Qual è stata la tua formazione?
Ho studiato Analisi dei Sistemi e Programmazione, ma raramente ho lavorato come tale dopo essermi laureato, e adesso posso ricordare a stento come programmare, anche in basic. Ho studiato inoltre qualcosa di piano e violoncello da giovane e nella tarda adolescenza, ma non per molto. Sono semplicemente un autodidatta.
L’essenza elettro-acustica del tuo suono è processata a computer, come esegui live ciò che hai prodotto in studio?
In studio uso ogni sorta di software, da quelli freeware a quelli della Native Instrument. Occasionalmente porto musicisti in studio per estendere le mie risorse sonore.
Invece lo standard attuale per far musica elettronica dal vivo è un software conosciuto come Ableton/Live. Esporto le mie tracce in frammenti audio individuali che poi riassemblo per le performance live, ciò mi offre un buon margine di flessibilità, posso scegliere di improvvisare o di aderire alla struttura della canzone. Questo probabilmente cambierà per il prossimo album, ho idea di espandere i miei live in qualche modo, così sto pensando ad altre opzioni come live video sincronizzati all’audio e simili.
Stai lavorando a due progetti diversi. Raccontaci qualcosa riguardo Terrestre e Nortec?
Nortec sta per Norteño Techno, ciò che facciamo è campionare Norteño e bande sinaloensi (musica tradizionale della parte nord-occidentale del Messico, simile alla polka) per una successiva elaborazione in studio. Anche con Terrestre seguo questo concetto estetico, infatti abbiamo appena realizzato un nuovo album chiamato Secondary Inspectionsotto la nostra label di Tj (Static Discos) ed è molto in linea con Nortec, ma con un nuovo approccio. Ho inserito nella sezione ritmica una buona banda sinaloense di Ensenada chiamata La Perla Azul, essenzialmente formata da basso, batteria, timpani, rullante, cimbali, campanelli / campanacci e congas, che poi ho sviluppato in canzoni nel mio pc.
Il cd Utopia, una serie di remix del tuo primo album recentemente, uscito per la Leaf label, contiene Memoria che è suonata magnificamente da Seth Horvitz…
Ho incontrato Seth qui a Tijuana nel 2000, dove tenne una lezione su max/msp per le performance dal vivo, poi ci siamo nuovamente visti al Sonar 2001 e io gli ho dato un demo di Murcof successivamente inserito in un 12” ep per la sua etichetta Context. Poi siamo rimasti in contatto, scambiando remixes con qualche artista della sua label. Sono un grande fan del suo lavoro.
Uscirà ad inizio 2005, ho girato e suonato dal vivo così tanto da non aver avuto ancora abbastanza tempo per concentrarmi sull’album. Circa l’80% è finito quindi non è poi così lontano dall’essere concluso.
In Messico, la scena artistica è vasta. Hai qualche relazione con artisti visivi?
Si, ma non è così significativa. Collaboro e mantengo rapporti con la scena artistica qui in Messico, con persone come Aaron Soto (direttore di film sperimentali), Sal Ricalde (video artista), Hector Falcon (body/visual/installation artist), Karina Villalobos (fotografa), Arcangel Constantini (net artist) etc. Ma io sono una sorta di eremita in questa città, e quando si tratta di musica lavoro da solo, con rare eccezioni.
E cosa pensi invece della recente scena musicale messicana?
Sta migliorando, nel senso che più etichette indipendenti si stanno impegnando in proposte interessanti, si sta facendo musica di miglior qualità e si stanno presentando vie di distribuzione alternative. Tutto è partito dall’underground, ma ora abbiamo bisogno di migliori canali per promuovere i nostri lavori al pubblico; raramente c’è qualche media locale credibile come fonte d’informazione, e questo da solo è un grande problema.
bio
Fernando Corona in arte Murcof è nato a Tijuana (Messico) nel 1970. Dopo aver trascorso venti anni a Ensenada (un piccolo porto 120km a sud di Tijuana) è ritornato a Tijuana dove attualmente vive e lavora.
discografia
2002 Martes, cd, leaf
2004 Utopia, cd, leaf
link correlati
murcof.com
posteverything.com/leaf/>sito della leaf
sito della promorama
marco altavilla
decibel – sound Art e musica elettronica è un progetto editoriale a cura di marco altavilla
[exibart]
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Ma Murcof è uguale ad Altavilla!!!!
no, il mio marco è molto più bello!