Da un punto di vista cronologico sembrano distanti secoli ma, in effetti, la distanza che li separa è di appena pochi metri, considerando che l’arte è tutta e sempre contemporanea. MANN – Museo Archeologico Nazione di Napoli e MADRE – Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina annunciano la firma di un protocollo d’intesa per sviluppare un progetto condiviso e dal respiro triennale. D’altra parte, il museo di via Settembrini con l’archeologia ha già una lunga storia, iniziata con “Pompei@Madre”, mostra dalla quale è nata la piattaforma online Pompeii Commitment. E il MANN non è stato da meno: negli ultimi anni, infatti, le prestigiose sale del museo – uno dei più visitati in Italia, pre Covid, chiaramente – hanno ospitato molti progetti d’arte contemporanea, pur di livello eterogeneo ma con convinzione.
«MANN e Madre non intendono solo sviluppare le connessioni tematiche esistenti tra archeologia ed arte contemporanea, in un percorso già precedentemente sperimentato con singole esposizioni, ma soprattutto fare rete per aiutare lo sviluppo di un vero distretto culturale», hanno spiegato il Direttore del MANN, Paolo Giulierini, e la Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee che gestisce il Museo Madre, Laura Valente.
L’apertura simbolica di questo nuovo ciclo di collaborazione tra il MANN e il MADRE si tiene oggi, 30 dicembre 2020, con una proiezione che, fino al 10 gennaio 2021, animerà le facciate di entrambi i musei, chiusi per le note disposizioni di sicurezza per il Covid-19. Le immagini che scorreranno sono quelle di alcuni capolavori dell’archeologia custoditi al MANN, dal Toro Farnese alla Venere Callipigia, dalla Battaglia di Isso alla Flora, dalla Megalografia di Boscoreale al Cavallo Mazzocchi, in dialogo con le opere firmate dai maggiori protagonisti dell’arte contemporanea della collezione del MADRE, come Mimmo Paladino, Francesco Clemente, Daniel Buren, Rebecca Horn, Mathilde Rosier e Jannis Kounellis.
Ma il 2021 si annuncia ricco di aspettative, con un nuovo programma di attività che avrà come tema centrale il Mediterraneo. Il protocollo d’intesa includerà anche percorsi di formazione di nuove professionalità, summer school e residenze, destinate a studenti universitari e giovani creativi, nonché borse di studio e premi per alunni, ricercatori e artisti.
«La collaborazione, già a partire dal 2021, si concretizzerà, così, in progetti espositivi integrati pienamente nel quartiere, con attività didattiche e di inclusione per le giovani generazioni. Il primo anno la progettualità ruoterà attorno al tema del Mediterraneo. E coinvolgerà i massimi esperti e curatori ma anche giovani creativi under 35 (e Museo Futuro, la masterclass online di museologia sperimentale, promossa dal Madre, va in questa direzione, ndr) proprio in nome di un’archeologia contemporanea che sappia far dialogare segni, relazioni e visioni differenti», hanno concluso Giulierini e Valente.
Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…
Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…
La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…
Si intitola “Lee and LEE” e avrà luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…
Un'artista tanto delicata nei modi, quanto sicura del proprio modo d'intendere la pittura. Floss arriva a Genova in tutte le…
10 Corso Como continua il suo focus sui creativi dell'arte, del design e della moda con "Andrea Branzi. Civilizations without…