26 ottobre 2022

Gli eventi per i 10 anni del Castello Gamba a Châtillon, in Valle d’Aosta

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Dal 27 al 30 ottobre il Castello Gamba - Museo di arte moderna e contemporanea della Valle d’Aosta festeggia i 10 anni di attività con una serie di eventi, tra cui una serata con Moni Ovadia e la mostra dell’artista valdostana Caterina Gobbi "Siamo venuti da troppo lontano per fermarci qui", con due sue performance

Castello Gamba, l'opera Orbita di Massimo Uberti

«Era il 27 ottobre 2012 quando vennero aperte le porte, dopo un lungo intervento di restauro e un accurato allestimento museale, di questa elegante dimora d’arte voluta per creare un luogo culturale all’insegna della sperimentazione, dell’innovazione e della commistione di più elementi culturali. […] Acquisito dalla Regione autonoma Valle d’Aosta nel 1982, oggi il Museo può vantare una ricca e prestigiosa collezione di arte moderna e contemporanea. Le sue tredici sale, infatti, ospitano oltre centocinquanta opere tra dipinti, sculture, installazioni, raccolte grafiche e fotografiche tra la fine dell’Ottocento e i giorni nostri, senza contare quelle conservate nei depositi.
Sin dai suoi esordi, inoltre, gli eventi culturali vi hanno trovato una sede o una cornice ideali. Dalle conferenze agli spettacoli; dalle iniziative per addetti ai lavori fino ai laboratori per famiglie, il Castello Gamba ha da subito saputo declinarsi proponendo iniziative e attività in grado di interessare e incuriosire un pubblico sempre più ampio e variegato», hanno raccontato da Castello Gamba.

L’Assessorato regionale beni culturali, turismo, sport e commercio ha ora annunciato gli eventi con cui, dal 27 al 30 ottobre 2022, saranno celebrati i dieci anni di attività del Castello Gamba – Museo di arte moderna e contemporanea della Valle d’Aosta.

Castello Gamba, accensione dell’opera Orbita di Massimo Uberti

Gli eventi

Giovedì 27 alle ore 18.00 le celebrazioni avranno inizio con la performance The rise con Virna Vallerio e Lorenzo Barbera e alle 18.30 verrà inaugurata la mostra personale dell’artista valdostana Caterina Gobbi Siamo venuti da troppo lontano per fermarci qui”, a cura di Giovanna Manzotti. A seguire si svolgeranno due performance dell’artista in collaborazione coi Trouveur Valdotèn e con le guide alpine Anna Torretta e Giovanna Mongilardi. (È obbligatoria la prenotazione al numero 0166-563252).

Venerdì 28 ottobre, alle ore 17.00, sarà proposta «una riflessione a più voci dal titolo L’Orbita della Light Art: un confronto sulla Light Art e sulle sue potenzialità d’intervento nel tessuto urbano, in un dialogo funzionale tra passato, presente e futuro.
Un’iniziativa pensata per il Castello Gamba – Museo di Arte moderna e contemporanea della Valle d’Aosta che, da luglio 2022, vede un iconico contrassegno nell’Orbita, la grande installazione permanente di Massimo Uberti commissionata dalla Soprintendenza Regionale e vincitrice del PAC 2020, bando della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura». (Anche per questo evento la prenotazione obbligatoria, al medesimo numero telefonico). 

Sabato 29 ottobre, dalle ore 9.30, alle 13.00, presso l’Aula Magna della Scuola alberghiera di Châtillon, si terrà «la tavola rotonda 10+10: il futuro del Castello Gamba che farà il punto sui primi dieci anni di apertura, la sua storia, le sue mostre e attività tra acquisizioni, didattica e territorio. Una riflessione sui passi fatti, ma soprattutto uno sguardo al futuro del Museo, alla sua capacità di ripe, nsarsi e alle sfide che aspettano questa “casa” della creatività moderna e contemporanea». (La prenotazione è obbligatoria).

