Progettato da Renzo Piano, l’Academy Museum of Motion Pictures aprirà i suoi battenti a Los Angels il 14 dicembre 2020, a otto anni dall’annuncio del progetto, e lo farà con effetti veramente speciali, con due sezioni dedicate alle visioni e alle installazioni di Spike Lee e Pedro Almodóvar. Ad annunciare i dettagli delle nuove e prestigiose collaborazioni, tra le quali figurano anche la compositrice di Joker, Hildur Guðnadóttir, e il sound designer di Star Wars, Ben Burtt, il direttore del museo, Bill Kramer. «L’Academy Museum of Motion Pictures ha una rilevanza unica in qualità di museo del cinema a Hollywood e ha inviato celebri artisti e registi internazionali per contribuire con le proprie visioni alle mostre inaugurali».
Il direttore è cosciente di lavorare in un momento «Di grande sfida», considerando la chiusura di tutte le attività culturali a causa del Covid-19, che ha colpito gravemente anche l’America. «Nel corso dell’ultimo secolo, i film hanno avuto un grande impatto su importanti questioni storiche. Le storie che raccontiamo nel museo fanno parte di storie più grandi e ci impegniamo a mettere in evidenza l’impatto sociale dei film. Aspettiamo giorni migliori per tutti», ha dichiarato. Per il CEO Dawn Hudson, «Il museo sarà una fonte di ispirazione per la creatività e il genio dei registi di oggi».
Situato nel cuore di Hollywodd, l’Academy Museum of Motion Pictures si trova all’interno dell’edificio Seban Building e si sviluppa per diverse gallerie e sezioni.
“Stories of Cinema” è una mostra su più piani che immerge il pubblico nelle storie di registri e operatori del cinema. Si possono trovare film, documentari, animazioni, attrezzi di scena. Le gallerie dedicate alle “Stories of Cinema” si evolveranno e cambieranno nel tempo, dando rilievo ad artisti e pellicole di epoche e generi diversi tra loro, perché «Non esiste un’unica storia del cinema».
Un intero piano sarà dedicato al premio Oscar Spike Lee. Qui si potranno scoprire le sue opere e le sue influenze cinematografiche, dal suo impegno sociale espresso nei suoi documentari e film ai suoi miti, tra i quali Bruce Lee.
“Stories of Cinema” includerà anche le installazioni speciali del registra Pedro Almodóvar, della compositrice Hildur Guðnadóttir e del sound designer Ben Burtt, tutti artisti premiati con l’Oscar.
All’Academy Museum sarà possibile sperimentare in prima persona le tecnologie cinematografiche avanzate, nella sezione Hurd Gallery, dove si trova l’impianto originale multi-camera di “Matrix”. Ma anche salire sul palco del Dolby Theatre di Hollywood e accettare un Oscar, grazie alla costruzione di un ambiente immersivo.
Oltre a una galleria dedicata al “Mago di Oz”, un’ultima, ma non per importanza, chicca del museo è sicuramente la retrospettiva sul regista Hayao Miyazaki: più di 200 immagini, storyboard, design dei personaggi, alcuni dei quali non mai stati visti al di fuori dell’archivio di Studio Ghibli. In attesa dell’apertura, prevista nel 2022, del grande Studio Ghibli Theme Park, a Nagakute City, in Giappone.
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