Categorie: Musica

decibel_talenti laterali | Intervista a Mass

di - 9 Luglio 2004

Vivi e lavori a Napoli. Cosa ti ha dato questa città e che tipo di formazione hai avuto?
Eviterò la solita retorica del rapporto amore/odio. Sicuramente sento un legame molto forte che mi condiziona nel bene e nel male. Ho iniziato a suonare la tromba a dodici anni, poi l’ascolto di lavori come “sextant” di Herbie Hancock, Imaginary landscape n. 1 di John Cage My life in the bush of ghost di Brian Eno e David Byrne, Mr heartbreak di Laurie Anderson, ha radicalmente modificato il mio approccio con la musica. All’inizio degli anni novanta c’è stata poi l’ondata della cultura techno e tutto il fermento di quel periodo. L’incontro con i computer, i campionatori ed i sintetizzatori è stato folgorante, immediatamente ho capito che avrei voluto sviluppare il mio suono in quella direzione.

In tre parole chiave, come definiresti la tua estetica musicale?
Empatica: la sensazione del momento ed il mio stato d’animo sono il punto di partenza.
Improvvisa: il procedimento creativo attraverso il quale il suono prende forma resta per me un bellissimo mistero che sfugge ad ogni razionalizzazione. Bisogna essere pronti a cogliere l’intuizione che poi si trasformerà in idea compiuta.
Ibrida: utilizzo macchine digitali ed analogiche e credo che questo sia in qualche modo un elemento caratterizzante del mio suono, mi piace fondere questi due mondi ingiustamente contrapposti dai nostalgici del suono vintage.

L’anno scorso hai iniziato a collaborare con gli artisti Bianco-Valente. Come è nata questa esperienza? E in che maniera ha arricchito il tuo percorso di ricerca?
L’ incontro con Bianco-Valente è stato fondamentale, da subito è nata una bella amicizia ed una prolifica collaborazione. Amo il loro lavoro e sono felice di come la mia musica e la loro arte si siano fuse.


Cosa è il Consorzio Avatar 41?

Avatar 41° è una bellissima esperienza nata due anni fa con l’intento di unire e mettere in relazione varie persone che gravitano nell’universo delle arti elettroniche, è un network che non pretende di rappresentare una scena e che parte da Napoli, ma si espande e comprende anche artisti di altri paesi. Le entità che compongono AVATAR41° appartengono a diversi ambiti dell’arte e della comunicazione; il loro intento è quello di fondare/proporre una propria visione della contemporaneità.

E la dsp, l’etichetta che gestisci?
Dsp è un etichetta indipendente, una piattaforma espressiva che rappresenta un percorso comune che io e gli altri soci Davide Rovito (dez), Ilic Notarangelo e Pasquale Basso (terrae), abbiamo intrapreso qualche anno fa, e del quale recentemente Maurizio Martusciello, Andrea Gabriele (dei mou, lips!) ed il visual designer Michele Genghi sono entrati, con nostra grande gioia, a farne parte. Attualmente produciamo due linee, una su cd e dvd che propone dei lavori che ci piace definire astratti e che fanno dell’ascolto la loro dimensione principale, ed un’altra su vinile che coniuga agli schemi ritmici tipici della techno, la ricerca sonora di chi sperimenta le infinite possibilità creative della musica elettronica.


Sei anche tra gli organizzatori del Festival Sintesi? Come risponde la città? E come si colloca rispetto agli altri festival italiani ed internazionali?

Io e gli altri soci (Giuseppe di Gangi, Salvatore Maglia, Francesco Quarto e Danilo Capasso) siamo molto contenti dei risultati ottenuti in questo triennio e, nonostante le iniziali difficoltà, ora le istituzioni pubbliche e private si mostrano sempre più interessate al festival. Riceviamo richieste di partecipazione provenienti da ogni parte del mondo. In Italia, con il Peam festival di Pescara e il Dissonanze festival di Roma, è nata una produttiva collaborazione. La mia sensazione è che sintesi si sia ritagliato in questi anni un suo preciso spazio all’interno del panorama dei festival dedicati all’ arte elettronica.

