Cristina Parrella, ph. Daniele Molajoli
Cristiana Perrella è stata nominata direttrice del MACRO, il museo gestito dall’azienda speciale PalaExpo del Comune di Roma. La notizia è stata resa pubblica oggi durante una conferenza stampa al Campidoglio. Ad agosto 2024 era stato aperto il bando per individuare la nuova direzione dopo quella di Luca Lo Pinto, in carica dal 2020 fino a dicembre 2024 (qui l’intervista in cui racconta i suoi anni di direzione).
La rosa dei finalisti, che inizialmente doveva comprendere tre candidature ma successivamente è stata raddoppiata, comprendeva Johanne Affricot e Lucrezia Cippitelli, Maria Alicata, Cecilia Canziani e Ilaria Gianni, Annamaria Cestelli Guidi e Lorenzo Romito, Florence Derieux e, appunto, Cristiana Perrella, il cui nome già circolava da tempo tra i più probabili. La Commissione, nominata da Palaexpo, era composta da Federica Pirani, Direttrice della Direzione Patrimonio artistico delle ville storiche della Sovrintendenza Capitolina, Laura Iamurri, professoressa ordinaria di Storia dell’Arte contemporanea dell’Università Roma Tre, Carla Subrizi, professoressa di Storia dell’Arte contemporanea dell’Università la Sapienza, Daniela Lancioni, curatrice senior Palaexpo, Fabio Merosi, Direttore generale Azienda Speciale Palaexpo.
«Sono molto felice di tornare alla direzione di un museo e in particolare, di farlo a Roma, che è la mia città», ha dichiarato Perrella, commentando la sua nomina alla direzione del MACRO. «Le istituzioni culturali, oggi più che mai, possono giocare un ruolo importante, quello di espandere il pensiero, di porre domande, di articolare un discorso critico che aiuti a interpretare le questioni centrali del nostro tempo, offrendo, grazie alle arti e agli artisti, prospettive inedite e sfaccettate», ha continuato la neodirettrice, ringraziando Luca Lo Pinto e tutto il suo team per il lavoro svolto, permettendole così «Di arrivare in un museo che ha operato già in questo senso, con una coerenza e una visione fuori dal comune, costruendo intorno a sé una comunità e allo stesso tempo acquisendo un posizionamento internazionale».
La nomina di Cristiana Perrella al MACRO, per quanto di indubbio valore, arriva comunque tardiva rispetto al termine del mandato del precedente direttore, redendo di fatto difficoltosa la possibilità di continuità per un museo che, negli ultimi anni, ha già dovuto affrontare diverse sfide, di cui varie spesso disputate sulla bilancia della politica piuttosto che sui piani dell’arte e della cultura.
Ed è proprio sulla continuità che vuole insistere Perrella: «È mia intenzione lavorare il più possibile in continuità con quanto realizzato negli ultimi cinque anni e fare delle basi poste finora la premessa per un museo che sia insieme accogliente e radicale, generoso e all’avanguardia, e che sia fortemente orientato a rendere l’arte contemporanea significativa e vicina per un pubblico quanto più ampio possibile».
Nata a Roma nel 1965, Cristiana Perrella ha iniziato la sua carriera presso la British School di Roma, dove ha diretto il programma di arti contemporanee dal 1998 al 2008. Successivamente, ha collaborato con istituzioni prestigiose come il MAXXI di Roma e la Fondazione Prada di Milano. È stata tra i curatori della 16ma Quadriennale, curatrice del Festival delle Arti Performative VIVA e per la Fondazione Golinelli di Bologna ha realizzato diverse mostre dedicate al rapporto tra arte e scienza.
Nel 2018, è stata nominata direttrice del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, incarico che ha ricoperto fino al 2021. Durante la sua direzione, ha curato mostre di artisti di rilievo come Jeremy Deller, Chiara Fumai e Rirkrit Tiravanija, contribuendo significativamente a riposizionare il museo toscano nel panorama artistico italiano, nonostante la revoca dell’incarico da parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana.
Nel 2023 è stata curatrice di PANORAMA L’AQUILA, la terza edizione della mostra diffusa itinerante organizzata dal comitato delle gallerie d’arte italiane ITALICS. Dal 2022 è direttrice artistica del Milano Design Film Festival. Per il 2025 è curatrice del programma di Conciliazione 5, il nuovo spazio espositivo del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede inaugurato a Roma, in via della Conciliazione, in occasione del Giubileo.
Fino al 2017, il MACRO ha fatto parte del sistema Musei in Comune della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, mentre dal 2018 la gestione è stata affidata all’Azienda Speciale Palaexpo, ente strumentale di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, attualmente presieduta da Marco Delogu e sotto la cui egida ricadono anche il Mattatoio (Padiglione 9a, 9b e Pelanda) e Palazzo delle Esposizioni.
Il museo si trova in via Nizza, nel quartiere Trieste-Salario e occupa parte del complesso impiegato fino al 1971 dalla Società Birra Peroni e realizzato da Gustavo Giovannoni. Cessate le attività del Birrificio, nel 1974 la Società elaborò insieme al Comune di Roma un piano di recupero con inclusa la cessione, avvenuta nel 1982, di una sua parte al Comune stesso per la realizzazione di servizi pubblici di quartiere.
Tra il 1995 e il 1999 si svolsero i lavori di recupero del complesso, esempio di archeologia industriale urbana, mentre nel 2000 fu bandito un concorso di progettazione di ridefinire l’intera struttura, con nuovi spazi adatti alla produzione artistica contemporanea. Il concorso fu vinto dall’architetta francese Odile Decq, che ha conferito al MACRO l’aspetto che ha oggi, caratterizzato da una molteplicità di spazi e di raccordi. La superfice complessiva è di circa 14mila metri quadrati, mentre le sale espositive occupano 4350 metri quadrati e sono collegati al foyer, all’auditorium e alla terrazza da scalinate, ascensori, ballatoi e passaggi.
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