Sempre sabato «il legame con il paese di Châtillon verrà valorizzato grazie alla concomitante Sagra del Miele che, con l’evento denominato Château Miel, prevede negli spazi del Castello dalle ore 15.00 alle 18.00, visite accompagnate al Museo con degustazione di mieli locali a cura degli chef dell’Associazione Cuochi Valle d’Aosta per un dolce connubio di piaceri: quello dell’arte e quello del gusto». (L’ingresso è a pagamento con entrata ogni mezz’ora, per massimo 25 persone a turno. Per informazioni e  prenotazioni potete contattare il numero 333 4029802).

Ancora sabato 29 ottobre, alle 21.00, presso il Centro Congressi di Saint-Vincent si terrà «una conferenza con Moni Ovadia, poliedrico artista italiano di origine bulgara, che dialogherà con Davide Mancini su Lo stato dell’arte: partendo da una personale riflessione sull’attuale stato dell’arte contemporanea, ci si interrogherà su quello della nostra realtà quotidiana». (Prenotazione obbligatoria al numero 0166-563252).

Domenica 30 ottobre «il rapporto con la comunità locale, costruito e consolidatosi negli anni, – hanno aggiunto gli organizzatori – troverà in questo decennale un ulteriore motivo di vicinanza nell’iniziativa Art Walk: passeggiate artistiche alle 11.00 (con Moni Ovadia) e alle 15.00 (con Marco Jaccond) che, corredate da apposite installazioni e da momenti di narrazione, accompagneranno i visitatori dal centro del paese fino al castello lungo la strada des Sarrasins».

Nel pomeriggio di domenica, presso le Scuderie del castello, alle 15.30 avrà luogo lo spettacolo 100% Paccottiglia di circo non-contemporaneo di e con Circo Pacco: animazione clownesca tra magia comica e acrobatica. (Prenotazione obbligatoria al numero 0166-563252).

La mostra di Caterina Gobbi

«Dopo la performance In centinaia di migliaia di anni abbiamo imparato che quando gli uccelli cantano tutto va bene presentata nel 2019, il Castello Gamba – Museo d’arte moderna e contemporanea della Valle d’Aosta rinnova la collaborazione con Caterina Gobbi (1988, Ginevra), presentando al pubblico “Siamo venuti da troppo lontano per fermarci qui” (dal 27 ottobre all’11 dicembre 2022), a cura di a cura di Giovanna Manzotti, la prima mostra personale in Italia dell’artista valdostana», hanno anticipato gli organizzatori.

«L’esposizione – hanno proseguito – offre un’esperienza immersiva all’interno della pratica di Caterina Gobbi, la cui ricerca artistica è particolarmente interessata alla mediazione che l’elemento sonoro attiva nel rapporto tra gli esseri umani e il loro ambiente. Influenzata da studi e ricerche che abbracciano teorie come l’idrofemminismo, l’ecofemminismo e l’ecologia politica, la mostra volge uno sguardo particolare verso l’utilizzo di registri narrativi che approfondiscono la sperimentazione delle immagini in movimento e l’indagine sonica che l’artista porta avanti fin dagli inizi della sua carriera.
Il progetto espositivo si configura in particolar modo come una riflessione visiva e uditiva sul fenomeno della fusione dei ghiacciai e il loro rapido mutamento, miscelando elementi scultorei e spaziali, video e audio, in cui l’utilizzo espanso dell’elemento sonoro amalgama, modella ed “amplifica” l’idea di paesaggio montano dove l’artista attualmente vive e lavora.
L’inaugurazione della mostra è accompagnata da due performance in collaborazione con Trouveur Valdotèn (Liliana Bertolo e Vincent Boniface),e le guide alpine Anna Torretta e Giovanna Mongilardi.
Nella prima performance, due cantanti interpretano i suoni registrati dei ghiacciai, mescolando letture e narrazione di leggende con poesie locali che toccano il rapporto tra uomo e ambiente montano. Nella seconda, due guide alpine eseguono una sessione di esercizi fisici a trave e movimenti di allenamento e riscaldamento tipici per la preparazione di un’arrampicata ad alta quota».

 

 

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