Nell’ultimo decennio la scena napoletana della musica elettronica ha messo in circolazione una serie di giovani talenti nel circuito della musica techno ed house. Quali sono secondo te i musicisti ed i posti più promettenti?
Il fenomeno rave è stato molto importante per la mia generazione. Napoli e Roma, rispetto alla situazione italiana, hanno rappresentato una sorta di roccaforte di quel momento storico. L’affermarsi di una serie di dj e musicisti napoletani all’interno della scena techno internazionale ne è la conseguenza più evidente. Oggi ci sono state delle interessanti evoluzioni, penso a dj come DEZ o ILIC che propongono dei set dalle sonorità in continua evoluzione, o a progetti come Terrae, Defrag Sound Processing e Retina.it (ex Qman) che, pur facendo della sperimentazione una caratteristica fondamentale del loro suono, riescono a conservare e a sviluppare, in chiave assolutamente moderna, quell’elemento fisico tipico della musica dance.


Prossimi progetti in cantiere?

La promozione del dvd – cd mio e di Bianco-Valente, del disco Cold stoarge di Janek Schaefer appena uscito per dsp, una serie di produzioni su vinile con il progetto defrag sound processing, la realizzazione di varie installazioni con Bianco-Valente in occasione di alcune mostre, tra cui: le opere e i giorni, La Vanitas, curata da Bonito Oliva, Tempo Incerto, curata da Cecilia Casorati e Teresa Macrì. Ad ottobre c’è poi La Biennale di Venezia Musica Contemporanea, appuntamento importante al quale parteciperò insieme a Bianco-Valente con un nuovo progetto, ed infine a dicembre l’organizzazione e la realizzazione della terza edizione del sintesi festival.

bio
Mario Masullo aka mass nasce nel 1976 a Napoli.
Dopo un remix per la bmg, inizia in collaborazione con Davide Rovito il progetto DEFRAG SOUND PROCESSING, Insieme a dez, ilic e terrae crea i BLK studios: il posto dove le idee prendono forma e diventano suono. Conseguenza di tali collaborazioni è la nascita della label DSP recordings: piattaforma espressiva indipendente che concentra la sua attenzione sulle nuove forme d’ espressione dell’ arte elettronica. Fondamentale è l’ incontro con Giovanna Bianco e Pino Valente, insieme ai quali realizza “Self Organizing Structures”, progetto audiovideo presentato in anteprima al sonarsound – romaeuropa festival 2003, e numerose installazioni audio-video. Cura la dir. Art. della sezione musicale del festival delle arti elettroniche “sintesi”: una delle realtà italiane dedicate alla divulgazione dell’estetica digitale.
Il suo lavoro è focalizzato sul suono e sulla parte più propriamente fisica di questo, e su come frequenze apparentemente inaudibili riescano a modificare i paesaggi sonori. La ricerca è intesa come elemento costitutivo essenziale del procedimento creativo per la sua dinamica capacità di rinnovamento del linguaggio a cui viene applicata. Il materiale audio che deriva da questo tipo di approccio è più efficace nella stimolazione di alcune reazioni emotive come, ad esempio, la sensazione di attesa, di sospensione, che nasce dalla bassa prevedibilità dello svolgimento e che innesca una sorta di ansia paradossalmente piacevole, un impulso ad acuire lo stato di vigilanza, una spinta al tentativo di interpretazione, una sorta di disorientamento, una sensazione di scompenso o di irregolarità, una forma peculiare di empatia mediata con l’oggetto percepito.



link correlati
dsprecs.com
sintesi.na.it

a cura di decibel

discografia
mass/bianco-valente – self organizing structures – dsp rec dvd 01
uanama – uanama – maurice soma cdr 01
avatar41 AAVV – dsp rec. Cd 01
contrasequentem e.p. – gez varley rmx – dsp rec. 12” 02
microfunk AAVV – neuton music
la vida que viendra AAVV – bmg

collaborazioni
“self organizing structures” audiovideo project with bianco-valente
sound design for “uneuclidean pattern” a bianco-valente installation
sound design for “should learn from you” a bianco-valente installation
soundtrack for “bolla primigenia” dance ballet by Paola Ricciardi
soundtrack for “box” theatral show by Fabrizio Bancale

festivals ed eventi
sonar advanced media – macba, barcelona
sonarsound – romaeuropa festival, rome
dissonanze festival, rome
sintesi festival, naples
peam festival, pescara
arezzo wave lab festival, arezzo

[exibart]



Visualizza commenti

  • Intervista decisamente sopra le righe, pretenziosa ed autoreferenziale. Complimenti.

  • Grazie per i complimenti, pensa che la parte dove parlavo di voi, facendovi una merda, me l'hanno pure tagliata!
    Se hai qualche problema con le cose che dico, puntualizza e sarò lieto di rispondere punto per punto. Se invece ti brucia il culo per le cose che faccio, usa una crema al cortisone che forse ti passa.

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