore di circa un miliardo di dollari. Il progetto è firmato dallo studio Heneghan Peng Architects, che si è aggiudicato la vittoria nel 2002.
La superficie dell’edificio è di 168.000 metri quadrati e sarà divisa in tre grandi gallerie, strutture per conferenze, spazi educativi, un centro di conservazione e restauro, aree ricreative, ristoranti, negozi e caffetterie. Un’enorme statua di Ramses II accoglierà i visitatori nell’atrio principale, mentre le aree espositive saranno situate ai livelli superiori e consentiranno ai visitatori un viaggio alla scoperta di oltre 45.000 reperti, di 25.000 mai esposte prima, dato che molte sono state ritrovate nelle ultime campagne di scavi.
In attesa dell’attesissima apertura, il Ministero dell’Antichità egizia ha annunciato la possibilità di intraprendere tour virtuali in collaborazione con il Progetto Giza dell’Università di Harvard.