Sarà Serena Bertolucci la nuova direttrice del Museo M9 di Mestre, che si appresta a entrare in una fase successiva del proprio percorso di crescita e sviluppo. Inaugurato nel 2018 e diretto nell’ultimo triennio da Luca Molinari, il museo antropologico è stato il primo, in Italia, a essere dedicato al racconto e all’archiviazione della storia materiale del ‘900, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie espositive all’avanguardia. Già direttrice di Palazzo Ducale di Genova – il cui bando per la direzione si è chiuso proprio pochi giorni fa, facendo registrare circa 100 candidature – Bertolucci è stata nominata dal consiglio di amministrazione dell’M9, che sceglie così di «Affidarsi ad una gestione che coniuga una marcata competenza manageriale del Museo con la radicata direzione scientifica impostata negli ultimi anni», si legge nel comunicato diffuso agli organi di stampa. Il nuovo incarico partirà ufficialmente dall’1 gennaio 2024.
«È con particolare piacere che saluto l’ingresso di Serena Bertolucci alla direzione di M9», ha dichiarato Michele Bugliesi, presidente della Fondazione di Venezia, sotto la cui egida ricade l’M9. «A chiusura di un ciclo importante lungo il quale, grazie alla guida scientifica di Luca Molinari, il museo è cresciuto guadagnando il ruolo di realtà affermata sul piano nazionale e sapendosi aprire al territorio creando forti legami con le comunità e le istituzioni locali, affidiamo la guida di M9 a una professionista con grande esperienza e altissime competenze sul piano della gestione museale e della programmazione culturale, che si affiancano alla sensibilità e alla passione che ha sempre dimostrato nel corso della sua carriera. La sua nomina segna l’avvio di una nuova fase di vita e, ne siamo certi, di ulteriore crescita del Museo», ha continuato Bugliesi, ringraziando Molinari per il suo «Impegno appassionato» e per i risultati raggiunti.
A ripercorrere le vicende degli ultimi anni – inevitabilmente segnati dall’emergenza pandemica -, è lo stesso Luca Molinari: «Tre anni fa, con il museo vuoto e in piena pandemia, abbiamo portato più di 600 alberi al terzo piano per dire che M9 era vivo e stava rinascendo. Il mio lavoro in questi anni è stato quello di fare diventare M9 una istituzione forte, autorevole e riconosciuta a livello nazionale e per questa opportunità ringrazio la squadra del museo e la Fondazione di Venezia che mi ha offerto questa straordinaria occasione. Le grandi mostre al terzo piano, il lavoro assiduo con le comunità, il rafforzamento dell’area Children e il potenziamento della mostra permanente raccontano del lavoro fatto insieme a dimostrare che il ‘900 è il gradino da cui affrontare il futuro».
Proprio dalla comunità e dal legame con il territorio e dalle possibilità insite nella gestione di un patrimonio di profondo valore storico ma anche di grande importanza per l’attualità, riprenderà la fila del discorso e dei progetti anche Bertolucci: «Sono impaziente di conoscere la comunità di M9 per poter insieme iniziare a ragionare sulle attività future; sono a disposizione dei cittadini di Mestre e Venezia per suggestioni e desideri affinché l’istituzione sia sempre più loro. Sento forte la responsabilità di essere custode di un patrimonio di memoria che oggi più che mai può essere motore di crescita e di innovazione».
Laureata all’Università degli Studi di Genova, con un diploma post laurea in Storia dell’Arte e delle Arti Minori all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Bertolucci ha iniziato la sua carriera nel 1994 come collaboratrice scientifica della Soprintendenza per i beni artistici e storici del Ministero per i Beni Culturali. Nel 2010 è diventata direttrice del Museo e Giardino Botanico di Tremezzo, incarico nell’ambito del quale è stata tra i fondatori della Rete Museale dell’Ottocento Lombardo, per lo studio e la valorizzazione delle raccolte museali. Nel 2015 la nomina a direttrice del Museo Palazzo Reale e della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, oltre che del Polo Museale della Liguria, oggi Direzione Regionale del Ministero della Cultura.
Nel 2019, fortemente voluto dall’ex Presidente Luca Bizzarri, l’incarico alla direzione del Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura di Genova, dove si è occupata anche dell’ideazione, della curatela e della programmazione di manifestazioni cultuali, eventi e mostre, oltre che della supervisione e della direzione di interventi di restauro. Nell’ambito dell’incarico è stata ideatrice del progetto vincitore e project manager di Genova Capitale Italiana del Libro 2023 e ideatrice e responsabile unico del progetto Pnrr Palazzo Ducale sul tema dell’accessibilità.
È stata anche autrice di revisioni del Piano di Gestione del Sito UNESCO Genova “Le strade nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli 2020-2024”, membro del Consiglio di Reggenza della Banca d’Italia in Liguria e del Tavolo della Cultura del Comune di Genova. L’incarico come direttore del Palazzo Ducale di Genova si è concluso nell’agosto 2023. Tra fra gli altri incarichi, fa parte del gruppo di lavoro delle Reti museali ICOM quale responsabile scientifico per la regione Liguria e di numerosi comitati scientifici, commissioni e giurie in numerose regioni d’Italia.
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