Esiste un confine oltre il quale la musica smette di essere comunicazione per diventare invece disturbo. Non si capisce più nulla, il rumore di fondo sovrasta ogni piano emozionale. La confusione/convulsione ha il sopravvento su ogni tipo di messaggio. Ben al di là di questo confine si muove General Magic presente a Netmage insieme a Pita per dare struttura rumorosa agli interventi grafici di
Il live più atteso della serata conclusiva di Netmage è quello dei Tarwater, duo berlinese che filtra l’analogico con il digitale. La loro performance è oppiacea, lenta e fluttuante, abbandonata sopra una voce monotona, che non lascia trasparire nessuna emozione. Un basso suonato, un campionatore, la manipolazione dei filtri sono gli interventi live dei tre performer che compongono la band per il concerto bolognese. Gli
Chiudono la serata i romani Jollymusic, che iniziano verso le quattro di mattina la loro performance. Un live che avrebbe bisogno di un’iniezione di groove in più, dove si mixano house con influenze francesi, electro-funk ed hip hop derivanti da cut-up di vecchi dischi e da manipolazioni di campioni. Non ancora pienamente convincenti, anche perché l’anima nera di certi generi musicali è irriproducibile con l’elettronica.
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