Habemus papam. D’altronde, rendere fruibile online la collezione del Louvre, uno dei musei più virtuosi e ricchi al mondo – se non il più famoso – non era di certo un’operazione poi così agile. Circa 482.943 documenti, ampliamenti illustrati, sono stati caricati sul sito e si tratta solo di tre quarti della intera raccolta museale. Notare bene: il sito è consultabile da tablet e computer e c’è anche la versione mobile per smartphone. Rimane solo da chiedersi: dove bisogna cliccare?
Il sito si chiama Collections.louvre.fr e, a scapito della grande mole di contenuti, risulta particolarmente semplice da consultare. Si tratta infatti di un’operazione che vuol essere soprattutto inclusiva, oltre che di archiviazione e di digitalizzazione, aperta cioè a tutti gli interessati e non solamente agli addetti ai lavori in corso. Infatti, il database della collezione online è esplorabile attraverso ricerche semplici e avanzate, scegliendo e selezionando i filtri di di ciascun dipartimento curatoriale del Louvre e persino il nucleo tematico. Una mappa interattiva aiuterà i visitatori a esplorare il museo stanza per stanza. Le lingue a disposizione sono ovviamente il francese e l’inglese, ma ci sono anche spagnolo e cinese.
Collections.louvre.fr continuerà a crescere. Mancano ancora un po’ di opere all’appello, sebbene ne se siano state “caricate” già quasi mezzo milione. Tempo al tempo. Ci rendiamo conto che questa è un’operazione-svolta a tutti gli effetti, dato che da oggi ricercatori e studiosi possono vedere le opere comodamente da casa, senza dover richiedere il permesso a terzi.
Come ha dichiarato Jean-Luc Martinez, direttore del museo, «Oggi, il Louvre sta rispolverando i suoi tesori, anche i meno conosciuti». «Per la prima volta chiunque può accedere gratuitamente all’intera collezione di opere da computer o smartphone, siano esse in mostra al museo, in prestito, anche a lungo termine, o in deposito. Lo straordinario patrimonio culturale del Louvre è ora tutto a portata di click! Sono certo che questo contenuto digitale ispirerà ulteriormente le persone a venire al Louvre per scoprire di persona le collezioni», ha continuato Martinez che, dopo le recenti polemiche per il restauro della Sala dei Bronzi e la querelle con la Cy Twombly Foundation, può finalmente annunciare una buona notizia.
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