Una lunga storia di voci, parole e suoni ma anche di momenti indelebili nella memoria e di immagini iconiche. Scomparso il primo marzo 2012, Lucio Dalla è stato un artista trasversale, cantautore, compositore, attore, scrittore, regista teatrale, amante degli sport, appassionato di motori, il suo segno è rimasto impresso nella musica, nello spettacolo, nella cultura e oggi Bologna, sua città natale, cantata tante volte, gli rende omaggio con una grande mostra che aprirà dal 4 marzo 2022 al Museo Civico Archeologico.
Curata da Alessandro Nicosia in collaborazione con la Fondazione Lucio Dalla, promossa dal Comune di Bologna con il patrocinio della Regione, la mostra “LUCIO DALLA. Anche se il tempo passa” si diffonderà anche nelle altre città che ebbero un ruolo importante nella vicenda dell’artista: dal 22 settembre sarà esposta all’Ara Pacis di Roma, quindi nel 2023, in occasione dell’ottantesimo anniversario della nascita, toccherà Napoli e quindi chiuderà a Milano. Ma, come ha anticipato da Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna, in programma anche diverse puntate all’estero, che saranno annunciate nei prossimi mesi.
«Quello tra Lucio Dalla e Bologna è un legame indissolubile e che traspare dalle sue canzoni e nel ricordo personale che molti bolognesi conservano di lui», ha dichiarato il Sindaco di Bologna, Matteo Lepore. «A 10 anni dalla sua scomparsa, Bologna Città creativa della musica Unesco vuole celebrare la sua musica, le sue canzoni, il suo genio, attraverso una grande mostra». L’esposizione frutto di una lunga ricerca di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta, che andranno a documentare l’intero percorso umano e artistico di uno dei più amati artisti italiani e internazionali.
Oltre dieci le sezioni in cui è suddivisa la mostra, che toccherà i vari aspetti della ricerca artistica e della vicenda umana di Lucio Dalla, dall’infanzia agli inizi musicali, dal clarinetto al rapporto con il cinema, il teatro e la televisione, fino alle amicizie con i personaggi della cultura e della musica ma anche con i suoi collaboratori. Insieme ai documenti, tante fotografie, filmati, abiti di scena e altri oggetti che racconteranno la sua vita, la sua arte e le sue passioni. L’esposizione sarà accompagnata da un catalogo edito da Skira, con un lungo elenco di straordinarie testimonianze.
Un percorso che, partendo dall’infanzia, metterà in evidenza come il rapporto di Lucio Dalla con la musica sia sempre stato centrale: «Presentare l’Universo Dalla in uno spazio di 1000 metri quadri è stata un’impresa difficile ma sicuramente affascinante», ha spiegato Alessandro Nicosia, che ha già curato mostre dedicate a personaggi importanti per la cultura italiana, come Federico Fellini, Alberto Sordi, Luciano Pavarotti e Oriana Fallaci. «In lui la musica scorre dalla più tenera età, con estrema naturalezza. Grazie alla sua capacità innata di dare forma a qualsiasi espressione musicale gli capitasse alle orecchie, ha dato vita a questa incredibile carriera, lunga, intensa, multiforme, sempre all’insegna di strade nuove e inesplorate. Per avere un quadro più attento e preciso, ho condotto un lungo e approfondito lavoro di ricerca, leggendo tantissimi libri, interviste, giornali, guardando filmati, ma soprattutto intervistando chi realmente l’ha amato e conosciuto: in questo modo mi è stato possibile raccogliere numerosissime testimonianze fondamentali per riuscire a comporre una lettura esaustiva di una personalità così sfaccettata».
«Lo scopo per cui abbiamo dato vita alla Fondazione Lucio Dalla, nel 2014, è quello di mantenere viva la memoria di Lucio e di raccontarne la storia», ha sottolineato Andrea Faccani, Presidente Fondazione Lucio Dalla. «Ciò diviene ancora più importante e significativo nel biennio in cui ricorre il decennale della sua scomparsa e l’ottantesimo anniversario dalla nascita. Vorremmo che in questi due anni il ricordo di Lucio fosse corale, partecipato e diffuso. Che la memoria di questo grande artista e di questo incredibile uomo attraversasse come un brivido di emozione tutto il nostro Paese, per poi andare oltre, lontano e portare il ricordo di Lucio in giro per il mondo come quando io lo accompagnavo ai concerti. Sono tante le iniziative che Fondazione Lucio Dalla realizzerà e promuoverà, tanti coloro che saranno al fianco della Fondazione nel nome di Lucio e che ringraziamo per le idee, per l’omaggio, per l’entusiasmo con cui stiamo condividendo e condivideremo il ricordo di Lucio, da Bologna fino a Sorrento».
Proprio nella cittadina campana, sempre dal 4 marzo, si svolgerà anche “I colori di Lucio”, un programma di musica, arte e parole davanti al golfo, con tanti ospiti come Ron, Marino Bartoletti, Andrea Scanzi, Murubutu, Franco Arminio e Jorit, lo street artist sempre sulla breccia che, in questi giorni ha iniziato a realizzare un murales dedicato a Lucio Dalla, nei pressi della stazione Eav di Sorrento.
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