30 maggio 2020

La Fase 2 dei musei di Macerata è gratis per tutti, dal 30 maggio

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Fase 2: a Macerata, una riapertura d'insieme e gratuita di tutti i musei civici, per favorire la socialità controllata che gli spazi culturali sanno offrire

Palazzo Buonaccorsi

Per inaugurare questa Fase 2, i musei civici di Macerata riaprono in sicurezza e con ingresso gratuito fino al 30 giugno. Ma solo nei fine settimana, dal venerdì alla domenica, con apertura speciale l’1 e 2 giugno, dalle 10 alle 19 con orario continuato. È questo il piano delineato dal capoluogo delle Marche per la ripartenza dopo il blocco dovuto all’emergenza Covid-19: spalancare le porte dei musei come un’unica città diffusa.

Un’iniziativa d’eccezione, mai realizzata nel passato, allo scopo di dare un segnale forte che incoraggi a continuare sulla strada integrata dell’offerta culturale a livello regionale, come spiega il sindaco Romano Carancini. Aggiungendo che «Riaprire i musei è accelerare il passo verso la riappropriazione del noi dopo il distanziamento, in totale sicurezza per vivere la visita in serenità». Con l’ulteriore obiettivo di favorire la socialità controllata che gli spazi culturali garantiscono, la voglia di stare assieme e di scoprire bellezza, arte e storia.

Palazzo Buonaccorsi, Museo delle carrozze

Tutti i musei di Macerata aperti per la Fase 2

A Macerata sarà possibile tornare a visitare, già dal 30 maggio: i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi con il Museo della Carrozza, l’elegante Pinacoteca di Arte Antica, la suggestiva Galleria dell’Eneide, l’interessante collezione di arte moderna, la tenera Madonna con il Bambino di Carlo Crivelli e l’Adorazione dei Magi attribuita al Tintoretto; l’Arena Sferisterio, straordinario e unico teatro all’aperto semicircolare di oltre 2400 posti, oggi sede di prestigiose manifestazioni musicali; l’Area archeologica Helvia Recina con le rovine monumentali del teatro romano e i resti dell’antica città di Ricina; l’Ecomuseo di Villa Ficana, che valorizza il borgo di case di terra e paglia adagiato su un pendio collinare della periferia di Macerata, sopravvissuto alla cementificazione selvaggia, oggi punto di riferimento per chi si occupa di terra cruda, architettura vernacolare e architettura sostenibile.

Per garantire la massima sicurezza dei visitatori è previsto l’accesso contingentato negli spazi e si dovranno rispettare alcune semplici regole: indossare la mascherina in ogni sede, igienizzare le mani con i prodotti messi a disposizione, rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro con gli altri visitatori.

Ecomuseo Villa Ficana

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