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Sviluppata nel 2017 da Nadia Campo Woytuk e Stefan Aleksik e ora ufficialmente disponibile nella versione definitiva e stabile, musicScapes è la nuova app che applica l’Intelligenza Artificiale per tradurre la musica che ascoltiamo su Spotify in paesaggi. Si tratta in genere di paesaggi composti da diverse file di catene montuose con un cielo sullo sfondo, che può essere diurno o notturno a seconda di come sono profilati i dati della musica ascoltata.
L’algoritmo che sta alla base di musicScapes raccoglie dati sugli ultimi 50 brani ascoltati dall’utente su Spotify per poi ordinarli in una serie di categorie dalla cui combinazione emergono gli elementi per costituire i paesaggi.
Una prima categorizzazione, per esempio, è la divisione dei brani in allegri o tristi, che dipende dalla prevalenza nella struttura del brano di accordi maggiori o minori. A partire da questa distinzione, musicScapes restituirà un paesaggio rispettivamente diurno o notturno. In maniera simile, la tonalità dei brani viene elaborata per produrre i colori del paesaggio, che possono essere caldi e accesi o freddi e oscuri.
Ancora, i dati relativi al genere musicale, ossia alla velocità, alle frequenze, alla potenza dei suoni, definiscono il tipo di paesaggio. Brani energici, per esempio rock, genereranno fitte e alte montagne frastagliate mentre a brani più calmi, come nel pop, corrisponderanno morbide colline e pianure.
Infine, la complessità e la profondità dei paesaggi dipende dalla frequenza con cui si utilizza Spotify: tanto più spesso ascoltiamo musica e tanto più numerose saranno le file di montagne del nostro panorama musicale. Per chi, poi, fosse curioso di sapere come mai ha ottenuto certi tipi di paesaggi, l’app fornisce anche le spiegazioni dei tratti che sono andati a costituirlo.