02 febbraio 2024

Il nuovo direttore Francesco Manacorda presenta il programma del Castello di Rivoli: si parte con la mostra di Rossella Biscotti

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Rendere visibile l’arte, per generare domande: il neodirettore Francesco Manacorda presenta le prospettive future del Castello di Rivoli. La prima mostra a primavera, dedicata a Rossella Biscotti

Francesco Manacorda, Direttore del Castello di Rivoli.
Francesco Manacorda, Direttore del Castello di Rivoli. Foto Andrea Guermani

Il 2024 del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea comincia con la nomina del nuovo direttore Francesco Manacorda, successore di Carolyn Christov-Bakargiev. Questo è anche l’anno in cui la prestigiosa istituzione museale, punto di riferimento e orgoglio del territorio piemontese, compie quarant’anni dall’inaugurazione di Ouverture,  la mostra a cura del primo direttore in carica, Rudi Fuchs. Durante tutti questi anni il Museo si è distinto come uno dei principali poli dedicati all’arte contemporanea e, afferma la Presidente del Museo Francesca Lavazza, «Con l’ingresso del nuovo Direttore Francesco Manacorda, il Castello di Rivoli riconferma la propria identità e prospettiva nel contesto artistico internazionale». Il neo direttore si impegna a mantenere il compito internazionale di tessitura sociale, con lo scopo di connettere le diverse culture, vicine e lontane. Attraverso la promozione dell’arte italiana all’estero e l’accoglienza di artisti internazionali il Castello di Rivoli vuole dare valore all’arte, promuovendola come strumento di dialogo, scambio e confronto, necessario per affrontare la complessità della nostra epoca.

«Fino alla sua fondazione nel 1984, il Museo ha anticipato tendenze e sperimentazioni, che hanno permesso di comprendere e interpretare il mondo in continua evoluzione», afferma Francesca Lavazza. La volontà della nuova direzione è quella di mantenere una linearità con l’operato svolto fino ad oggi, facendo dialogare passato e presente ma sempre volgendosi al futuro, con progetti di qualità.

Francesca Lavazza, Presidente e Francesco Manacorda, Direttore del Castello di Rivoli, Foto Andrea Guermani

Francesco Manacorda esprime con chiarezza la direzione da intraprendere: «La missione principale di un museo di arte contemporanea è quella di ‘incastonare’ l’arte nella società civile, rendendola visibile, rilevante e significativa», afferma. L’arte contemporanea permette di affrontare tematiche importanti e delicate, dando attenzione ai processi di cambiamento, proponendo visioni globali in prospettive non solo occidentali. Attraverso la pratica artistica è possibile favorire la comprensione e accettazione di argomenti di interesse generale, come la parità di genere, l’ecologia, la spiritualità e l’effetto della tecnologia. Per questo motivo il museo, secondo Manacorda, deve avere una «Vocazione sociale», diventando una «Destinazione ricorrente e abituale», per tutta la cittadinanza. Il neo direttore vuole portare il museo nel cuore delle persone e l’idea obsoleta di un museo elitario deve essere rimossa dal pensiero comune.

Castello di Rivoli e Manica Lunga Foto Paolo Pellion. Courtesy Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino

Uno dei principi della missione della nuova direzione è incentrato sulla pratica educativa, inserendola allo stesso livello dell’attività espositiva. L’educazione all’arte, intesa come la capacità di “tirare fuori” e condurre in nuovi territori, è necessaria per affrontare le sfide del presente, allenando le menti all’imprevedibilità e alla diversità. Prima di avere risposte è necessario «Generare nuove domande», ripete il neo direttore, offrendo una visione dell’arte che si potrebbe intendere come guida alla sopravvivenza.

La nuova stagione espositiva del Castello di Rivoli partirà in primavera con una mostra dedicata a Rossella Biscotti (Molfetta, 1978), a cura di Marianna Vecellio, intenta ad investigare il ruolo del documento e del gesto tra memoria e identità. Contemporaneamente sarà presente la mostra Paolo Pellion di Persano. La semplice storia di un fotografo, a cura di Marcella Beccaria e Andrea Villiani. organizzata dal Centro di Ricerca Castello di Rivoli. Oltre a raccontare attraverso immagini viaggi e fenomeni sociali, Pellion di Persano ha documentato sin dai primi anni la storia espositiva del Museo del Castello di Rivoli.

Durante il festival di fotografia EXPOSED verrà esplorata la fotografia da tre punti di vista differenti attraverso tre mostre, Expanded With, a cura di Marcella Beccaria negli spazi del Castello, Expanded Without negli spazi delle OGR e infine Expanded – I passaggi dell’arte, a cura di Elena Volpato, alla GAM.

Per continuare a costruire un dialogo tra antico e contemporaneo, il Museo si impegna a dare nuova forza e rilevanza alle sale delle collezioni, che saranno riallestite in autunno. Nello stesso periodo sarà esposta la monumentale installazione Shade Between Rings of Air (2023) di Gabriel Orozco (Xalapa, Messico, 1962), entrata nella Collezione del Castello.

Sarà sempre in autunno la prima mostra a cura del nuovo direttore, in concomitanza con l’inaugurazione di Artissima. Mutual Aid – Arte in collaborazione con la natura presenterà artisti che dagli anni Sessanta hanno affrontato la questione ecologica, a cominciare da Giuseppe Penone, coinvolgendo scienziati, biologi, designer e architetti che proporranno una inedita visione in cui natura e cultura collaborano in mutuo soccorso, offrendo un esempio di collaborazione tra le diverse specie che abitano il nostro Pianeta.

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