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Gli inediti di Luigi Spazzapan del fondo Biolcati-Corgnati, alla Galleria Regionale di Gradisca d’Isonzo
Musei
di redazione
Fino al 13 marzo 2022 a Gradisca d’Isonzo, a pochi chilometri da Gorizia, la Galleria Regionale d’Arte contemporanea Luigi Spazzapan presenta al pubblico cinque opere inedite di Luigi Spazzapan (1889, Gradisca d’Isonzo – 1958, Torino) del fondo “Milva Biolcati – Maurizio Corgnati”, donate da Martina Corgnati, «storica dell’arte e figlia della grande cantante e attrice teatrale di Goro e del noto regista, documentarista e scrittore di Torino», come ha ricordato il museo.
Le opere sono Pesci sul tavolo (1932), La camicia bianca (1935 c.), Deposizione (con angelo)(1945), Cosma e Damiano benedicenti (1951), Santone (evangelista) (1955-56), «opere che rappresentano in modo significativo gran parte del percorso artistico e di ricerca di Luigi Spazzapan, il quale, dopo il periodo di attività svolta nell’Isontino dal 1928, si trasferì a Torino rimanendovi per tutta la vita». In questa occasione – ha proseguito il museo – le opere del fondo “Milva Biolcati – Maurizio Corgnati” sono esposte «assieme a una selezione di sue opere appartenenti alle collezioni Giletti e Citelli, in un allestimento che ripercorre l’intero iter artistico di Spazzapan: dai primi richiami all’Espressionismo che si condensano nell’incisività del segno e nella forza del colore, ai tratti più morbidi di derivazione impressionista francese, verso i quali l’artista virò dopo l’arrivo a Torino; dalle strutturazioni geometriche degli anni ’40, all’ultima fase informale, tutta puntata sulla predominanza del colore sulla linea».
Visto il significato che la donazione riveste per il museo, per tutta la durata della mostra l’ingresso alla Galleria Spazzapan sarà gratuito.
Le parole di Martina Corgnati
Martina Corgnati ha spiegato, nelle sue parole diffuse dal museo, il legame tra queste opere e la sua famiglia: «Mio padre, prima di sposarsi, dormiva col Gatto sopra alla testata del letto, mentre paesaggi, ritratti e nature morte, i Valentini e i Santoni erano appesi a quadreria dal soffitto al pavimento delle abitazioni dove da scapolo, risiedeva. Chiaro che, una volta accasatosi piuttosto tardi, – aveva 44 anni – con mia madre quasi ragazzina, i quadri si trasferirono in buona parte nella nostra casa di corso Re Umberto a Torino. E anche Milva, giovane promessa della musica italiana e fin lì del tutto ignara di arte e pittura, incominciò ad apprezzarne la forza, l’intensità espressiva.
Mia madre non ha potuto conoscere Luigi Spazzapan, visto che alla morte dell’artista, nel febbraio del 1958, lei aveva solo diciott’anni e non era ancora arrivata a Torino. La sua pittura, però, si può dire che fosse entrata in lei, tanto che, dopo la separazione e il trasferimento a Milano, i dipinti che ora approdano a Gradisca d’Isonzo hanno costituito il suo paesaggio domestico per cinquant’anni, senza essere mai una volta spostati, prestati o messi in dubbio. Il Santone blu in sala, i Pesci sul tavolo da pranzo, la Deposizione sulla testata del suo letto.
Per questo come storica dell’arte e figlia di questa coppia a suo modo straordinaria, desidero che la mia donazione costituisca il fondo “Milva Biolcati – Maurizio Corgnati” alla Galleria Spazzapan di Gradisca d’Isonzo: un fondo che da parte mia vuole essere omaggio permanente alle figure di mio padre, per la sua cultura, generosità e umana condivisione dei valori dell’arte, e di mia madre, per il suo grande viaggio nella musica e nella vita. Viaggio che l’aveva portata anche da queste parti con la Variante di Lüneburg, il romanzo di Paolo Maurensig musicato da Valter Sivilotti e adattato da Walter Mramor, che aveva magistralmente interpretato».
Tre domande a Lorenzo Michelli, curatore e conservatore della Galleria Regionale d’Arte contemporanea Luigi Spazzapan
Che cosa significa per la Galleria Regionale d’Arte contemporanea Luigi Spazzapan accogliere il fondo “Milva Biolcati – Maurizio Corgnati”?
È una eredità che viene trasferita all’ente pubblico a dimostrazione che ci sono ancora persone illuminate che credono nelle istituzioni e nella potenzialità dei musei. Martina Corgnati è una di queste».
Come si colloca questa mostra nella programmazione della Galleria?
Ma una grande attenzione è data alla produzione di nuove mostre che mettano a confronto le opere e Spazzapan con poetiche ed espressioni di altri artisti in qualche modo a lui collegati».
Quali saranno le prossime mostre?
«La prossima mostra si aprirà il 6 maggio (fino al 18 settembre 2022) e si inserisce in un ampio progetto dedicato all’autoritratto e al ritratto promosso dall’ERPAC – Ente Regionale Patrimonio del Friuli Venezia Giulia che vede riuniti nella progettazione il Museo di Palazzo Attems Petzenstein di Gorizia e il Magazzino delle Idee di Trieste assieme alla Galleria Spazzapan. Questa ospiterà la mostra “Artista + Artista. Il Ritratto”, una mostra d’arte contemporanea che vedrà riuniti interventi di artisti di ricerca legati al Friuli Venezia operare nel segno della partecipazione e della presenza nel sistema artistico attuale».
Da Rai Teche alla postazione in realtà virtuale
Nel percorso espositivo, ha ricordato il museo, due importanti collaborazioni arricchiscono l’esperienza dei visitatori. «Grazie alla collaborazione di Rai Teche, – ha spiegato il museo – nel corso della mostra è proiettato il film Ricordo di Luigi Spazzapan, realizzato da Maurizio Corgnati nel 1956, prezioso documento audiovisivo con testimonianze storiche, tra gli altri, di Lionello Venturi e Jettà Donegà. […] Ad arricchire ulteriormente gli spazi della Galleria e il percorso-mostra, – inoltre – è stata attivata la postazione permanente “Spazzapan VR”, a cura della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e realizzata da IKON digital Farm: un ulteriore step all’interno del programma triennale CariGO GREEN³ – avviato nel 2018 e realizzato con il fondamentale contributo di Intesa Sanpaolo – dove spiccano innovative soluzioni digitali applicate alla fruizione dei territori (Carso, Collio, Valle dell’Isonzo), come la digital landscape, estensione digitale del paesaggio. In particolare, l‘esperienza virtuale proposta nella postazione VR–Virtual Reality di Galleria Spazzapan consente al visitatore di affrontare con cuffie e visore un viaggio sorprendente, altamente immersivo ed emozionale nel mondo di Luigi Spazzapan, nella genesi del suo segno pittorico e della sua arte,accompagnati da pensieri e note tratte dalla sua autobiografia».