Tre storiche istituzioni museali di Napoli si riuniscono, per aprire le porte all’accessibilità: Il Museo Cappella Sansevero, il Pio Monte della Misericordia e il Complesso Museale di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco entrano nella rete Museo per tutti, diventando così accessibili anche alle persone con disabilità intellettiva. Ideato e realizzato da L’abilità Onlus in collaborazione con Fondazione De Agostini, Museo per tutti si propone di costruire percorsi e strumenti specifici all’interno di musei e luoghi d’arte e di cultura, per consentire la completa fruizione delle opere d’arte anche alle persone con disabilità intellettiva, sia bambini sia adulti, favorendo l’accesso alla cultura e alla bellezza.
«Sono luoghi simbolo di Napoli, legati alla sua storia culturale e sociale», così Carlo Riva, direttore di L’abilità Onlus e responsabile di Museo per tutti. «Aprire alle persone con disabilità intellettiva questi musei ci rende molto orgogliosi: riusciamo a mettere a disposizione per questo pubblico un pezzo del patrimonio della città davvero unico, simbolico, antropologico», ha continuato Riva, entrando nello specifico delle attività svolte: «La peculiarità di un intenso lavoro educativo dell’équipe di Museo per tutti e condiviso minuziosamente con la competenza degli operatori dei tre luoghi ha consentito di aprire nuove esperienze cognitive ed emotive per le persone con disabilità intellettiva. Museo per tutti ha affrontato parole, concetti, vissuti della città di Napoli che non abbiamo voluto fossero preclusi a bambini ed adulti con disabilità. Anima e purgatorio, allegoria e mistero, misericordia e Quadreria sono diventati un nuovo vocabolario di parole e immagini per persone che potranno così fruire di questo patrimonio con facilità e autonomia».
Da oggi, dunque, questi tre musei, tutti visitatissimi e ognuno con il proprio patrimonio di inestimabile valore – dal Cristo Velato di Cappella Sansevero alle Sette opere di Misericordia di Caravaggio al Pio Monte, fino alle decorazioni barocche della chiesa del Purgatorio ad Arco – avranno al loro interno anche un percorso dedicato alle persone con disabilità intellettiva e alle loro famiglie in una logica di inclusione. Per ognuno dei tre luoghi d’arte, l’équipe di Museo per tutti ha realizzato, con il supporto del personale dei musei, una guida accessibile, scaricabile gratuitamente on line e disponibile anche in loco, che permette al visitatore di vivere un’esperienza inclusiva all’interno dei musei. Grazie alla guida, infatti, il visitatore con disabilità intellettiva può fruire della visita in autonomia o con il suo accompagnatore (genitore, insegnante, educatore) senza stress e insieme agli altri visitatori.
«Grazie al progetto Museo per tutti, abbiamo avuto ancora una volta – dopo le precedenti esperienze con iniziative come Sansevero in LIS e Descrivedendo Sansevero – l’opportunità di interrogare il patrimonio artistico di cui siamo custodi e di guardarlo sotto una diversa luce, recuperandone sempre nuovi significati e prospettive. Il vero valore aggiunto, in questo caso, è stato l’intenso lavoro di continuo confronto e scambio con gli esperti di L’abilità Onlus, che ci ha indotto a tornare a riflettere sulle allegorie e sui concetti che caratterizzano le opere, fortemente simboliche, della Cappella Sansevero», ha commentato Maria Alessandra Masucci, Presidente e Direttrice Museo Cappella Sansevero.
Per ogni museo, la guida raccoglie la sezione della guida sociale, che consente di prepararsi in occasione della nuova esperienza all’interno dei musei e di familiarizzare con gli spazi museali, offrendo un approfondimento storico sull’ istituzione culturale e sul complesso monumentale, oltre a una selezione di opere della collezione descritte in brevi schede. La guida accessibile è stata redatta in due versioni con linguaggi diversi per raggiungere più casistiche possibili tra coloro che hanno difficoltà nella fruizione: la prima versione segue le regole dell’Easy-to-read, un linguaggio semplificato regolamentato dall’Unione Europea, apposito per la disabilità intellettiva, che favorisce la concentrazione e la comunicazione; la seconda è redatta con i simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa, ovvero un’associazione di testo e simboli/immagini/pittogrammi che permette una comunicazione attraverso lo strumento visivo, adatta alle persone che hanno difficoltà nella produzione e nella comprensione del linguaggio verbale.
«Come Fondazione siamo già presenti a Napoli con alcuni progetti per contrastare la fragilità educativa e facilitare l’inserimento lavorativo, anche in collaborazione con altre fondazioni che operano sul territorio», ha dichiarato Marcella Drago, Segretario Generale di Fondazione De Agostini. «Siamo contenti di poter mettere a disposizione della città, insieme a L’abilità, anche Museo per tutti, un progetto che ci rende particolarmente orgogliosi. Crediamo infatti che offrire alle persone con disabilità intellettiva la possibilità di fruire delle opere d’arte e godere del bello sia importante tanto quanto eliminare le barriere architettoniche che limitano le persone con disabilità fisica. Il nostro impegno per il futuro è rendere Museo per tutti una realtà riconosciuta e diffusa in tutto il Paese».
Con questi tre musei napoletani, il network Museo per tutti si estende ulteriormente su tutto il territorio nazionale, arrivando così ad annoverare 36 tra musei e luoghi di cultura accessibili, tra cui la Pinacoteca di Brera e il Castello Sforzesco a Milano, il Museo Nazionale Romano e il Museo degli Innocenti a Firenze.
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