L’attesissima apertura della Bourse de Commerce, la nuova sede espositiva parigina della collezione d’arte contemporanea di Francois Pinault, è stata rimandata alla primavera del 2021, a causa del perdurare dell’emergenza Covid-19. L’edificio, restaurato e completamente trasformato, era stato consegnato il 9 marzo 2020 e, in questo periodo, erano state programmate le ultime e importanti operazioni di finitura, dalla disposizione delle suppellettili e degli apparati informativi e museografici all’allestimento delle opere. Inoltre, avrebbero dovuto essere eseguiti anche dei lavori nell’area circostante dell’edificio, a carico del Comune di Parigi. Chiaramente, con le misure di quarantena e distanziamento sociale disposte dalle autorità francesi, anche i cantieri sono stati chiusi.
E possiamo immaginare quanto sia pesato dare questo annuncio al vulcanico Francois Pinault, 84 anni il 21 agosto, tra gli uomini più ricchi al mondo e proprietario del gruppo del lusso Kering PPR, che comprende marchi come Samsonite, Gucci, Yves Saint Laurent, Balenciaga, Alexander McQueen, Bottega Veneta, Boucheron, Brioni, Pomellato e anche la casa d’asta Christie’s. L’arte è sempre stata il pallino di Pinault, che è anche il proprietario delle due prestigiose sedi espositive di Venezia a Palazzo Grassi e Punta della Dogana.
«I lavori, interrotti durante la prima fase del blocco totale, riprenderanno al più presto, rispettando le misure sanitarie e la sicurezza dei dipendenti delle aziende che lavorano sul sito, nonché i dipendenti della Bourse de Commerce. Tuttavia, il ritmo dei lavori sarà seriamente compromesso, date le nuove condizioni di lavoro e, soprattutto, per la drastica riduzione del numero di lavoratori che possono essere presenti contemporaneamente sul sito», spiegano da Pinault Collection. Eppure, dall’esterno, come scrivevamo in un nostro report da Parigi, il futuro museo di arte contemporanea di Parigi firmato da Tadao Ando e allestito in un’antica struttura circolare adibita a deposito comunale di grano, nel cuore del Marais, sembra essere terminato. Anche le finiture sono perfette, con le lampade vecchio stile replicate perfettamente, così come le ringhiere e gli affreschi. D’altra parte, i lavori non potevano che essere rigorosi, visto che diverse sezioni dell’edificio, concesso a Pinault dal Comune di Parigi per 50 anni, sono classificate come Monumento Storico.
In un primo momento, si parlava di una possibilità di apertura per settembre ma le operazioni di completamento già in programma richiederanno almeno il doppio del tempo, secondo le stime si parla di almeno otto o nove mesi. E così, l’ipotesi, per il momento, è di un’apertura nella primavera del 2021 ma, per una data più precisa, dovremo aspettare ancora.
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