A partire dai primi anni ’80, il percorso artistico di Saverio Evangelista si è sempre sviluppato su due canali: da un lato la produzione di video, immagini, installazioni e dall’altro la musica, che spesso si lega a contesti performativi.
L’esperienza sia musicale che visiva di Evangelista, come spesso afferma, ha come principali riferimenti la biologia, l’architettura e la tecnologia. L’attenzione verso i modelli biologici, di cui egli cerca di cogliere le regolarità, le costanti, presenti ad esempio in fisica (i frattali), in matematica e nelle scienze in generale, permette di istituire un parallelo tra le strutture scientifiche e le immagini artistiche. “Gli scienziati creano immagini che vivono di un’inconsapevole bellezza”, ed Evangelista si rifà a questo tipo di cose ricreandole in doppi fittizi ad esse ispirati.
Il parallelo architettura-musica è invece realizzato attraverso la spazializzazione del suono all’interno di ambienti. C’è infine il discorso sulla tecnologia, ma in un senso ben preciso: la tecnologia che rivolge lo sguardo verso se stessa. Quest’ultimo punto può essere esemplificato con l’uso del minidisc come registratore di suoni. Nel tentativo di carpire i suoni dell’ambiente, siano essi generati da frigoriferi, ventilatori o da impianti dell’aria condizionata, il minidisc se avvicinato alla sorgente stessa del suono genera dei clicks che ne rivelano il meccanismo di funzionamento: è in questo senso che la tecnologia rivolge lo sguardo verso se stessa.
“Ma l’aspetto più affascinante– ci dice Evangelista – è il misterioso legame che esiste tra fisica del suono e risultato estetico. A differenza di un approccio più accademico, dove la produzione parte da un codice predefinito, io preferisco fare un passo indietro e soffermarmi sul modo in cui il suono viene generato: la forma dell’onda, la vibrazione elettrica e tutte le modalità di generazione “spontanea” di suoni hanno in se stesse un carattere musicale, purché però la si sappia riconoscere”.
Tra le performance-concerto di Evangelista ricordiamo SoundWaves, presentata a Roma nel corso del 2003 e che consiste nella generazione di forme d’onda al computer, tracciate usando una penna ottica o un mouse. “Lo spettatore vede ciò che l’autore-esecutore sta facendo in diretta, perché l’uscita video del computer è collegata ad un videoproiettore, che ne restituisce l’immagine. L’ascoltatore è anche osservatore e l’obiettivo della performance è quello di far cogliere il legame tra gesto, risultato grafico e risultato sonoro”.
Le ultime performance di Evangelista, presentate sempre a Roma, sono Vortice e Controllo Funghi. La prima, eseguita all’Half Die Festival, è stata realizzata microfonando il rumore prodotto da un ventilatore, manipolato in tempo reale attraverso l’uso di un laptop. Era come essere immersi dentro una nube sonora, sfiorati da un flusso continuo e avvolgente di questo moderno mantra elettronico. La seconda performance è stata ospitata invece agli Ex Mercati Generali, durante il festival Sonìcity . Veniva qui ricreato l’ambiente sonoro di quest’area dismessa che diventerà presto altro da quello che è stata fino a poco tempo fa.
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geometrikrecords.com/esplendor/index.html
bio
Parallelamente ai lavori musicali, Saverio Evangelista prosegue le sue ricerche nell’ambito dell’immagine: nel 1988 è invitato al Festival di Arte Elettronica di Salerno Semi di Luci dove presenta “Leucochrome”, una multivisione con musiche di Esplendor Geometrico, dove lo spunto è fornito dall’inconsapevole bellezza di certo immaginario scientifico. L’anno successivo, al Festival d’Arte Elettronica di Camerino, presenta un’altra multivisione dal titolo “Intersezioni”.
Insieme al grafico Francesco Perilli realizza la maggior parte delle copertine dei dischi di Esplendor e di MSB, per i quali cura anche i video che accompagnano i concerti.
Con i due gruppi ha suonato spesso in Italia e all’estero: Roma, Firenze, Bologna, Barcellona -Sònar ’94-, Madrid, Praga, Città del Messico, Chemnitz, Girona, Tokyo (sede del fan-club ufficiale di Esplendor Geometrico).
In completa autonomia, invece, porta avanti da qualche tempo un lavoro di ricerca sul suono, che esaudisce, in umiltà, la sua tensione verso una globalità estetica della performance sonora.
Degli ultimi anni è la collaborazione con il coreografo Enzo Cosimi, per cui ha curato editing musicali e remix di colonne sonore per alcune performance, tra le quali “Hallo Kitty” per la Biennale di Venezia di Danza.
discografia selezionata
Con Esplendor Geométrico:
-El acero del partido/Héroe del trabajo (LP)
Tic-Tac Records 1982
-En-co-d-esplendor (CD con remix di: Coil, Chris & Cosey, MSB, ecc.)
Gift Records 1998
-Live in utrecht (LP)
Discos Esplendor Geometrico 1990
-1980-1982 (double CD)
Staalplaat 1993
-Compuesto de hierro
Geometrik Records 2003
Con MSB
-M.S.B. / E.G. : Control remoto 1.0 – CD,
Geometrik records, Madrid 1993
-M.S.B. / DOSEZERO : Control remoto 2.0 – CD,
Geometrik records, Madrid 1994
-M.S.B., Heart thinks wide – E.P.,
Nature records, Roma 1995
-M.S.B., Electrons at work – CD / 2LP,
Liberation & Ecstasy, Frankfurt 1997
nicola basile
decibel–sound art e musica elettronicaè un progetto editoriale a cura di marco altavilla
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