Categorie: Musei

Palazzo Reale di Napoli, nuove aperture dal Museo al Belvedere

di - 16 Luglio 2024

Grandi lavori a Palazzo Reale di Napoli, con l’inaugurazione del Museo della Fabbrica, una sede espositiva permanente che ripercorre la storia della reggia con opere e supporti multimediali. E poi, con la presentazione del restauro del Belvedere, la riqualificazione dei sottotetti e l’apertura della nuova biglietteria con lo spazio accoglienza. Il Palazzo Reale, che dal 2019 fa parte degli Istituti del Ministero della Cultura dotati di autonomia speciale ed è diretto da Mario Epifani, si candida così a giocare un ruolo di primo piano nel variegato panorama culturale urbano, potendo contare anche su una posizione privilegiata, come epicentro monumentale della città, incastonato tra Piazza del Plebiscito e il lungomare.

Palazzo Reale, Napoli. Foto di Emanuele Antonio Minerva – Ministero della Cultura

Palazzo Reale, un nuovo hub culturale per Napoli

«Il nostro obiettivo è quello di recuperare ogni traccia esistente della storia di Palazzo Reale e raccontarla al visitatore, per ricostruire l’identità di un luogo così stratificato – ha aggiunto Mario Epifani – «Il palazzo è diventato (complice la vicinanza del Teatro di San Carlo e della Biblioteca Nazionale) una sorta di hub culturale, luogo inclusivo e sede di attività non esclusivamente legate alla visita del museo», ha dichiarato Epifani, in occasione di una conferenza stampa alla presenza del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e del Direttore generale Musei, Massimo Osanna.

«Anche grazie a questo nuovo spazio espositivo e di accoglienza, Il Cortile d’Onore diventerà una vera e propria agorà, quasi un pendant più raccolto di piazza del Plebiscito: un luogo di incontro e di eventi, aperto alla città».

La lunga storia di Palazzo Reale, in una mostra multimediale

Curato dall’architetta Almerinda Padricelli e progettato dall’architetto Giovanni Francesco Frascino, il Museo della Fabbrica si inserisce in un più ampio progetto di recupero degli spazi al piano terra che gravitano intoro al cortile d’Onore, così da conferire a questo luogo il ruolo di cerniera tra il Palazzo e la città. Al contempo è stato creato un nuovo foyer con la biglietteria e il guardaroba, spazio di accoglienza, informazione e orientamento.

Palazzo Reale, Napoli. Foto di Emanuele Antonio Minerva – Ministero della Cultura

Nel Museo è allestita un’esposizione permanente che introdurrà i visitatori alla lunga storia del complesso monumentale. La costruzione dell’edificio iniziò a partire dal 1600, per raggiungere il suo aspetto definitivo nel 1858. Fu residenza dei viceré spagnoli e poi austriaci e, quindi, della dinastia borbonica, dal 1734 al 1860, con la parentesi del Decennio francese dal 1806 al 1815. A seguito dell’Unità d’Italia nel 1861 passò ai Savoia, fino al 1919, quando Vittorio Emanuele III di Savoia lo donò al demanio statale. Collocato al pianterreno, con accesso dal Cortile d’Onore, il museo tiene traccia di queste vicende attraverso l’esposizione di opere e installazioni audiovisive e di rilievi 3D, oltre che dei modellini ottocenteschi degli architetti dell’epoca Antonio Niccolini e Gaetano Genovese, restaurati per l’occasione.

Palazzo Reale, Napoli. Foto di Emanuele Antonio Minerva – Ministero della Cultura

Il museo si chiude con una sorta di tunnel del terrore: uno stretto corridoio in cui sono rievocati i drammatici anni della Seconda guerra mondiale e i bombardamenti che colpirono gravemente Palazzo Reale, secondo la visione concepita dal regista Giuseppe Carrieri.

Al piano nobile, nella Galleria del Genovese, fino al 3 settembre, è allestita la mostra Quatto secoli di storia: la fabbrica di Palazzo Reale, con la curatela del direttore Mario Epifani e l’allestimento dall’architetto Stefano Gei, che prosegue il racconto della storia del palazzo grazie alle opere esposte che lo rappresentano attraverso il tempo e le vicende storiche che ne hanno determinato i cambiamenti.

Palazzo Reale, Napoli. Foto di Emanuele Antonio Minerva – Ministero della Cultura

Le opere esposte, che dialogano naturalmente con quelle esposte nelle sale dell’Appartamento di Etichetta, sono state concesse in prestito in gran parte da istituzioni museali statali napoletane – come il Museo di San Martino, il Museo di Capodimonte, l’Archivio di Stato di Napoli, l’attigua Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III e la Reggia di Caserta – ma anche dai Musei del Bargello di Firenze e dalla Galleria Carlo Virgilio & C. di Roma.

Il Belvedere da scoprire

Presentati anche i lavori di restauro del Belvedere, per una visuale suggestiva e inusuale che, dal tetto di Palazzo Reale, affaccia sul Molosiglio e sul Golfo di Napoli. Realizzato in stile neoclassico durante i lavori commissionati dopo il 1837 da Ferdinando II di Borbone all’architetto Gaetano Genovese, il Belvedere domina la parte meridionale dell’edificio, è ampio circa 150 mq e porta a un’altezza di circa 70 metri. Si affaccia sul Golfo con tre ampie vetrate che si aprono su un balcone delimitato da una ringhiera uguale a quella della balconata su Piazza del Plebiscito.

Palazzo Reale, Napoli. Foto di Emanuele Antonio Minerva – Ministero della Cultura
Palazzo Reale, Napoli. Foto di Emanuele Antonio Minerva – Ministero della Cultura

Attraversando i sottotetti, un percorso condurrà al torrino del Belvedere, un luogo mai aperto al pubblico da quando è stato costruito nel 1837 e che da settembre sarà inserito nei percorsi di visita guidati del Palazzo Reale. Affidati a Francesco Delizia, diretti da Almerinda Padricelli ed eseguiti dalla ditta Modugno, i lavori sono durati un anno e sei mesi e hanno permesso di riaprire questa parte del palazzo che non rientrò nel restauro che già interessò la facciata del Palazzo Reale nel 2016.

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