Ancora buona notizie per tutti gli appassionati e gli studiosi di fotografia: dopo il salvataggio degli Archivi Alinari di Firenze, che continueranno a essere fruibili al pubblico negli spazi di Villa Fabbricotti, anche Torino avrà il suo museo dedicato. A Palazzo Turinetti, storico edificio in piazza San Carlo e già sede legale di Intesa Sanpaolo, saranno avviati i lavori, su progetto dell’architetto Michele De Lucchi, per costruire un nuovo museo completamente dedicato alla fotografia. La sede diventerà così il quarto polo museale nell’ambito delle Gallerie d’Italia, dopo Milano, Napoli e Vicenza.
Il progetto sarà presentato nel dettaglio il 14 gennaio, dal presidente Emerito di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, dal presidente Gian Maria Gros-Pietro e da Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO. Alla cerimonia interverranno anche il sindaco di Torino, Chiara Appendino, e il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
Le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo rappresentano un’eccellenza dell’arte e della cultura, in Italia. Il progetto partì nel 1999, con l’apertura della prima sede espositiva a Vicenza, a Palazzo Leoni Montanari, edificio barocco risalente al 1678, all’interno del quale sono conservati, tra l’altro, diversi capolavori della pittura veneta del Settecento e una collezione di antiche icone russe.
Nel 2007 fu la volta della seconda sede, a Napoli, a Palazzo Zevallos Stigliano, la cui costruzione fu avviata nel 1639, dal ricchissimo mercante spagnolo Giovanni Zevallos. Qui sono conservate oltre 120 opere, tra cui il Martirio di Sant’Orsola, l’ultimo dipinto realizzato da Caravaggio prima della morte. Come vi raccontavamo, però, la collezione qui esposta sarà spostata nell’adiacente edificio del Banco di Napoli, a causa di lavori di adeguamento alle norme di sicurezza.
Nel 2012, infine, aprì la sede delle Gallerie d’Italia a Milano, in Piazza Scala, tra Palazzo Brentani, Palazzo Anguissola Antona Traversi e l’ex Banca Commerciale Italiana. In quest’ultimo edificio è ospitata una selezione di opere del Novecento appartenenti alla collezione Intesa Sanpaolo, nell’ambito del progetto espositivo Cantiere del ’900.2.
L’ultima sede, interamente dedicata alla fotografia, sarà dunque a Torino e, ancora una volta, in una splendida cornice. Palazzo Turinetti fu commissionato dal Marchese Giorgio Turinetti di Priero, banchiere del Ducato di Savoia, nel ‘600. Dal 1963 ospita la Direzione di Banca Sanpaolo, tra arredi, boiserie, stucchi, specchiere e preziosi intagli che conservano l’originario sapore barocco e tardo barocco piemontese degli interni.
I cantieri del nuovo museo di fotografia partiranno nei prossimi mesi e nelle intenzioni di Michele Coppola, direttore della sezione Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo, si dovrebbero chiudere in due anni. Dei 6mila metri quadrati del nuovo museo, 3mila saranno riservati a mostre e altre attività espositive temporanee. Il nuovo museo ospiterà anche la collezione di fotografia di Intesa Sanpaolo, di cui fa parte l’Archivio dell’agenzia Publifoto Milano che, acquisito da Intesa Sanpaolo nel 2015, comprende circa 7 milioni di immagini riguardanti eventi, personalità e luoghi, dagli anni ‘30 agli anni ‘90.
Auspicabile una stretta collaborazione con Camera – Centro Italiano per la fotografia, altro museo torinese che, negli ultimi anni, si è imposto all’attenzione grazie a mostre molto curate ed eleganti. Proprio da Camera, di cui Intesa Sanpaolo è socio fondatore, è stata presentata, ad aprile 2019, “Nel mirino – L’Italia e il mondo nell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo 1939-1981”, mostra a cura di Aldo Grasso e Walter Guadagnini e prima ricognizione strutturata dello straordinario patrimonio dell’Agenzia Publifoto.
A settembre 2019, inoltre, l’Archivio storico Intesa Sanpaolo ha partecipato a “Cortona On The Move” festival internazionale di fotografia, con “Paesaggio umano. L’Italia del ‘900”, mostra curata da Arianna Rinaldo, con la supervisione scientifica di Barbara Costa e la ricerca iconografica di Maura Dettoni. Una esposizione che ha raccontato la storia italiana, dal disastroso terremoto di Messina e Reggio Calabria del 1908, al periodo del boom economico.
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Molto bene! Complimenti per l'ottima iniziativa e grazie di cuore.!
È possibile presenziare, il 14 gennaio alla presentazione del progetto?
Grazie, verrei volentieri.
Elsa Gregorio Cuneo.