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MUSEI CIVICI D’ARTE ANTICA – MUSEO CIVICO MEDIEVALE – MUSEE DE L’OHM
I Musei Civici d’Arte Antica dell’Istituzione Bologna Musei comprendono quattro musei: il Museo Civico Medievale (Palazzo Ghisilardi), le Collezioni Comunali d’Arte (Palazzo Comunale), il Museo Davia Bargellini (Palazzo Davia Bargellini) e il Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi” (Villa Spada).
In una delle testimonianze architettoniche più rilevanti del Rinascimento bolognese, il quattrocentesco palazzo Ghisilardi, ha sede dal 1985 il Museo Civico Medievale. Nelle sale di questo importante edificio sono state riunite opere appartenenti a collezioni che risalgono fino al XVII secolo, fra cui spiccano la raccolta del marchese Cospi, vera e propria summa enciclopedica di mirabilia naturali e artificiali, la raccolta del generale Marsili, composta principalmente da armi, ed infine il fondo Palagi (1860).
Le opere che costituiscono il nucleo più rilevante del museo sono in gran parte testimonianze della vita medievale bolognese, a partire dai manufatti altomedievali dei secoli VII-IX, fino alla grande statua di Bonifacio VIII in lastre di rame dorato, opera di Manno Bandini da Siena (1301), eseguita in ricordo dell’impegno profuso dal Papa per mettere fine alla guerra tra Bologna e Ferrara. Vicino alla scultura trova posto un illustre documento degli inizi del Trecento, il grande piviale di manifattura inglese con Storie della vita di Cristo e della Vergine, esempio tra i più rilevanti di “opus anglicanum”.
Alla consuetudine in uso durante il Medioevo nelle maggiori città universitarie d’Italia di dedicare monumenti funebri scolpiti ai dottori dello Studio non si sottrae neppure Bologna dove questo genere andò diffondendosi rapidamente come è testimoniato dai sepolcri presenti nel museo, nei quali ricorre la tipologia del dottore in cattedra colto nell’atto di impartire lezioni ai suoi studenti (sepolcro di Bonifacio Galuzzi, opera di Bettino da Bologna, arca di Giovanni d’Andrea).
Arricchiscono la raccolta del museo l’ampia selezione di avori francesi ed italiani, preziosi vetri muranesi, un numero considerevole di armi e armature, numerose e rare testimonianze della vita di corte bentivolesca che annoverano, accanto ad oggetti di raffinata manifattura (lo stocco di Ludovico Bentivoglio, il corno bentivolesco, la coppia di fiasche), imprescindibili documenti di scuola ferrarese del XV secolo.
Corpose sezioni del museo sono infine dedicate all’arte della scultura bolognese in bronzo rinascimentale e barocca (modello per il Nettuno del Giambologna, San Michele Arcangelo di Algardi, busto di Gregorio XV Ludovisi di Bernini) e all’arte della miniatura bolognese, con celebri esemplari di corali, statuti delle società d’arte e libri liturgici appartenuti ai secoli XIII-XVI.
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