Categorie: Musica

decibel_interviste | Daniele Gasparinetti

di - 26 Gennaio 2007

Insieme ad Andrea Lissoni dirigi il festival dalla prima edizione, quindi immagino che ci potrai spiegare come è nato…
Si è trattato, come spesso accade, di una congiuntura. Nel 2000 Bologna faceva parte del circuito delle capitali europee della cultura e abbiamo potuto lanciare il progetto di un festival dedicato alle arti elettroniche attingendo a fondi straordinari. È nato un evento ibrido: ci si riferiva in parte ad uno scenario ancora legato ad un sistema storico di riferimenti, quello della videoarte per intenderci (che vedeva una serie di appuntamenti internazionali che andavano dalla rassegna di Taormina curata da Valentina Valentini, al Viper di Locarno), ma dall’altro ci si trovava pienamente immersi nella rivoluzione digitale e di quella cut’n’mix culture già maturata in nuovi contesti, e che operava strutturalmente nel Link project. In quella edizione abbiamo fatto un grande test a più vie, mescolando lo storico e il nuovo, l’alto e il basso, sperimentando sui diversi dispositivi e i pubblici di riferimento. Ne abbiamo tratto molti insegnamenti.

Quali sono state e quali sono, se esistono tuttora, le principali difficoltà che avete dovuto affrontare?
Fondamentalmente voler fare -e su alti livelli qualitativi- più di quello che è normale poter fare da un punto di vista budgetario.

Negli anni gli aficionados hanno visto Netmage mantenere la sua attitudine al nomadismo, anche per quanto riguarda le sedi (il Link, la Scuderia, Hangar dlFS – Dopo Lavoro Ferroviario). Questo continuo spostamento ha giovato all’atmosfera del Festival?
Credo che per chi ci ha seriamente seguito, tutto ciò offriva un certo margine di sorpresa. Uno scoprire modi diversi e spazi che oscillavano accompagnando anche alcune trasformazioni di ordine curatoriale. Anche qui, come dire, abbiamo voluto proseguire la ricerca sull’evoluzione dei rapporti tra linguaggi e dispositivi.

Questo, invece, è il secondo anno che viene confermata la sede di Palazzo Re Enzo. Indipendentemente dal plusvalore aggiunto dal fattore estetico, quali sono i pregi e i difetti di una sede “storica”?
Difetti, per la taratura che abbiamo maturato, non ce ne sono molti. Bisogna agire con mano delicata e molto rispetto dal punto di vista allestitivo. Per quanto riguarda i pregi, direi sicuramente il connotarsi nel panorama internazionale con una caratteristica spiccatamente italiana, ossia di lavorare sulla stratificazione dei segni culturali. È un dato che gli ospiti, soprattutto stranieri, colgano questo elemento e lo apprezzino come un privilegio. Da lamentare, però, a latere, la mancanza assoluta, in Italia, di progetti architettonici che riflettano sulla spazialità contemporanea, che non siano di tipo museale. La sfida sulle nuove tipologie rimane ancora piuttosto intrigante.

Il programma anche quest’anno è ricchissimo, dà l’impressione che tre giorni inizino a diventare pochi. È così? Sentite la necessità di allargarvi anche nel tempo oltre che nello spazio?
Eh, direi che per quel mi riguarda, ce n’è più che abbastanza, lavorando sull’intensità. Piuttosto, un piccolo momento di decongestione estensiva, lo abbiamo introdotto quest’anno, con Sound Dissection, nuova sezione programmata a una settimana di distanza, nel Teatro Anatomico di Ferrara.

Arrivati alla settima edizione forse si può anche fare qualche bilancio…
Posticiperei alla decima…

Chiudiamo una curiosità: cosa vorresti fare “da grande”?
Ma io sono grande. Temo addirittura di essermi preso il lusso di fare tutto o quasi quel che ho desiderato di fare. Ma poi, si cambia. O no?

bio: Daniele Gasparinetti è nato ad Antivari, Montenegro, nel 1966. È co-direttore di Netmage festival, che ha fondato nel 2000; si occupa di rapporti tra cultura visiva e media, all’interno di Xing.


articoli correlati
Off Artefiera, alla sera tutti a Palazzo Re Enzo. Per Netmage 07
Netmage 06
Netmage 05
Netmage 04

intervista a cura di claudio musso


Netmage 2007 – VII edizione
Dal 25 gennaio al 27gennaio 2007
Bologna sedi varie
Palazzo Re Enzo – Piazza Nettuno
Cinema Lumière – Via Azzo Gardino 65/b
ArteFiera – Art Cafè (Hall 19) – Piazza Costituzione
info@netmage.itinfo@xing.itpressoff@xing.it
www.netmage.it


[exibart]

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Roma attraverso Expodemic Festival: tra Villa Borghese e via del Corso

In occasione della seconda edizione di Expodemic, il Festival diffuso delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri a Roma,…

28 Luglio 2024 10:15
  • Opening

herman de vries: è suo il secondo appuntamento di Dep Art Out a Ceglie Messapica

Appuntamento questa sera, 28 luglio, con “be here now”, l’esposizione dei tre lavori inediti che l’artista olandese herman de vries…

28 Luglio 2024 0:02
  • Mostre

The Morbid Palace: una collettiva riporta in vita una ex chiesa abbandonata nel cuore di Genova

La galleria Pinksummer porta l’arte fuori dalle sue mura espositive per fondersi con la città presentando una collettiva estiva dal…

27 Luglio 2024 17:01
  • Mostre

La pioggia e il velo, Rita Ackermann e Cy Twombly in dialogo alla Fondazione Iris

Manna Rain: le nuove piogge astratte e cinematografiche di Rita Ackermann in dialogo con l’eredità di Cy Twombly, per la…

27 Luglio 2024 16:10
  • Mercato

Il Ponte Casa d’Aste è stata acquisita dai francesi Millon & Associés

La maison italiana fondata nel 1974 fa il suo ingresso nel gruppo d’aste Millon, ma mantiene forte la sua identità

27 Luglio 2024 12:31
  • Fotografia

Other Identity #122, altre forme di identità culturali e pubbliche: Cristina De Paola

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

27 Luglio 2024 12:10