-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Un articolato calendario di mostre, dall’arte antica a quella contemporanea, dando voce alle varie anime che compongono i Musei Civici di Venezia. E investimenti strutturali, come nuovi allestimenti e progetti di ampliamento e monitoraggio. La Fondazione MUVE, istituita nel 2008 dal Comune di Venezia, ha presentato il programma del 2023 e, da Vittore Carpaccio e Carla Accardi, passando per Marc Chagall, sembra proprio che ci sarà molto da vedere.
Secondo quanto dichiarato dalla Presidente della Fondazione MUVE, Mariacristina Gribaudi, questa fioritura di eventi è stata però preparata da un lavoro organizzativo strutturato e potendo contare su una base solida di risorse autonome, per una copertura fino al 96% del fabbisogno economico finanziario, che sono state generate dalle stesse attività dei musei che, negli ultimi cinque anni, sono stati visitati da oltre 13 milioni di persone. «È un riconoscimento del lavoro di efficientamento, gestione oculata, interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e di investimenti strategici che viene, di anno in anno, apprezzato dai tanti visitatori che quotidianamente frequentano le sedi museali in centro storico e nella terraferma», ha affermato Gribaudi, che ha sottolineato il ruolo del personale: «Oltre allo staff di conservatori, curatori e professionisti dei vari settori museali, la Fondazione conta circa 500 persone che ogni giorno accolgono e forniscono servizi e assistenza ai visitatori che arrivano da tutto il mondo».
Gli interventi
Tra i diversi interventi strutturali in programma per il 2023, dunque, il nuovo allestimento del piano terra di Ca’ Rezzonico, che aprirà a giugno e che andrà a bissare quello, recentemente concluso, di Palazzo Fortuny. E poi l’ampliamento del Museo del Vetro a Murano, il nuovo volto del Centro Candiani a Mestre, che sarà oggetto di un ampio intervento di restyling. In calendario anche l’apertura della Quadreria di Palazzo Ducale, i cui apparati decorativi sono tati messi sotto monitoraggio e sottoposti a interventi di riqualificazione. Sotto osservazione e studio anche la Torre dell’Orologio, entrata tra i quattro progetti europei di Hyperion, il programma che ha l’obiettivo di sviluppare nuovi strumenti e tecnologie per la difesa dei beni culturali dalle minacce climatiche e naturali.
Musei Civici di Venezia: le mostre del 2023
Per quanto riguarda le mostre, attesa per la monografica su Carpaccio al Palazzo Ducale, in apertura il 18 marzo. Il 28 aprile, al Museo Correr aprirà “Carla Accardi. 1924-2024. Un omaggio”. In programma dal 29 settembre, al Centro Candiani di Mestre, la mostra “Chagall. Il colore dei sogni” che, dopo Kandinskij, continua sulla scia delle grandi mostre dedicate ai maestri della modernità. Partendo dal capolavoro conservato nelle raccolte di Ca’ Pesaro Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Rabbino n. 2 o Rabbino di Vitebsk (1914-1922), acquisito dal Comune di Venezia alla Biennale del 1928, la mostra intende indagare il portato rivoluzionario dell’arte di Chagall come pittura del sogno e come trionfo della fantasia creatrice.
Il 21 ottobre sarà la volta della mostra sul “Ritratto Veneziano dell’Ottocento”, a Ca’ Pesaro, che si ricollega idealmente all’omonima e storica mostra organizzata nel 1923 da Nino Barbantini, primo Direttore della Galleria d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro. Al Padiglione Venezia della Biennale e a Forte Marghera ritorna poi “Artefici del nostro tempo”, l’iniziativa dedicata alla promozione dei lavori dei giovani autori emergenti. Sempre a Forte Marghera sta prendendo forma il Parco delle Sculture che, riunendo opere a cielo aperto realizzate da autori nazionali e internazionali, si inserirà nei circuiti dei parchi di sculture italiani ed europei, come Arte Sella in Trentino o il Parco delle Sculture del Chianti.