Beatrice Martini è una giovane e intraprendente musicista di 23 anni. Il suo obiettivo è portare fuori dal contesto classico il suo strumento, l’arpa, interpretando classici contemporanei. Quest’estate pubblicherà il suo primo disco in uscita su This Is It, Forever, neonata etichetta che inaugura il proprio catalogo con questa produzione. L’artista è attiva come performer con un paio di progetti, uno dei quali compreso nel cd 3 pollici 3 meters, 6 minutes, 12 ways to listen to white sounds, che documenta l’omonima performance eseguita due anni fa a Bergün, in Svizzera, dove operava su alcune bottiglie in vetro diversamente riempite, facendole risuonare con movimenti minimali del corpo (anche questo breve lavoro è edito da This Is It, Forever).
Abbiamo assistito ad una sua esibizione dal vivo all’interno dei locali di Sound Metak, nel quartiere Isola, a Milano. Sound Metak è principalmente un negozio di strumenti musicali, gestito dal musicista Xabier Iriondo (impegnato in progetti tra cui Uncode Duello, Tasaday, Polvere) ma anche un luogo singolare, quasi unico, dove si trovano strumenti elettroacustici, chitarre vintage, numerosi dischi (tra i suoni delle radici, sino ai suoni contemporanei) e marchingegni costruiti a mano. A partire dalla sua apertura un anno e mezzo fa Sound Metak ha inaugurato l’ottima abitudine di ospitare tutte le settimane -al sabato- esibizioni musicali dal vivo che possono spaziare dall’avanguardia alle musiche tradizionali, creando situazioni interessanti e molto intime in cui musicisti di diversa estrazione hanno la possibilità di confrontarsi, esibirsi e condividere informazioni.
Il concerto di Beatrice Martini è costruito sulla traccia dei brani che saranno inclusi nel disco (composizioni di Raymond Murray Schafer, Bernard Andrès e Henriette Renié) tutti strutturati attorno all’arpa e a una serie di piccole percussioni le quali, nella prima parte del concerto, intervengono come stacchi o come passaggi ritmici, spezzando la melodia delle corde, o scatenando brevi virate schizofreniche. La seconda parte del concerto è invece dedicata ai brani per arpa sola, pescando nel repertorio dell’ultimo secolo: una buona selezione di musica contemporanea, resa semplice ed essenziale nell’interpretazione della giovane musicista. La location ha regalato un fascino del tutto particolare all’esibizione: Beatrice Martini ha suonato infatti in mezzo agli strumenti esposti nei piccoli locali (chitarre elettriche, steel guitar e strumenti vintage) e la presenza di tutto questo legno ha contribuito ad arricchire la performance sia sul piano sonoro che su quello della suggestione.
link correlati
Myspace di Beatrice Martini
sito di This Is It, Forever
sito di Sound Metak
fabio battistetti
decibel – sound art e musica elettronica – è un progetto a cura di alessandro massobrio
[exibart]
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